"Sono dietro le quinte di un palcoscenico, stanno annunciando il mio nome e io mi affaccio. Vedo Ally e Dez in prima fila che aspettano entusiasti quanto me. E' il momento. Sto avanzando sul palco, ma vengo trattenuto da qualcuno che arriva da dietro, non riesco a vedere nient'altro che un'ombra. No! No! Devo cantare...."
<< Vai via! >> urlo. Mi ritrovo seduto nel letto ancora sudato e il cuore palpitante per l'incubo appena fatto. Mi volto verso l'orologio, che segna un quarto alle sette, così mi distendo di nuovo su di un lato. Era lo stesso sogno che facevo quando avevo 12 anni, ma non finiva così anzi...
Drin, drin
La sveglia suona dicendomi che è arrivata l'ora di alzarmi. Faccio una bella doccia calda, indosso il mio vestito blu e scendo. Sono in macchina, prendo la mia agenda controllando i miei appuntamenti all'interno della vettura, mentre mi dirigo alla Moon Corp. Alle 15:30 dovrò salutare Meredith, a proposito, ora chiamo Dez per dirgli di non tardare o le farà perdere l'aereo. Infilo una mano nel taschino interno del vestito in cerca del mio cellulare, ma non lo trovo; allora mi tocco e ritocco tutte le tasche, lo cerco anche in borsa senza risultato. << Dove l'ho messo? >>
<< Se sta cercando il suo cellulare, signore, l'ho dimenticato ieri in ufficio. Ricorda? Era tardi, infatti, non mi ha permesso di fare inversione per riprenderlo. >> dice cordialmente Terence.
<< Grazie Terence. Cosa farei senza di lei? >> gli rispondo, lui mi dona un sorriso dallo specchietto e poi è attento alla strada. Ho una grande stima di lui oltre che un grande affetto, è sempre disponibile per tutto. Devo dargli un aumento, ha anche deciso di aumentare la famiglia con il terzo figlio.
<< Siamo arrivati signore >> mi avverte. Io chiudo tutte le scartoffie sulle mie ginocchia e scendo dall'auto. Entro nell'edificio, prendo l'ascensore e quando questa si apre, come al solito, sono assalito da Gill che con due caffelatte in mano, uno per me e uno per lei, mi riepiloga gli impegni. Vado nel mio ufficio appoggiando la ventiquattrore, sempre seguito da Gill poi sento il bip del mio cellulare e mi precipito a prenderlo, quando vedo che c'è un messaggio di Ally, liquido Gill.
<< Gill, Grazie, ma ora lasciami solo. Prenota qualcosa al ristorate di sotto per le 13:00, non ho voglia di uscire oggi. Ah! Dì a Terence di venirmi a prendere per le 15:15 >>
<< Ok, sarà fatto >> risponde chiudendo la porta. Leggo il messaggio: "Dopo questo pomeriggio, io e te possiamo definirci amici? P.s.: Scusa per l'ora, ma vorrei saperlo". Resto a dir poco sbalordito. Che cosa significa? Che è lei a voler essere mia amica? Se è così, cosa dovrei risponderle? Io di certo non voglio esserle amico. Già,ma cosa voglio essere per lei?
<< Signor Moon? Sono arrivati gli giapponesi. >> mi informa Gill sulla porta. Penserò dopo a cosa fare.
<< Arrivo >> le rispondo.
****
<< Tesoro ora devo andare, mi dispiace che non potremo sentirci per qualche giorno, ma sai com'è: in Africa la connessione non è delle migliori. Salutami papà >>
<< Va bene. Ciao mamma >>
Chiudo la videochiamata abbassando lo schermo del computer. La mia energica e svampita mamma andrà in Congo sacrificando le nostre comunicazioni virtuali per i gorilla, ci resto male, ma ormai ci sono abituata. Ora sistemo le armoniche sotto il bancone.
<< Ally, tesoro? Dove sei? >> la voce di mio padre mi fa alzare in fretta e nel farlo batto la testa << Ahi! >> esclamo massaggiandomi il punto dolente. Vedo mio padre con due valigie alla mano << Papà dove vai? >> chiedo curiosa.
<< Parto, vado in Kansas per il matrimonio di zia Betzy. Avrebbe voluto anche te, ma le ho detto che devi studiare per gli ultimi esami >> risponde pimpante.
<< Zia Betzy? Ma non ha settant'anni? >> chiedo
<< Sì, ma l'amore non ha età. >> ribatte con una punta d'ironia. << resterò lì per tre, quattro giorni >> continua << tu sei sicura di farcela da sola? >>
<< Sì. Tranquillo. A che ora parti? >> chiedo.
<< Tra un'ora, infatti, devo sbrigarmi o non farò in tempo. >> dice poi prende le valigie. Io lo abbraccio forte poi ritorno dietro al bancone.
<< Ah, Ally? >> io lo guardo e lui con aria seria aggiunge << Sta attenta! >> annuisco con la testa e va via.
Che palle: non potrò sentire mia madre e mio padre sta volando in Kansas; io, invece, sono bloccata qui nervosa per gli esami e agitata per la canzone, che consegnerò tra qualche minuto. Per non parlare della rabbia nei confronti del signor Moon, che non si è ancora fatto vivo. È vero che l'sms gliel'ho inviato tardi, ma questa mattina poteva anche rispondermi. Bip !!
Afferro il cellulare sperando sia una sua risposta, ma resto subito delusa nel vedere che sono solo sms promozionali. Avrei proprio bisogno di uno dei consigli di Trish. A proposito, sono le 13:30 e non si è ancora fatta viva, dubito che stia lavorando da Mini's.
<< Dove andava tuo padre? >> ecco la mia migliore amica fare irruzione nel negozio in un tubino grigio tra il casual e elegante.
<< In kansas per il matrimonio di mia zia Betzy >>
<< la settantenne? >> chiede meravigliata
<< Sì. Perché sei vestita così? >> chiedo curiosa con la fronte crucciata.
<< Così come? >> finge di fare la vaga con un sorrisetto.
<< Non fare la vaga. Hai fatto pace con Sten? >> chiedo è evidente che è uscita con qualcuno.
<< Nooo. Sei pazza. Ho fatto colazione con Dez >> risponde secca.
<< Dez? E...e come...? >> chiedo confusa e meravigliata.
<< Ieri mentre lavoravo Sten è venuto a chiedermi perdono, naturalmente io lo cacciai, ma lui non andava via. Così Dez, che passava di lì, intervenne. Io lo ringraziai poi parlammo un po' e lui mi chiese di fare colazione insieme ed eccomi qui. Ah! Sono stata licenziata >> spiega sommariamente.
<< Sono meravigliata, Dez è carino, ma tu hai appena lasciato Sten e lui... >> farfuglio confusa.
<< Ally! Lo so infatti abbiamo solo fatto colazione mica me lo devo sposare >> conclude << Senti, ora che hai superato la paura potremmo chiedere alla nostra amica, Kira, di farci avere un appuntamento con suo padre e vedere di rappresentarti. Che ne dici? >>
<< Trish frena. Non so ancora se la canzone piacerà a Taylor. Aspettiamo >> dico
<< A proposito l'hai finita? >> chiede
<< Sì, infatti, sto per andare a portarla. >> informo. Prendendo tutto l'occorrente e vado fuori al negozio seguita da Trish.
<< Posso venire anche io? >> la sua domanda mi confonde,ma sono troppo agitata per indagare e poi il suo sostegno in caso andasse male mi servirà, quindi le dico di sì e ci mettiamo in macchina.
<< Con Austin? >> chiede ignara di tutto. Io le racconto tutto mentre guido.
<< Sei scema? Potrebbe sentirsi sotto pressione e lasciar perdere tutto oppure dirti che vuole esserti amico >> la sua ramanzina mi mette agitazione.
<< Ok,ok. So cosa potrebbe dirmi e in ogni caso dovrebbe affrontarmi, per ora non si è fatto vivo >> la zittisco, ma lei sta per dirmi che questa è la prova che ho fatto una sciocchezza allontanandolo, perciò la precedo e la blocco << non voglio sentire nient'altro. >>
Siamo nel parcheggio dell'hotel io tiro un sospiro ansioso. << Hei andrà bene. Sei la migliore >> la mia amica mi tranquillizza poi aggiunge << E in ogni caso stasera andremo in discoteca a svagarci >> mi fa l'occhiolino e scendiamo dall'auto.
Entriamo e Anthony ci accoglie con un sorriso affabile << Signorina Dawson che piacere rivederla >> dice.
<< Salve Anthony, potrebbe dire alla signorina Swift che ho qualcosa per lei? >>
<< Certo >> prende il telefono.
Mentre aspettiamo vedo la riccia un po' agitata e francamente non ne capisco il motivo provo ad immaginare che sia a causa di Dez. Ma no. Lei non è il tipo da colpo di fulmine, non crede nemmeno nell'amore.
<< Signorina? La signorina Swift l'aspetta nella sala della musica >> Anthony fa per accompagnarci.
<< Conosco la strada, grazie >> dico cordialmente.
Arrivati in sala ci sono Taylor e Morrison, mentre Trish si rilassa con un po' di delusione.
<< Ally mi dispiace che tu abbia dovuto fare tutto da sola, ma non vedo l'ora di ascoltare la canzone >> dice la bionda in un abbraccio.
<< Oh! Taylor Swift non ci posso credere. Io sono una sua fan >> dice euforica la riccia. La bionda lancia un'occhiata preoccupata al menager io capisco la situazione e li tranquillizzo << Non preoccupatevi, è una mia amica. >> mi siedo al piano e sto per iniziare quando una voce ci interrompe.
<< Scusate. Ho cercato di fare in fretta. Dobbiamo muoverci perché tra meno di un'ora ho un appuntamento >> è Dez che svelto saluta tutti. Di colpo compare un sorriso sul volto della riccia, sorriso da lui ricambiato. << procedete pure >> aggiunge sistemandosi accanto a Trish.
You're on the phone with your girlfriend
She's upset
She's going off about something that you said
'Cuz she doesn't get your humor like I do
I'm in the room
It's a typical Tuesday night
I'm listening to the kind of music she doesn't like
And she'll never know your story like I do'
But she wears short skirts
I wear T-shirts
She's cheer captain
And I'm on the bleachers
Dreaming about the day when you wake up
And find that what you're looking for has been here the whole time
If you could see that I'm the one who understands you
Been here all along so why can't you see
You belong with me
You belong with me
Walk in the streets with you and your worn-out jeans
I can't help thinking this is how it ought to be
Laughing on a park bench, thinking to myself
Hey isn't this easy?
And you've got a smile that could light up this whole town
I haven't seen it in a while since she brought you down
You say your fine
I know you better than that
Hey whatcha doing with a girl like that
She wears high heels
I wear sneakers
She's cheer captain and I'm on the bleachers
Dreaming about the day when you wake up
And find that what you're looking for has been here the whole time
If you could see that I'm the one who understands you
Been here all along so why can't you see
You belong with me
Standing by and waiting at your back door
All this time how could you not know
Baby
You belong with me
You belong with me
Oh'
I remember you drivin' to my house in the middle of the night
I'm the one who makes you laugh
When you know you're about to cry
And I know your favorite songs
And you tell me about your dreams
I think I know where you belong
I think I know it's with me
Can't you see that I'm the one who understands you
Been here all along
So why can't you see
You belong with me
Standing by and waiting at your back door
All this time
How could you not know
Baby you belong with me
You belong with me
You belong with me
Have you ever thought just maybe
You belong with me?
<< Ally è perfetta per me, grazie. Davvero >> esclama la bionda entusiasta.
<< Non sforzare la voce >> replica severo Morrison.
Io sono entusiasta quanto lei e già vedo il mio futuro musicale delinearsi, ma forse è meglio non correre troppo.
<< Bene. Allora possiamo iniziare anche domani pomeriggio con la registrazione. Ho qualche idea >> dice il rosso alzandosi.
<< Io purtroppo devo andare a riaprire il negozio prima che finisca la pausa pranzo >> dico alzandomi e dopo aver salutato tutti mi incammino con la riccia.
<< Ragazze aspettate vengo con voi. Taylor mi raccomando riguardati >> urla il rosso per poi raggiungerci e camminare insieme.
<< Allora, stasera andrete a festeggiare? >> chiedo curioso il rosso senza distogliere lo sguardo da Trish che acidamente gli risponde << Non credo ti interessi >> tipico di lei.
<< Trish! >> la ammonisco
<< Andiamo in discoteca. Sai quel posto dove si balla? >> dice pungente la riccia.
<< Sì so cos'è. Si rimorchia un casino >> provoca il rosso.
<< Vuoi venire? >> lo invito è palese che tra questi due c'è interesse reciproco. La riccia vorrebbe uccidermi, ma io sono divertita e non mi importa di cosa mi dirà in macchina.
<< Volentieri. >> dice e poi ci lasciamo
****
<< Scusate, scusate sono stato trattenuto da Taylor. Ally ha finito la canzone >> ecco il rosso arrivare in fretta dopo quindici minuti di ritardo. Ho sentito bene? Ha visto Ally? Ed ha finito la canzone questo mi rende felice, chissà com'è andata.
<< Oh, davvero ? >> chiedo.
<< Ragazzi? Io ho un aereo >> dice alterata Meredith, così rimando la curiosità a dopo i saluti.
<< Fa buon viaggio e per qualsiasi cosa chiama >> l'abbraccio
<< Sì >> dice poi abbraccia Dez << Tu rossaccio non farlo disperare >>
<< Sentito? >> dico ironico
<< Ciao Pier. Ciao piccolino >> dico seguito da Dez. Poi li vediamo andar via.
Il rosso mi guarda << Vieni anche tu in discoteca stasera? >> chiede.
<< Discoteca ? >> chiedo
<< Sì. Ally e la sua amica, che mi piace tanto, mi hanno invitato. Credevo te l'avesse detto. >>
Come faceva a dirmelo sta ancora aspettando una mia risposta ad un sms assurdo, sms a cui non ho potuto rispondere per il da fare che ho avuto. Ma ora avrò la possibilità di chiarire stasera.
<< Non ho avuto tempo per sentirla, comunque sì, verrò >> rispondo.
<< Allora a stasera. Io vado a pensare al video. Ciao >> conclude.
****
(In discoteca)
Pov Narratrice
<< Ally, forza andiamo. Sono già tutti dentro. C'è anche Austin. Tu lo sapevi? >> una Trish impaziente di aspettare l'amica è fuori alla solita discoteca; mentre una Ally agitata avanza a passo svelto per posizionarsi in fila accanto all'amica.
<< No. >> dice sorpresa, per fortuna si è messa in tiro.
Quando entrano, quest'ultima viene accolta da tutti i suoi amici: Cameron e Sally, la coppia felice della comitiva; Kira, la figlia del discografico più ambito di Miami, che è appena tornata da un viaggio di lavoro.
<< Ally, finalmente! >> esclama Kira.
<< Kira! Non sapevo fossi ritornata >> chiede
<< Sì, ieri sera. Non vedevo l'ora di tornare a Miami, mi mancava troppo. Tu come stai? Trish mi ha detto che hai superato la paura di esibirti e che te la intendi con Austin Moon >> dice euforica e curiosa la ragazza. Ally guarda Trish e prima che possa rimproverarla, per aver sbandierato la sua vita,quest'ultima si dilegua. << Siamo solo amici >> conclude per poi farsi spazio e avanzare, nel farlo vede Dallas sventolare una mano chiamandola. Quando giunge lì, vede Dez, Trish e Austin accanto al bruno su un divanetto. Nel vederlo si agita, ma non deve darlo a vedere, anzi deve dargli indifferenza. Lo osserva, ed è così sexy con dei pantaloni fango, maglia rossa e giubbino di pelle nero.
<< Sera >> saluta.
Austin si alza per baciarla sulle guance << Ciao. Sei molto bella >> le sussurra all'orecchio. Infatti, anche il biondo la trova molto sexy con quel vestitino a scacchi bianco e nero e un decolté rosso.
Anche se quel sussurro le ha provocato brividi per tutto il corpo, Ally non si scompone e, staccandosi lentamente, gli risponde << Grazie anche tu stai bene >> con estrema freddezza più che indifferenza, poi raggiunge Kira alla parte opposta della sala. Austin nota il suo tono e sa bene il motivo, ma ci resta ugualmente male.
<< Signorina Dawson? >> una voce maschile fa voltare Ally che inaspettatamente vede il preside Smith solo senza occhiali.
<< Preside Smith? Non pensavo fosse il tipo da discoteca, devo rimproverarla? >> chiede la bruna intenta a flirtare con lui dopo aver notato, di sottecchi, che Austin la guarda.
<< Sì, lo so >> dice lui grattandosi la nuca << mi hanno costretto >>.
I due iniziano a parlare e divertirsi ballando lentamente. Austin sta osservando la scena appoggiato al muro con un cocktail in mano, che sorseggia nervosamente: non sopporta l'idea che Ally stia flirtando con un altro.
<< Amico non balli? >> chiede Dez che si è appena avvicinato, ma il biondo continua a controllare la scena e quando il preside stringe Ally a sé per farla ballare, lui perde il controllo. << Con molto piacere >> esclama con tono di sfida. Fa l'ultimo sorso tutto d'un fiato, posa il bicchiere sul tavolino con molta forza e si dirige verso di lei.
Afferra Ally girandola verso di sé con una giravolta. Il preside Smith capisce qualcosa e va via, la ragazza invece è soddisfatta, ma con la stessa freddezza di prima esclama << ma che succede? Che vuoi? >>
<< Voglio ballare. Siamo o no in una discoteca? >> dice annullando le distanze tra di loro.
<< sei un mal'educato io... >> replica alterata lei
<< eri occupata? Sì, ho visto e chi è? >> chiede lui ancora in preda alla gelosia.
<< perché ti interessa? >> provoca acidamente.
<< non hai risposto alla mia domanda >> cerca di non risponderle.
<< nemmeno tu >> conclude Ally decisa, facendo chiara allusione all'sms. Poi riesce a staccarsi e fa per andare via, ma viene fermata nuovamente da Austin << Dobbiamo parlare >> dice
<< non credo sia questo il luogo e il momento adatto >>
<< non mi importa >> replica Austin deciso a non permetterle di andar via.
<< Hai aspettato un'intera giornata e puoi aspettare anche altre due ore >>
<< No. Vieni con me. >> la trascina fuori al locale con forza. La costringe ad entrare in macchina dove lei con aria arrabbiata le sta urlando di essere un prepotente, ma un po' le fa piacere essere stata "rapita" da quell'uomo tanto misterioso quanto affascinante.
Arrivati all'attico di Austin, questo getta il giubbino sul divano, mentre Ally è ferma con braccia conserte e un espressione furiosa, ha ancora il giubbino stretto al petto visto che non ha avuto la possibilità di metterlo.
****
Pov Austin
<< chi era quello? >> chiedo curioso con il sangue che ribolle ancora.
<< Il preside della mia vecchia scuola. Ora posso avere una risposta? >> sta battendo il piede sul pavimento.
<< Uscite insieme? >> voglio sapere di più perché ho ancora l'immagine di lei stretta a lui e questo fa solo aumentare la rabbia.
<< Austin la smetti? Non possiamo andare avanti così, voglio una risposta. Ho bisogno di sapere >> dice decisa.
Io resto lì in silenzio, lei vorrebbe una risposta che nemmeno io conosco; certo non voglio esserle amico. Lei per l'impazienza alza gli occhi al cielo << allora? Sto aspettando. >> ora ha battuto una mano sulla gamba. Quel movimento fa alzare di qualche millimetro il vestito, alzo gli occhi e mi soffermo sulla sua bocca. Ad un tratto il desiderio delle sue labbra si fa vivo e io non voglio più resisterle.
Mi fiondo su di lei afferrandola alla nuca e alla schiena con le mani, questo fa cascare il suo giubbino a terra, poi la spingo verso il muro e con foga infrango le mie labbra sulle sue cercando un accesso al loro interno, accesso che mi viene concesso. Sto assaporando il dolce sapore di fragola delle sue morbide labbra ed è tutto chiaro: desidero le sue labbra perché la amo e l'unico motivo che mi tratteneva dal baciarla era solo la paura di ammetterlo a me stesso. Mi stacco per fissarla negl'occhi.
<< Credo che questo significhi no. Non possiamo definirci amici >> esclama ancora scombussolata e ironica.
<< Significa che, TI AMO >> l'ho detto e sento improvvisamente dei brividi partire dalla spina dorsale e fermarsi allo stomaco provocando un senso di piacevole vuoto.
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Pov Ally
Il suono di quelle due paroline dette con tanta intensità mi riempiono di felicità estrema, il mio principe esiste, eccolo di fronte a me. Gli dono un sorriso pieno di gioia per poi infrangere le mie labbra sulle sue, spostando le mie mani dietro la sua testa, riprendendo la danza delle nostre lingue. È impressione mia o il pavimento è sparito? La stanza d'un tratto sembra girare su se stessa e inoltre una sinfonia dolce quanto i suoi baci sembra diffondersi. Il mio cuore batte al più non posso insieme al suo. Sono ormai in trappola, la trappola delle sue labbra che hanno appena pronunciato un ti amo per me. Il bacio si fa sempre più intenso, frenetico così come le mie mani dietro la sua testa, e anche la sua mano sulla mia gamba diventa avida di me e porta quest'ultima sul suo fianco. Il mio cervello sa quello che sta per succedere, ma ormai è scollegato; il mio corpo dà ascolto solo agli impulsi provenienti dal desiderio che ho di lui. Sento l'altra mano spostare i miei capelli su di un lato per fare spazio alla sua bocca sul mio collo. Poi la fa scivolare lungo la schiena arrivando alla zip del vestito per tirarla giù.
Si ferma per un attimo e mi guarda negl'occhi come per chiedere il permesso di continuare ad eccitarmi, non sa che ormai già sono travolta dal desiderio ,che mi impedisce di dire di no. Mi sembra la cosa più naturale del mondo diventare sua, lui mi ha detto che mi ama e io amo lui. Ad un tratto ho paura di essere rifiutata o giudicata male, se gli dicessi che non l'ho mai fatto, ma non posso nasconderglielo lo capirebbe subito dopo.
<< Non l'ho mai fatto >> dico timorosa.
****
Pov Austin
La sua rivelazione mi spiazza, mi fa sentire un incompetente: io ho sempre scopato non ho mai fatto l'amore. Già! Perché lei la amo e non voglio farle del male, anzi voglio che questa notte sia fantastica.
<< Nemmeno io >> mi sta guardando confusa. << Non ho mai fatto l'amore >> continuo con un sorriso. Lei capisce cosa intendo, mi ricambia il sorriso e, per farmi capire che vuole continuare, mi sfila la maglia lasciandola cadere sul pavimento senza mai staccare il contatto con i nostri occhi, accarezza dolcemente i miei pettorali, chiudo gli occhi per due secondi in modo che possa sentire il calore delle sue mani, in risposta apro gli occhi e le sfilo il vestito. << Sei bellissima. >> le sussurro. Poi la prendo a mo' di sposa dirigendomi in camera da letto. La adagio sulle lenzuola mettendomi a cavalcioni su di lei e riprendo a baciarla.
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Pov Ally
Sta tracciando una traiettoria immaginaria sul mio corpo con la sua bocca, mentre le sue mani spingono giù le spalline del reggiseno scivolando sulle mie braccia che porta dietro la mia schiena sollevandomi leggermente dal letto, poi lo sbottona e lascia libere le mie mani. Io mi mordo le labbra per trattenere dei gemiti. Sta risalendo con la sua bocca e io arrivo con le mie mani alla zip dei sui pantaloni per tirarla giù, sento chiaramente la sua erezione; le sue mani esperte, invece, palpano il mio seno e poi prende in bocca un capezzolo succhiandolo molto lentamente. Io non posso più trattenere il piacere che i suoi tocchi mi provocano e gemo. Finisce di torturare i miei capezzoli e mi bacia sempre con più foga, in qualche modo si è liberato dei pantaloni e dei boxer, io gli passo ripetutamente le mani sulla schiena, ma non so come finiscono per toccare il suo membro. Ritraggo subito le mani quasi mortificata. Lo sento sorridere e poi riprende a baciarmi dal collo alla pancia fermandosi ogni tanto sul seno, mentre una sua mano traccia la linea del mio profilo.
I suoi baci continui su tutto il mio corpo mi mandano in estasi e il desiderio di lui mi porta ad allargare le gambe permettendogli di posizionarsi in mezzo. Nel farlo sento che sono pronta ad accoglierlo dentro di me, se ne accorge anche lui quando affonda la sua mano nel mio slip per arrivare lì e sente l'umidità che si è formata.
A questo punto mi guarda dritto negl'occhi , il suo sguardo brucia nei mie occhi che ardono per lui. Strofina leggermente il suo membro contro la mia intimità e io capisco che cerca il mio permesso. Io in risposta alzo il bacino facendo attrito tra di noi. Austin, allora, mi dona un bacio dolce mentre mi sfila gli slip e si posiziona all'entrata nel mio centro pulsante. Entra in me con estrema facilità provocandomi un dolore misto di piacere che mi porta ad attorcigliare le mie gambe intorno alla sua vita e inizia a muoversi lentamente. Ma ad ogni suo movimento sento la mia virtù spezzarsi, affondo le mie dita nella sua schiena e gemo; lui si accorge del leggerissimo dolore che sto provando << Vuoi che mi fermi? Non voglio farti del male >> sussurra. Io non voglio che si fermi perché lo voglio completamente e senza riserve. << No >> dico in un gemito misto di piacere e dolore. A questo punto i suoi movimenti si fanno sempre più svelti e il dolore scompare completamente lasciando spazio ad un enorme piacere. Sento la sua pelle bruciare insieme alla mia quando si getta su di me annullando completamente le distanze, contemporaneamente intrecciamo le nostre mani e senza staccarle le porte sulla mia testa unendole. Mi sta guardando negl'occhi e io mi sciolgo nel suo dannato sguardo sexy, poi con una spinta decisa e forte urla << Dio Ally... >>. Quella spinta mi provoca brividi di piacere molto più intensi, brividi che mi portano in uno stato paradisiaco, stringo forte la presa delle nostre mani e lo trattengo con forza dentro di me con le gambe per poi urlare con lui << Austin...>>. Siamo arrivati insieme all'apice del nostro piacere. Ora siamo l'uno accanto all'altro e lui mi avvolge in un tenero abbraccio portando la mia testa sul suo petto. Io rido felice.
<< Perché ridi? >> dice compiaciuto.
<< Niente. E' che.... Stavo pensando: gli altri si chiederanno dove siamo finiti >> rispondo divertita.
<< Già! Ma non farmi pensare a quel...preside >> dice con tono serioso.
<< Sono stata brava. Ho scoperto il tuo punto debole: la gelosia >> dico soddisfatta.
Lui alza la mia testa con le dita, mi guarda diritto negl'occhi e con estrema intensità e serietà mi dice << Hai fatto molto di più. Hai fatto di te il mio punto debole >>
Come lo fa? Come fa a farmi sciogliere con una parola? Dio con quanto amore lo ha detto. Come è dolce.
<< Ti amo Austin Moon >> lo bacio e poi ritorno alla posizione di prima addormentandomi.
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Tu e la Musica!
RomanceSe Austin non fosse entrato nel negozio di Ally, e fosse diventato un uomo potente a capo dell'azienda di famiglia??? E Se, ancora, Ally non avesse superato la paura? Questa storia vede i nostri protagonisti all'età rispettivamente di 25 e 23 anni s...