POV Ally
Prima ancora che lui possa vedermi abbasso lo sguardo e mi dirigo in fretta verso la cucina. Sento le miei gote in fiamme dalla rabbia, l'unica responsabile della sua presenza è Trish, l'addetta ad inviare gli inviti. Stavolta non se la caverà facilmente. Quando varco la soglia della porta, le mie due amiche, una delle quali tra poco sarà ex, si stanno affaccendando a preparare dei vassoi di stuzzichini sull'isola di marmo, mentre il rosso è appoggiato al lavello dietro stante con un aria assente e un bicchiere d'acqua in mano.
<< TRISH! >> la mia voce esce come un tuono in piena tempesta. Le mie amiche sobbalzano e mi rivolgono un'occhiata mista di spavento e preoccupazione.
<< Ally. Che è successo? >>risponde la diretta interessata lasciando andare la busta sul marmo.
<< Lo sai benissimo: Austin ha appena varcato la porta con Paul >> ringhio tra i denti gesticolando. Sono furiosa con la mia migliore amica come ha potuto invitarlo? Proprio stasera che stranamente avevo intenzione di divertirmi abbandonando ogni freno inibitorio. Va beh, non proprio tutti.
<< Paul....??? >> Adèle rivolge un'occhiataccia alla riccia mettendo le braccia conserte, segno evidente della sua leggera ira latente. Bene, almeno non sarò la sola che dovrà affrontare.
<< Ok, ok. >> ammette Trish alzando i palmi delle mani << Devono essermi sfuggiti degli sms di troppo >> si giustifica stringendosi nelle spalle con aria colpevole.
<< Qualche sms di troppo...? >> chiede indignata Adèle
<< E ti aspetti che noi ci crediamo? >> continuo. La riccia sposta il suo sguardo dalla mora a me, che sono sempre più furiosa, poi lo sposta di nuovo su Adèle << Tu mi hai detto di invitare quanta più gente possibile, così ho girato l'invito a tutta la mia rubrica telefonica e devo essermi dimenticata i vostri ex >> ha riacquistato la sua sicurezza a mio parare snervante.
<< Io invece penso che tu l'abbia fatto apposta >> la accuso, ma, contro tutte le mie aspettative, fa un respiro profondo e scrolla le spalle. Lascio andare le braccia lungo i fianchi stranita: perché non ha avuto la sua solita reazione difensiva, quella che si manifesta con lo sgranare gli occhi? Vuol dire che l'ha fatto davvero apposta? Perché?
<< Trish dobbiamo parlare. >> Dez, che fino a quel momento non aveva aperto bocca, sembra essersi ridestato da un lungo sonno. Oggi è strano, non ha la sua solita aria strafottente e giocherellone. È assente e sembra non sentire affatto la nostra discussione. Mi sta sfuggendo qualcosa perché quei due sono strani, ma non ho il tempo per indagare, sono troppo occupata ad infuriarmi.
La riccia gli rivolge un'occhiata veloce << Non è il momento >> gli dice per poi rivolgere di nuovo lo sguardo su di me, prende Adèle per un gomito e la spinge verso di me. Poi prende me da dietro la schiena e inizia spingerci verso la porta da cui si vede il terrazzo adornato e almeno una cinquantina di persone intente a ballare sulla musica caraibica.
<< Oh ragazze andiamo! Siete ad una festa. E prima vi convincerete di essere belle e sensuali, prima vi godrete la festa a testa alta.... Eeee.... Non pensate ai vostri ex >>
Adèle mi guarda con un guizzo luminoso negli occhi, l'esaltazione di Trish le ha già fatto dimenticare tutto tant'è vero che la vedo buttarsi in pista. Io sono ancora restia ad essere persuasa dalle parole, anche se devo ammettere che ha ragione. Infondo non sono io che deve vergognarsi ed è arrivato il momento di far capire a Austin Moon che non può più niente su di me. Almeno spero.
La riccia è ancora accanto a me e mi guarda nell'attesa che anche io reagisca nello stesso modo di Adèle. Alzo gli occhi al cielo e mi convinco. << Va bene >> dico un po' riluttante << Ma non finisce qua >> la piccola minaccia servirà a farle capire che mi deve ancora molte spiegazioni.
POV Narratore
Trish aspetta che anche Ally sia uscita per girarsi e incontrare lo sguardo deciso di un Dez in attesa. << Credi che abbia sbagliato? >> chiede d'un tratto dubbiosa. Il rosso le si avvicina prendendole le mani. << No. Si amano. >> le posa un leggero bacio sulla fronte << Abbiamo un discorso in sospeso >> aggiunge con un tono che non ammette repliche.
Flashback
Sono le 17:00 e nel suo ufficio Trish è concentrata ad organizzare le carriere dei sui artisti dal suo palmare, la porta si spalanca e il rosso fa capolino. << Ehi >> la saluta. << Ehi >> risponde la riccia alzando lo sguardo. << Che fai? >> le chiede il ragazzo chinandosi accanto a lei. << Solite cose >> si alza dalla poltrona seguita dal rosso. << Che ci fai qui? >> gli chiede. Dez si porta una mano al mento sfregandolo nervosamente poi con un sospiro risponde << Volevo parlarti >> informa. Ma la riccia sembra impegnata a scrivere qualcosa sul suo cellulare. << Di cosa? >> gli risponde distratta. << Posso avere la tua attenzione? È una cosa importante >> << Scusa, ma devo ancora inviare gli sms per la festa e devo evitare di mandarlo al fottuto bastardo del tuo amico >>
Il ragazzo si infastidisce all'insulto ingiusto rivolto al suo migliore amico, cosa che accade ogni volta che l'argomento si apre. E deve anche ritenersi fortunato che Trish non abbia aggiunto un altro bel po' di aggettivi. << Non dovresti chiamarlo così >> risponde risentito.
<< Perché continui a difenderlo? >> si altera la riccia. << Perché è mio amico e tu non sai..... niente... di lui >> cerca di non farsi sfuggire niente anche se è molto difficile dal momento che la tensione è alle stelle. È venuto per parlare del loro rapporto e stranamente ha paura che la riccia gli possa dire che è finita. Si lascia andare sulla poltrona. << So che ha fatto soffrire la mia migliore amica e questo mi basta per odiarlo. >> Trish si china all'altezza di Dez per raggiungere i suoi occhi << Accettalo >> aggiunge per poi ritornare in posizione eretta. << Lui non è cattivo, anzi.... >> ecco forse si sta lasciando sfuggire qualcosa di troppo perché la ragazza ora lo sta guardando con aria indagatrice. Non è una stupida. << Anzi...? >> agita la mano per farlo continuare. Il ragazzo si sente messe alle strette così si alza di scatto << Niente... e comunque sono venuto per parlare di noi e no di Austin e le sue idiozie >> << Tu mi stai nascondendo qualcosa >> la ragazza lo punta con l'indice sviando il vero motivo della sua presenza. Purtroppo è inutile negarlo, Ally ha ragione, lei è innamorata del rosso, ma ha troppa paura di non essere ricambiata, anche perché decisero insieme di avere una relazione senza implicazioni sentimentali. << Trish! Non cambiare discorso >> ormai il rosso si era messo tra due fuochi: da un lato c'era l'argomento Austin che non poteva assolutamente tradire, dall'altro il loro rapporto non ancora delineato. << E tu dimmi cosa combini >> Trish si avvicina a lui gettandogli le braccia al collo con l'intento di estorcergli una confessione << sono giorni che sei strano >> gli posa un bacio tra l'orecchio e la guancia. Il bacio fa sussultare il rosso che toglie le braccia dal collo di Trish << Solo perché tu sei sfuggente >> << Cos'è tutta questa urgenza di parlare di noi? Per caso hai deciso di seguire le orme del bastardo.... >> la riccia è ferma con braccia conserte. Dez alza gli occhi al cielo e fa uscire un gemito di sconcerto. << NO! >> la veemenza del rosso inibisce Trish << Il bastardo, come lo chiami tu.... >> aggiunge << è troppo impegnato a soffrire per Ally e io sto cercando di capire cosa siamo noi due >>
<< Che significa? >> chiede Trish confusa.
<< Che tu non... mi lasci mai parlare.... >>
<< No quello. >> lo interrompe << Austin. Che significa che soffre per Ally? >>
<< Significa che lui l'ha lasciata per non farle rinunciare al tour e per farlo ha dovuto anche ritornare in quel maledetto ufficio. E adesso se sapesse che te ne ho parlato mi ucciderebbe. >> la riccia si avvicina al rosso cingendogli i fianchi << Questo cambia tutto >> i loro occhi ora sono incatenati << Lo so >> sussurra il rosso. Trish si stacca << Allora non c'è nessun motivo per cui non debba esserci anche lui alla festa >>
<< Trish.. >>
<< Dez, parleremo stasera...o domani te lo prometto. Adesso lasciami un attimo per attutire la notizia. >> il rosso con molta riluttanza esce dalla porta.
Fine flashback
<< Ok. Ti ascolto >> dice Trish palesemente tesa.
<< Trish io con te sto bene..... >>
<< Dez evita i giri di parole: mi vuoi lasciare? >> la domanda le esce insieme al timore che prova. Il rosso la guarda stralunato << Io....non credevo stessimo insieme >> fa un piccolo risolino. << Sì, lo so. E forse adesso mi crederai una stupida ma... >> il rosso la blocca infrangendo le sue labbra a quelle della riccia, che è costretta ad inarcare la schiena. Il bacio è dolce e passionale. Dez interrompe il bacio << Io credevo che fossi tu a non volerlo >> le sussurra. << Anch'io >> scoppiano a ridere.
POV Austin
Oltrepassato la porta principale io e Paul ci dirigiamo sul terrazzo addobbato. Un tavolino zeppo di bibite e stuzzichini all'angolo, uno spazio libero che funge da pista da ballo e una meravigliosa piscina al centro dell'ampissimo terrazzo, il tutto adornato con delle candele fino alla scala che porta sulla spiaggia dove la loro luce si perde nel buio.
<< Però.... >> esclama Paul. Io gli rivolgo un sorriso di approvazione, mi da una pacca sulla spalla << Amico io vado a cercare Adèle, ci vediamo in giro >> annuisco e scompare tra la folla. Avanzo piano verso il tavolino guardandomi spesso intorno alla ricerca di Ally, ma fin'ora mi sono scontrato solo con Dallas che mi ha praticamente fulminato con lo sguardo. Apro un ultimo varco tra tutta la gente che balla e raggiungo il tavolino dove mi affretto a prendere un bicchiere di vodka alla fragola, poi rivolgo lo sguardo alla gante cercando di nuovo invano i suoi occhi.
<< Austin Moon? >> una voce timida mi fa voltare e una donna dai lunghi capelli biondi mi sta rivolgendo la parola. Il suo viso mi è familiare, la scruto con attenzione cercando di ricordare dove l'abbia conosciuta, ma niente. << Sì, sono io >> rispondo << Tu sei? >> chiedo un po' balbuziente: non vorrei che si offendesse per non ricordarla. << Pamela, Pamela Fisher. L'angolo buio >> risponde con un sorriso. Solo adesso un vago ricordo si fa strada nella mia mente e mi riporta alla sera in cui l'ho conosciuta: in discoteca. Mi sento così imbarazzato, anche lei è stata una di quelle che il giorno dopo venivano lasciate con un post it. Anche se a dire il vero lei mi era sembrata molto intelligente e per niente superficiale o una bambolina. << Sì adesso ricordo. >> le rispondo. Inizia a parlare, quando la mia attenzione viene attirata dall'infisso del balcone da cui vedo Adèle e Ally sulla soglia. La prima esce e si dirige verso il ballerino della sala, la seconda esce e si appoggia sulla ringhiera del balcone un po' in disparte. << Scusami. È stato un piacere rivederti, ma devo andare a salutare degli amici >> liquido la ragazza accanto a me per fiondarmi dall'altra parte. Mi avvicino piano e mi affianco poggiandomi sul gomito destro ammirando il suo bellissimo profilo. Lei,invece, osserva il buio della spiaggia. << Ciao >> le dico. Lei mi guarda per un solo istante e poi ritorna al suo panorama << Ciao >> mi dice con estrema calma e dolcezza. << Come mai qui? >> continua senza guardarmi negl'occhi. Mi metto nella sua stessa posizione << sono stato invitato >> annuisce leggermente, mentre le sue labbra si stringono. << Già >> dice. il suo comportamento mi confonde.
<< Paul ha insistito tanto >> le dico.
<< Paul. Beh.... Lui... lo sai, no. >> dice girandosi verso di me..
<< Lo so. >> ribatto. Ora siamo l'uno di fronte all'altra, i suoi occhi sono impressi nei miei e la dolcezza di quel mare di cioccolato mi fanno credere che lei non sia più arrabbiata con me. Per un attimo ritorno ai giorni in cui quel cioccolato mi avrebbe guardato come la cosa più importante del mondo. Per un attimo ritrovo la MIA Ally e il mio cuore trova la sua pace. Ma forse è solo la luce di chi ha dimenticato.
<< Ally! >> dannazione! E adesso chi è? Ci voltiamo verso la pista e Collins si fa largo tra la gente per avvicinarsi. << Che ci fa lui qui? >> chiedo al quanto infastidito.
<< L'ho invitato io >>
Ok. Sono un'idiota totale.
<< Allora è meglio che vi lasci soli >> dico cercando di risultare il più indifferente possibile. Ally annuisce e io vado verso il tavolino delle bibite.
POV Ally
Non posso credere di aver trattenuto la calma con lui. Ma quando i nostri occhi si sono incontrati credevo di non poter reggere la tempesta di emozioni contrastanti in me. Rabbia e calma. Fastidio e piacere. Tempesta e sole. Guerra e pace.
Lo guardo avvicinarsi al tavolino delle bibite.
<< Spero di non aver interrotto niente >> Collins distoglie il mio sguardo e mi costringe a guardarlo. Scuoto il capo << No. Perché lo chiedi? >> rispondo.
<< Non lo so, ho capito male >> risponde, ma io ormai sono di nuovo con lo sguardo ad Austin e lo vedo in compagnia di una bionda. Ma che fa? La sta invitando a ballare?
<< Ti va di ballare? >> gli chiedo mossa da uno strano calore al ventre.
<< Sì >> mi prende e mi porta in pista. Ci posizioniamo per ballare sulle note di una bachata. E proprio io, che di ballare non sono mai stata capace, sto facendo appello a tutte le mie doti danzerine, al punto che io stessa mi chiedo dove abbia imparato. Più volte incrocio lo sguardo di Austin che punta al mio ed entrambi abbiamo il fuoco degli occhi. Collins mi fa fare una giravolta e casualmente vado a sbattere contro di lui, ci fermiamo in mezzo alla pista << Credevo di averti insegnato come si fa la giravolta >> mi dice acido. << Forse non sei stato un bravo maestro >> ribatto a tono. La bionda si avvicina cingendogli i fianchi,così come Collins << Tutto bene? >> chiede la prima, poi mi guarda << Ma tu sei Ally Dawson? >> chiede eccitata. << Sì, vuoi un autografo? >> mi pavoneggio. Questo non è da me, lo so, ma quella non è una ragazza qualsiasi: è insieme al mio ex, anche se è un bastardo. << Magari dopo >> risponde la bionda. E solo ora mi rendo conto che tutti si sono messi in cerchio per ammirare la coppia di ballerini che sta ballando la bachata appena iniziata. Mi volto anch'io per ammirare la coppia. Ma chi sono? I miei occhi si sgranano increduli. Pablo...e.... Adèle? Trish e Dez mi affiancano nel cerchio. << Ma....dove ha imparato? >> chiedo alla mia migliore amica, visto che la mora si muove in modo eccezionale. << Ricordi quando ha detto che si era iscritta al corso di yoga? >> risponde, io annuisco << Non era yoga >> continua divertita. Continuo a guardare estasiata la bravura di Adèle, quando noto la faccia verde di gelosia di Paul, ciò non fa che aumentare la mia ilarità. Strattono un braccio alla riccia e le indico il castano scoppiando a ridere. << Smettila. Non lo vedi che soffre >> dice la mia amica. La canzone finisce, la gente riprende nei propri balli, Adèle sembra non curarsi affatto di Paul e va al tavolino con Pablo, Trish e Dez decidono di buttarsi nella mischia mentre io decido di bere qualcosa. Mi dirigo anche io al tavolo seguita da Collins.
<< Adèle, Pablo siete stati.... Magnifici >> dice Collins. Io prendo un bicchiere di non so che, so solo che è alcolico. Mi sporgo all'orecchio della mia amica e le sussurro << Dovresti dare da bere al tuo ex >> lei mi guarda e poi rivolge lo sguardo alla ricerca di Paul che è ancora fermo a guardarla.
<< Collins andiamo? >> gli chiedo e ci sediamo su una poltrona che guarda caso è proprio di fronte a quella di Austin e la bionda, anche se lontana.
Collins continua a lusingarmi elogiando la mia bravura e la mia bellezza. Io ormai ho smesso di ascoltarlo almeno un'ora fa, sono troppo concentrata a guardare Austin che flirta con miss biondo perfetto. Cosa vuole dimostrare? Non vede che anche io sono capace di flirtare? Abbasso lo sguardo sul mio terzo bicchiere vuoto di quello che ho scoperto essere un cocktail chiamato caprioska e sento la mano di Collins sfiorare la mia guancia per sistemare una ciocca ribelle. Quel tocco mi infastidisce e non sopporto più la sua presenza. << Mi andresti a prendere un altro bicchiere? >> gli chiedo gentilmente. Lui annuisce e prendendo quello vuoto si avvia verso il tavolino. I miei occhi ricadono di nuovo su Austin, ma stavolta si incrociano ai suoi e la vergogna di essere stata scoperta a spiarlo mi fa alzare di scatto. Cammino lungo il bordo della piscina per raggiungere Dez all'interno della cucina. Purtroppo non riesco a togliermi questa sensazione di fastidio e di rabbia che arriva quando lo vedo con lei. Mi sto comportando da bambina dispettosa convinta ancora che gli importi qualcosa di me.
Un ragazzo ubriaco mi viene addosso facendomi perdere l'equilibrio, sto per cadere in piscina, ma Austin mi afferra per le spalle e mi stringe tra le sue braccia. Ci ritroviamo stretti l'uno all'altra, le mie mani contro al suo petto, le sue sulla mia schiena. Sento il suo fiato scaldare le mie guance e i nostri occhi incatenati mentre una marea di scariche elettriche mi invade. << Possibile che non riesci a stare sulle tue gambe! >> sussurra col fiato corto. Poi ad un tratto le sue labbra sono sulle mie. Sono calde e morbide. Io credo di aver bevuto un po' troppo visto che sento la testa girare, mentre la sua lingua esplora la mia bocca con foga. Ma sono ancora in tempo per riacquistare un po' di dignità. Mi stacco velocemente e gli tiro una sberla con tutta la forza e la rabbia che ho. Lo lascio lì ancora interdetto e mi incammino in cucina. Arrivata lì Dez e Trish stanno ridendo insieme al resto della comitiva.
<< Ally Hai saputo la novità? >> mi chiede Sally euforica. Inarco un sopracciglio invitandola a continuare. << Io e Dez stiamo insieme >> dice Trish che si è appena avvicinata a me affiancata dal suo ragazzo << E qual è la novità? >> chiedo lasciandoli delusi.
<< Dez mi serve una sigaretta >> dico di getto. Il rosso mi guarda con aria interrogativa e poi guarda la sua ragazza, mentre infila la mano nella tasca. La riccia afferra la mano del rosso << Non gliela dare >> dice e io gli lancio un'occhiataccia minacciosa. << Me lo devi >> ringhio così permette al suo ragazzo di proseguire. Afferro la sigaretta e faccio per andare via, ma vengo fermata dai miei amici << Devo intervenire? >> chiede minaccioso Dallas indicando Austin sul balcone. Io scuoto la testa e con gli occhi lucidi mi fiondo tra le sue braccia che mi accolgono come un rifugio sicuro. Una lacrima bagna la sua maglietta << Ally dimmi che stai bene o vado lì e mi dimentico il suo nome >> non ho mai visto Dallas così, forse è stata una pessima idea lasciarmi andare così. E' solo che quel bacio mi ha portata a toccare il cielo con un dito, anche solo per un attimo. Sciolgo l'abbraccio e lo guardo dritto nei suoi occhi verdi << Sto bene. Devo aver bevuto un po' >> la mia voce trema. Il suo labbro inferiore si incrina << Diciamo che ti credo >>
Ormai la festa è giunta al termine, tutti gli invitati sono andati via, la bionda e Collins sono andati via dopo aver assistito al bacio. Austin e Paul, invece, hanno deciso di restare ancora e ora mi ritrovo a dividere il soggiorno con lui e il resto dei miei amici. Adèle, Pablo, Trish, Dez e Austin sono seduti sul divano a elle, mentre io mi godo la poltrona di fronte e gioco con il bordino di velo del mio copricostume. I due novelli fidanzatini si alzano e vanno di sopra, lo stesso fa Pablo invitando Adèle che adesso deve scegliere se restare con Paul o accettare la proposta del latino. Di sottecchi vedo che Austin mi sta guardando con un'aria strana, pensierosa. Non ho più parlato con lui dopo lo schiaffo e non ho intenzione di farlo, infatti non vedo l'ora che vada via. Come ha potuto baciarmi? Anche se è stato bellissimo non può più trattarmi a suo piacimento. Come è possibile che solo con un tocco riesce ad elettrizzarmi? Ho bisogno di fumare quella sigaretta. Mi alzo dalla poltrona sotto lo sguardo scrutatore del biondo e mi dirigo in spiaggia.
Mi addentro nel buio dove c'è solo il riflesso lunare a colorare d'argento il mare e la spiaggia. Accendo la sigaretta e inizio a fare dei cerchi sulla sabbia con il piede. È strano come il rumore del mare sia così rilassante per me e di come guardare la sabbia che viene portata via da esso mi dia un senso di libertà.
<< Ma che fai, fumi? >> la voce di Austin mi mette paura e mi agita allo stesso momento. Il mio cuore perde un battito nel vedere i suoi capelli argentei alla luce della luna.
<< Che ti importa? >> dico scontrosa continuando a guardare il mare.
<< Non l'hai mai fatto >> sbaglio o è preoccupato.
<< Austin che cosa vuoi? >> taglio corto. Lui mi si para d'avanti << Per prima cosa potresti dirmi perché mi hai tirato una sberla >>
<< Non lo immagini >> faccio per andare via, ma lui mi afferra l'avambraccio. Ed ecco di nuovo le migliaia di scosse. Fisso il punto in cui mi tiene stretta << Che cosa vuoi da me? Perché non pensi alla tua vita? >> gli chiedo quasi con disperazione. Lui fa un passo leggero verso di me << Forse perché sono troppo impegnato a salvare la tua >>
Avvicina il mio corpo al suo e io mi sento sempre più vicina alla perdizione più totale.
<< Perché mi fai questo? >> la mia voce esce come un sussurro appena udibile.
Appoggia la sua fronte sulla mia e, anche se la mia ragione mi urla in testa di andare via, io resto immobile senza la capacità di muover un altro muscolo. Ho già quello nel petto che lavora per tutti.
<< Lo so che dovrei starti lontano >> rompe il silenzio con quel sussurro emozionato.
<< Allora fallo >> fallo tu perché io non riesco più a trovare la forza per allontanarti.
<< Non ci riesco >> fa una pausa per secondi che sembrano interminabili << Ma hai ragione. >> raggiunge i miei occhi e io capisco che vuole andare via esaudendo la mia richiesta. Allenta la presa al mio braccio e d'improvviso una sensazione di vuoto si impadronisce di me. Non voglio che mi lasci e stavolta sono io che non gli permetto di andare via. Leggo nei suoi occhi la sorpresa della mia reazione mentre io voglio assaggiare il loro dolce miele. Do retta all'istinto e lo bacio. Ormai le distanze tra i nostri corpi è nulla, la mia mano getta via la sigaretta, incrino la schiena per approfondire per quanto possibile il nostro bacio. Il sapore di fragola , arancia e alcool si confonde sulle nostre lingue che adesso danzano insieme avide di quell'amore che da troppo tempo non assaggiavano. Forse sarà l'effetto dell'alcool o semplicemente lo desidero, perché il mio ventre si sta contorcendo e mi fa gemere.
<< Anch'io >> mi soffia sulle labbra.
POV Austin
Il suo bacio mi manda in estasi totale al punto che sento la mia eccitazione premere e so che per lei è la stessa cosa. La sento tremare e gemere.
<< Cosa? >> mi chiede senza allontanarsi.
<< Ti voglio >> riprendo a baciarla, mentre lei sbottona la mia camicia e pian piano ci adagiamo sulla sabbia fredda. Le sfilo il copricostume, il reggiseno è stato spostato dai nostri movimenti e ora il suo seno mi invita a baciarlo, sfiorarlo, lambirlo. I suoi gemiti sono soffocati dai nostri baci.
Si alza appena e lascia una scia di baci caldi sulla mia giugulare.
La mia follia.
Sul mio collo.
Il fuoco.
Le sue mani tra i miei capelli.
La morte
Avvicina i nostri sessi con il bacino e ormai i nostri indumenti sono solo d'intralcio.
La faccio mia.
La vita.
E le lapide del mio cuore si placano nel mio nascere e morire con lei, insieme a lei, in lei.
Pov Ally
Entra in me lentamente e io inarco la schiena per il piacere. Siamo abbracciati in una morsa di estasi inebriante che mi arriva a toccare perfino 'anima. La mia razionalità ormai è andata a farsi un giro insieme alla convinzione che lui non può più niente su di me. Una lacrima amara rimanda indietro l'odio nei suoi confronti lasciando spazio a tutto l'amore che posso.
<< Dimmi che sei vera >> mi sussurra guardandomi intensamente negli occhi. La luce fievole della luna non mi impedisce di vedere il fuoco e il desiderio per me nei suoi occhi.
<< Ti odio >> soffio sulle sue labbra mentre gli cingo il collo. In realtà ti amo. Odio la tua capacità di farmi perdere il controllo di tutti i miei sensi razionali.
Fa un ghigno. << Mi piace il tuo modo di odiare >> ridacchia. Mi asciuga la lacrima appena caduta, poi una spinta forte viene attutita da un bacio dolce. Le mie mani affondano nella sabbia inarcando la schiena. La sabbia scivola dalle mie dita un po' alla volta ed è così che mi sento. Come sabbia bianca che viene travolta dal mare.
Io sono la sabbia, Austin il mio mare.
E con il sottofondo del mare che ci tocca appena, la luna alta e piena nel cielo stellato, i nostri affanni si confondo come i nostri corpi.
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Tu e la Musica!
RomanceSe Austin non fosse entrato nel negozio di Ally, e fosse diventato un uomo potente a capo dell'azienda di famiglia??? E Se, ancora, Ally non avesse superato la paura? Questa storia vede i nostri protagonisti all'età rispettivamente di 25 e 23 anni s...