<< Tu centri qualcosa? >> mi chiede.
Io gli regalo un sorriso nervoso e poi gli rispondo << Io? Perché mai dovrei essere coinvolta? Solo perché ha chiesto il mio indirizzo? >> cerco di mentire ma non ne sono capace. Infatti, Dallas lo capisce e preoccupato dice << Ally, per l'amor del cielo, che stai combinando? >>
<< Scusa ma perché te la prendi tanto, è la sua vita o no? >> risponde Trish altezzosamente. Lei vuole che io viva le mie emozioni senza pensare troppo alle conseguenze o al futuro; Dallas, invece, vorrebbe proteggermi dal mondo che secondo lui è cattivo e ingannevole.
<< Scusa ma tu da che parte stai? Io conosco quell'uomo da po' più di voi. L'ho visto portarsi le ragazze a letto e poi niente. Non potrà renderla felice. Le spezzerà solo il cuore >>
Vorrei replicare e accenno a parlare, ma non ne ho la possibilità.
<< Vediamo: è dannatamente bello, sexy, ricco e gli piace. Sì, ha tutti i requisiti per renderla felice. >> risponde la riccia.
Dallas sta per replicare, ma io li fermo urlando << INSOMMA BASTA >> mi guardano stupiti quasi timorosi e visto che ho avuto la loro attenzione continuo calma. << smettetela di parlare come se io non ci fossi. >>
<< Scusa >> dicono in coro
<< E' la mia vita quindi smettetela di decidere voi cosa sia meglio per me. Lo so che questa è la vita reale e che quell'uomo potrebbe prendermi anche in giro. >> dico rivolgendomi prima alla riccia e poi al bruno.
<< Ok. Allora io vado a lavoro poi andrò a casa. Ciao. >> conclude Dallas uscendo.
<< Ciao idiota >> saluta Trish scherzando.
Io mi incupisco un po'. Dallas ha ragione: sto correndo troppo, infondo da quanto tempo lo conosco Austin Moon? E di certo non si può dire che sia stato sempre gentile. Trish si accorge del mio cambiamento di umore e cercando i miei occhi abbassa la testa leggermente << Non ti starai facendo condizionare da quello che ha detto Dallas? >> chiede infastidita. Mentre io faccio spallucce in segno di confusione. << Ally. Sono appena le 11 vedrai che si farà vivo e se non lo fa un bel calcio e via, in senso figurato naturalmente. >> continua. Le sue parole mi confortano del resto non posso credere che possa essere così meschino e poi ho bisogno di credergli.
<< buon giorno ragazze >> qualcuno è appena entrato nel negozio io alzo gli occhi e vedo Dez, sto per salutarlo ma la riccia che non si è ancora girata esclama << senti idiota, me l'hai già... >> ormai girata si zittisce rendendosi conto che non è Dallas.
<< Dez! Ciao, che ci fai qui? >> chiedo lanciando un'occhiataccia. Lui si avvicina con cautela guardando Trish << mi chiamano spesso così, ma mai senza prima averne dato motivo >> scherza.
La riccia invece di scusarsi dice << Ma tanto c'è sempre qualche motivo per chiamare il genere maschile così >> il suo tono è arrogante e ostile.
<< Wao. Bellezza chi uomo ti ha ferito tanto da pensarla così? >> chiede il rosso ironicamente.
Lei fa solo una smorfia e poi dice << Va bèh! Io vado a lavoro, vi lascio parlare. >>
<< Dove lavori oggi ? >> chiedo curiosa
<< Non te l'ho detto? Lavoro da Mini's >> risponde.
<< Ok >> concludo mentre va via.
<< Sono venuto per dirti che oggi non potete provare, Taylor ha la febbre. Infatti, stanotte mi ha chiamato per prenderle delle medicine >> mi informa il rosso. Ci resto un po' male se Austin non mi chiama mi sono giocata anche l'occasione per vederlo.
<< A quanto pare nessuno ha dormito >> sussurro tra i denti.
<< Cosa hai detto? >> chiede il rosso.
<< Niente. Ora come sta Taylor? >> mi affretto a cambiare discorso.
<< Bene, grazie. >> dice un po' preoccupato.
<< Comunque non ti preoccupare, sto già lavorando alla canzone >> lo tranquillizzo.
<< Oh, grazie! senti ci vediamo domani io vado a riposare. Ciao >> si congede.
Io resto da sola per lavorare a quei versi che ho scritto prima perché non mi convincono.***
Sono seduto alla mia sedia di pelle dietro alla scrivania, con una cartella tra le mani che ho letto e riletto senza capirci niente, sono troppo distratto nel fissare il cellulare in attesa di una sua chiamata. Sobbalzo quando vedo una Meredith gioiosa entrare << Buongiorno >> esclama per poi sedersi di fronte.
<< Buongiorno. Come mai sei qui? >> chiedo incuriosito, di solito pranziamo il mercoledì insieme e oggi è martedì.
<< Vedo che sei di buon umore >> dice con fronte crucciata. Ha ragione i miei toni sono stranamente calmi il che non succede mai soprattutto in ufficio.
<< Austin oggi è mercoledì. Non dirmi che ti sei dimenticato che pranziamo insieme? >> chiede un po' offesa.
<< Scusami, ma con questo lavoro dimentico anche che giorno è >> mi giustifico. Non so per quale ragione ero convinto che fosse martedì.
Afferro il telefono << Ora chiamo Gill e le dico di ordinarci qualcosa >> dico.
<< No. Ci ho pensato già io >> mi interrompe tirando su una busta di un ristornate vegetariano, io metto giù il telefono mentre la mia faccia è un po' nauseata.
<< Lo so che non è cibo per te, ma questa è l'ultima volta che pranzeremo insieme, quindi potresti fare uno strappo alla regola? >> dice sprizzante. Io capisco con quella frase che il suo progetto, di trasferirsi a Parigi e aprire un atelier, si realizzerà << Vuoi dire che...? >> chiedo. Lei annuisce con un sorriso << Sì. Mi trasferirò a Parigi da Pier. Domani consegno le chiavi al nuovo proprietario del negozio e partirò verso le 16:00. Non vedo l'ora >> continua. Poi mi guarda mentre mangia e chiede << Ti mancherò? >>
<< Forse >> rispondo scherzando poi aggiungo << sono felice per te. Davvero >>.
Sta continuando a parlare dei suoi progetti e siamo quasi alla fine del pranzo, ma veniamo distratti da qualcuno che apre la porta e indietreggiando << ....sei sempre efficiente >> è Dez che ha fatto irruzione nell'ufficio dopo aver importunato Gill, come al solito.
Si siede accanto a Meredith << Pranzate senza di me eh? Dovrei cercarmi nuovi amici >> poi assaggia un po' di cibo senza chiedere il permesso << Blah! Ma cos'è sta roba? >>
<< Cibo vegetariano >> risponde divertita la bionda.
<< Buongiorno anche a te Dez >> dico sarcastico. Ora Meredith lo sta mettendo al corrente di tutto e Dez finge di essere disperato, a quanto pare è in vena di scherzi più del solito.
<< Ragazzi io vado, devo ancora preparare tutto. Domani verrete a salutarmi vero? >> la bionda si alza per dirigersi alla porta.
<< Certo >> diciamo in coro.
<< Perfetto a domani >> chiude la porta e va via.
<< Sei uscito stanotte? >> chiede il rosso fissandomi negl'occhi.
<< Sì, perché? >> rispondo
<< Perché quando sono venuto a portare le medicine a Taylor, sono salito da te e non c'eri >> risponde con disinvoltura poi continua << Dov'eri stanotte alle due? >> imitando la voce di un ispettore. Io sono confuso e non so se dirglielo.
<< Taylor sta male? E comunque, come fai ad essere così indelicato e se mi avessi svegliato? >> dico leggermente alterato, anche se avevo promesso a me stesso di non farlo il rosso è capace di farmi perdere le staffe con la sua superficialità. Superficialità che si manifesta anche ora che invece di ascoltarmi ribatte << Sì, ok. Qui non si sta parlando della mia indelicatezza,ma della tua assenza >>.
Io gli racconto tutto ormai rassegnato dal suo modo di essere.
<< Non ci posso credere: passi la notte con la ragazza che ti piace e non succede niente, nemmeno un bacio? >> chiede scherzosamente.
<< Sì, lo so. Ma la cosa più strana è stato desiderare le sue labbra più del suo corpo >> rispondo confuso dall'aver esternato quella sensazione che prima non aveva neanche sfiorato i pensieri.
<< Amico, se non ti conoscessi, penserei che non baci una donna da una vita >> dice lui scherzoso.
<< Infatti è così >> rispondo in tutta sincerità. Il rosso diventa in un attimo serio e anche un tantino preoccupato. << Che significa? Tutte le donne che ti sei portato a letto allora? >> chiede più confuso di me.
<< Dez, una cosa è portarle a letto e una cosa è baciare. Insomma, avevo i loro corpi non mi importava delle loro labbra, non ne ho mai sentito il bisogno. >> poi faccio una piccola pausa pensando a Ally e continuo <<...fino ad ora >>
<< Mi sa proprio che ti stai innamorando >> dice con voce sorpresa e compiaciuta.
<< Naaaaa. Me ne accorgerei. >> dico poco convinto. Non credo che questo desiderio dipenda da una forma di innamoramento infondo la conosco da 4 giorni appena.
<< Lei cosa ha detto a riguardo? >> chiede. Distogliendomi dai miei dubbi.
<< Non lo so. non l'ho ancora sentita. >> rispondo.
<< Non l'hai ancora chiamata? Vuol dire che non vuoi rivederla? >> chiede.
La sua domanda mi confonde ancora di più; io voglio vederla, ma non penso di dover essere io a chiamarla. << In realtà aspettavo che lo facesse lei >> rispondo.
<< Ma sei matto? Se ho capito un po'come è fatta Ally, non ti chiamerà mai. E poi quando sono andato da lei era indaffarata. >> il rosso sobbalza dalla sedia alzando il tono della voce, in un attimo mi intimorisco poi mi soffermo sull'ultima frase e dico << Sei stato da lei? >>
<< Sì. Sono andata a dirle che oggi Taylor non si sente bene e non dovrà venire. >> si giustifica poi continua << comunque, almeno che tu non voglia rivederla, io inizierei a fare il numero >> prende il mio cell dal tavolo e inizia a digitare il numero. Io scatto dalla sedia per togliergli il cel dalle mani << Dez dammi il cellulare. Ora.>> visto che non mi ascolta e io sono furioso per il suo comportamento dico mentendo << non voglio rivederla, forza dammi il cellulare >>
<< Eeeee va bene. Fai come vuoi. Io ora vado >> ripone il cell e poi si alza per andare via.
Sto ripensando a tutto quello che è successo e l'unica cosa che mi preme è il fatto che oggi non potrò vederla perché la star s'è beccata la febbre. Mi passo una mano tra i capelli e poi decido di andare da lei.
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Tu e la Musica!
RomanceSe Austin non fosse entrato nel negozio di Ally, e fosse diventato un uomo potente a capo dell'azienda di famiglia??? E Se, ancora, Ally non avesse superato la paura? Questa storia vede i nostri protagonisti all'età rispettivamente di 25 e 23 anni s...