Chapter 1.

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Pov. Taehyung

Non ho mai pensato al modo in cui sarei morto ma credo che morire per la persona che più si ama sia il modo migliore.

La mia vita è così monotona, almeno era quello che credevo. Sono al secondo anno di letteratura classica di un'università in una piccola città, daegu.

Come ogni mattina mi soffermo a guardare come  la città inizia ad animarsi lentamente, i bambini correre davanti alle loro madri verso la scuola e i soliti liceali che più che persone sembrano zombie, ridacchiò pensando a quando io ogni mattina ero peggio di loro, mi svegliavo solo all'ultima ora di lezione, mi domando ancora come ho fatto a diplomarmi.

Dopo due anni di università finalmente ho avuto una borsa di studio per finire i miei studi in una prestigiosa università di seoul e forse finalmente riuscirò a dare una svolta alla mia vita.

Mi volto e guarda la mia camera con ancora i poster sulle pareti, avevo tutto pronto, tre valigie colme di roba e un'ansia assurda, avevo paura di non riuscire ad avere una vita in cui dovevo contare solo su me stesso, ho sempre avuto accanto i miei genitori, che mi hanno sostenuto in tutto e spero davvero di ripagarli un giorno.

"Tesoro hai tutto?" dice mia madre mentre osserva la camera.

Mi avvicino a lei e le bacio una guancia "si certo non preoccuparti" prendo due valigie e mia madre mi aiuta con quella più leggera che mettiamo nella mia auto "papà dov'è?" la guardo mentre sistemo meglio le valigie per poi chiude il cofano e avvicinarmi a lei "mi dispiace tae ma non è riuscito a liberarsi, ti prometto che appena possiamo veniamo da te" dice mentre si butta letteralmente tra le mie braccia, ridacchio e la stringo forte "mamma ti chiamerò ogni giorno va bene?" la sento annuire contro il mio petto "è il minimo o giuro che le prendi" cerca di essere minacciosa ma mi viene solo da ridere per quelle espressioni buffe che fa quando si arrabbia.

Dopo almeno dieci minuti riesco a partire, durante tutto il viaggio provo emozioni contrastanti, come se la mia parte infantile dovesse sparire ora e lasciare posto a quella adulta e responsabile. Ma lo volevo davvero?

Ho sempre voluto qualcuno con cui poter restare ciò che sono ma non ho mai provato amore per nessuno e con le amicizie sono sempre stato pessimo. A volte credo  che resterò solo ma per il momento non è l'amore che voglio. Sto cercando in ogni modo di colmare il vuoto che sento dentro di me da tutta la vita, neanche ciò che studio riesce ad appagarmi.

...

Cerco con lo sguardo il numero della mia nuova casa mentre osservo come tutto sia così diverso da daegu. Il quartiere in cui vivrò è molto tranquillo secondo la donna da cui ho comprato la casa ma credo che la nostra concezione di tranquillità sia totalmente diversa, le strade sono piene di persone, non oso immaginare il centro di seoul.

Dopo un paio di minuti vedo finalmente casa mia e devo dire che la foto non le rendeva per niente giustizia, non è eccessivamente grande ma è ben curata e con un giardino a dir poco strepitoso, sembra una di quelle villette americane e questo mi fa impazzire.

Parcheggio al primo posto libero che trovo e per fortuna e poco distante dalla casa. La prima cosa che faccio e guardarmi attorno e non so perché ma perfino l'aria sembra diversa.

Prendo una valigia e sospiro non avendo voglia di tornare in dietro a prendere le altre quindi cerco di portare tutte e tre in una volta ma appena provo a chiude il cofano sento una voce dietro di me.

"Non ci riuscirai mai così" lo sento ridacchiare, mi giro lentamente e quello che vedo mi fa perdere il fiato, è un ragazzo bellissimo, alto e muscoloso con la pelle che sembra fatta di porcellana, capelli neri come la pece e quello sguardo, quello sguardo tagliente che sarebbe stata la mia rovina ma io ancora non lo sapevo.


Salveee, come inizio è pietoso lo so ma spero che nel corso dei capitoli proverete pietà per questa storia ahaha

•°Angel💚

•°My Blood Is For You°• ||KookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora