Sono l'uomo più stupido del mondo. Quella ragazza mi ha lasciato di nuovo lì, nella stessa stanza in cui l'ho incontrata per la prima volta. Come ha potuto farmi questo affronto? Nessuna l'aveva fatto prima d'ora. Cosa dovrei fare? Sono terribilmente disorientato. Guardare il buio della notte dalle vetrate, certo non mi aiuta, così come guardare il soffitto. Sono nel mio letto e non ho chiuso occhio per cercare il perché del suo comportamento, eppure sembrava che ci stesse.
Mi giro su di un lato nell'ennesimo tentativo di prendere sonno,ma niente. Le luci dell'alba mi dicono che la notte è finita e sta iniziando una'altra monotona giornata. Bèh! sarà proprio quello che farò: dimenticherò l'accaduto,infondo è solo una ragazza. Mi sono già arrovellato il cervello questa notte. Le ho già dedicato tanto tempo, troppo per me. Mi alzo dal letto, faccio una doccia veloce, indosso il mio abito blu notte e chiamo Terence per far preparare la macchina. In 15 minuti sono pronto. Apro la porta del mio ufficio inseguito da Gill, che mi informa dei miei impegni, tutti nel pomeriggio; bene. Le scartoffie sulla mia scrivania non sono mai state ben accette come ora. Mi permetteranno di non pensare a lei.
Sono le undici. Sto osservando minuziosamente i documenti mentre la mia mente vaga ancora cercando una spiegazione; sto pensando ancora a lei. E' il suono del mio cellulare a riportarmi alla realtà. È Dez. Mi sta dicendo che pranzerà con me oggi e io non so se voglio vederlo. Sicuramente noterà il mio stato pensieroso, inizierà a chiedermi il perchè ed io non voglio parlare di lei. Rifiuto, ma lui minaccia di sfinire Gill, se faccio altre storie, quindi sono costretto a pranzare con lui.
Il take-away ,che ho fatto ordinare da Gill ,si sta raffreddando, perché Dez è ,come al solito, in ritardo. Io nell'attesa sono in piedi davanti al vetro guardando i bambini che giocano, con le loro mamme, al parco su cui affaccia l'ufficio. Dopo pochi minuti, la porta del mio ufficio si apre e il rosso appare sprezzante come sempre. Si siede senza cerimonie << Austin. Questo è per me? >> dice prendendo tra le mani il cartoccio di cibo e scrutando il suo contenuto.
<< Ciao Dez >> lo saluto sarcasticamente sedendomi per aprire il cartoccio e iniziare a mangiare.
<< Com'è andata ieri? >> chiede il rosso.
Deglutisco lentamente. Ho paura di tradirmi. L'unico ricordo che mi salta in mente è quello di Ally che mi molla nella sala musica. << Bene. Dallas ha fatto un bel discorso. Tu perché non c'eri? >> gli rispondo rimproverandolo, spostando l'attenzione su di lui , così sarò salvo.
<< In realtà sono venuto, ma Taylor mi ha chiamato dicendomi che aveva la canzone per il video. Solo che faceva schifo e sono rimasto lì a consolarla. >> si giustifica. Mi rilasso un po'; ora l'argomento della discussione è la sua vita sessuale. Spero che almeno a lui sia andata meglio.
<< E...l'hai "consolata"? >> chiedo sottolineando il doppio senso dell'ultima parola.
<< Sì. Ma non in quel senso. Credo che non mi interessi più >> ecco che ci risiamo. Il rosso se non ottiene subito quello che vuole, il che succede spesso rispetto a me, si disinteressa e si mette alla ricerca di qualcun'altra. Forse dovrei seguire la sua filosofia di vita, ma non riesco a togliermi dalla testa Ally. I miei pensieri vengono disturbati dal rosso. << Tu, invece? Hai fatto stragi? >> la sua domanda mi spiazza. Credevo stessimo parlando di lui e la star. Ora glielo dirò cercando di sintetizzare l'argomento e chiuderlo in fretta << Sì. Ma niente di che >> mi rimetto a mangiare con fare disinvolto.
Lo vedo inarcare un sopraciglio e spostare la testa di lato. Poi posa il cartoccio, ormai vuoto, e dice << Ok. Dimmi cosa è successo ieri con questa ragazza! >>
L'ultimo boccone quasi mi va di traverso. È in attesa di una mia risposta, mentre io mi chiedo come abbia fatto a capire che c'è dell'altro! << Scusa perché credi ci sia altro? >> gli chiedo.
<< Perché di solito usi altre parole. Cioè, "Era carina. È stata una bella scopata." >> mi spiega.
Ormai sono alle strette. Devo raccontargli tutto, così inizio a parlare a ruota libera, raccontandogli anche di come l'ho conosciuta. Il rosso resta sbalordito e ad ogni evento, per lui eccezionale, esclama << Hai suonato?.....Le hai raccontato i tuoi sogni passati? >> ed io lo zittisco per non perdere il filo.
Il discorso ormai è finito, Dez è in silenzio.
<< Allora? >> chiedo. Sono impaziente di sapere cosa ne pensa.
<< Wao! Questa ragazza merita tutta la mia ammirazione. >> esclama.
Ma cosa sta dicendo? Quella ragazza mi ha respinto e lui l'ammira? Gli lancio uno sguardo minaccioso e lui si giustifica subito << Non guardami così. In una sera: ti ha fatto suonare, ti ha fatto parlare dei tuoi sogni e poi ti ha mollato. È riuscita a fare quello che nessuna ha mai fatto. Ma dimmi ora cosa farai? >>
Già! Cosa farò? Vorrei saperlo anche io. Una parte di me vorrebbe rivederla e "completare l'opera", un'altra parte continuare la propria vita. L'orgoglio mi fa parlare << Niente. Ci ho provato e non è andata, punto. >>
<< Bravo questo è lo spirito giusto, amico, ma non ti vedo tanto convinto >> dice dandomi una pacca sulla spalla. Veniamo distratti dal cellulare di Dez, che afferrandolo dalla tasca sbuffa, dopo aver visto chi è. << E' Taylor! >>
<< Perché sbuffi? >>
<< Perché mi sta facendo impazzire non riesce a scrivere una canzone decente. Credo gli serva un aiuto. >>
La sua espressione cambia improvvisamente da seccato a illuminato da chissà quale idea. << Ma tu puoi aiutarla! >>
Lo guardo stranito. << Che cosa dici? Io non suono e poi... >> vengo subito interrotto dal rosso che chiarisce << Non intendevo tu personalmente. Lo sappiamo che non sei mai stato bravo a fare una rima. Mi riferivo a Ally. Hai detto che è una compositrice, magari può aiutarla >>
Ok. Il rosso è impazzito. Come può pensare a lei? << NO! NO!NO! >> gli dico categoricamente.
<< Ti prego fallo per me. senza la canzone non posso girare il video e senza il video addio promozione. E poi so che muori dalla voglia di rivederla. >> mi implora il rosso. Lo sta rifacendo: mi sta incastrando di nuovo.
<< Anche volendo. Che cosa le dico? >>
<< Andiamo,tu sei Austin Moon! Fa il disinvolto, infondo le stai offrendo l'opportunità di realizzare i suoi sogni. >>
<< E va bene! Ma sia chiaro, è l'ultima volta che ti do una mano. >> alla fine mi ha convinto o forse mi ha aiutato a decidere.
<< Sì, Sì. Senti allora vado da Taylor a dirglielo. Tu fa venire Questa sera Ally all'hotel. >> conclude senza nemmeno darmi il tempo di ribattere. Ora dovrò rivedere i miei impegni e soprattutto devo procurarmi l'indirizzo.
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Tu e la Musica!
Lãng mạnSe Austin non fosse entrato nel negozio di Ally, e fosse diventato un uomo potente a capo dell'azienda di famiglia??? E Se, ancora, Ally non avesse superato la paura? Questa storia vede i nostri protagonisti all'età rispettivamente di 25 e 23 anni s...