Il Million Air è in viaggio da cinque minuti e Lester Dawson sente montare quella familiare sensazione di ansia che lo ha già accompagnato quelle pochissime volte che ha viaggiato. Eppure l'abitacolo accogliente e lussuoso del jet privato lo ha illuso che magari stavolta sarebbe stata diversa, ha addirittura pensato di distendere il sedile che, valorosamente, è accanto al finestrino. E' proprio l'evanescenza delle nuvole da cui intravede la costa bianca di Miami che lo ridesta all'istante pensando di essere a metri da terra con il rischio di poter precipitare da un momento all'altro. Cerca solidarietà nei suoi compagni di viaggio, ma Austin è impegnato a contemplare il panorama dal sediolino di fronte al suo e Mike sta sbraitando con qualcuno dall'altra parte del computer molto distante da loro. Aquanto pare sono troppo presi dalle loro attività, oppure credono di essere ancora nel salotto di casa Moon, dato che l'aereo è un apiccola riproduzione senza camino; o, ancora, hanno molta fiducia nell'enorme capitale che hanno investito nell'aereo per dare spazio alla possibilità di trovare i loro nomi sui quotidiani di domani. Se così fosse, non considerano il fatto che nemmeno il lusso più sfrenato può niente di fronte alla natura.
Forse non è solo l'aereo a dargli problemi, ma anche colui a cui dovrà rivolgersi per poter salvare la sua bambina: qualcuno che lo metterà di fronte alla paura più grande e che mai avrebbe pensato di rivedere.
Una piccola turbolenza lo riporta al problema iniziale e lo costringe a stringere i braccioli del sedile.
<< Tutto Bene? >> gli chiede Austin che chissà come si è accorto del suo disagio.
<< Sì, grazie....è stato solo il vuoto d'aria. >>
<< Vuoi un po' d'acqua? >>
<< Magari, sì >>
Austin si alza dal sedile dirigendosi al minifrigo e con movimenti fluidi e decisi versa dell'acqua nel bicchiere, lo sguardo di Lester non può far a meno di notare come quegli atteggiamenti somiglino a quelli sicuri di Mike. E' un attimo e un flashback si fa vivo nella sua testa, proprio mentre Austin attraversa l'abitacolo per risedersi di fronte a lui.
Inizio flashback
La rugiada del mattino stava per asciugarsi sulle foglie dei roseti posti su tutto il perimetro del solarium intorno alla piscina, il sole stava per raggiungere il suo apice in celo e la musica latina si diffondeva nell'aria in modo da dilettare le vacanziere che provavano a muoversi a ritmo. Tra quelle c'erano anche due giovani Mimì e Penny che provavano, con scarisi risultati, a muovere i fianchi in modo decente, Lester se la godeva seduto esattamente dall'altra parte della piscina sotto una meravigliosa ombra, mentre un piccolo Austin rideva quando suo padre fingeva di rincorrerlo. Era strano vedere come i capelli castani di Mike alla luce del sole diventavano quasi biondi e molto simili a quelli di Austin; chiunque li avesse visti in quel momento non avrebbe mai immaginato che tra il bambino e suo padre non c'era nessun legame. Forse alla natura non importava della genetica oppure la creava in base alla sua volontà, se riusciva a far sembrare padre e figlio anche chi, padre e figlio, non lo era.
<< Si sta divertendo molto a quanto pare. >> una voce femminile lo distolse dai sui pensieri e lo fece voltare alla sua destra. Sotto un ombrellone simile al suo c'era una donna seduta compostamente dai lieamenti fini e belli ,pensò subito che si trattasse di una nobil donna o qualcosa del genere e non potè fare altro che ricambiare il dolce sorriso.
<< Sì >> rispose semplicemente.
<< Mi scusi, è che stavo pensando a quando un giorno potrò giocare anch'io come loro. >> la donna si spostò leggermente dando bella mostra di un porta-enfant con le tonalità rosee, segno che c'era una bambina. Lester si sporse attratto dalla neonata che dormiva placidamente avvolta da una coperta di lino bianco, la sua pelle era chiara e i capelli erano nerissimi come il carbone al punto che lo indusse a credere che quasi probabilmente era il colore del padre perchè quella donna aveva capelli castani. Era la prima volta che vedeva Ally e il cuore gli si riempì di tenerezza, come accadeva ogni volta che guardava un bambino con la consapevolezza di non poterli avere, e mai si sarebbe immaginato che a giocare con lei sarebbe stato lui e no sua madre.
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Tu e la Musica!
RomanceSe Austin non fosse entrato nel negozio di Ally, e fosse diventato un uomo potente a capo dell'azienda di famiglia??? E Se, ancora, Ally non avesse superato la paura? Questa storia vede i nostri protagonisti all'età rispettivamente di 25 e 23 anni s...