Chapter 46.

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Pov. Taehyung

Namjoon non mi degna di uno sguardo, come se la mia presenza in questa stanza non contasse nulla.

Sono sicuro che lui la pensi proprio così, crede che ha davanti un vampiro distrutto delle torture di quel pazzo sotto il suo comando, magari crede anche che io abbia paura di lui.

Quanto si sbaglia, ha commesso un errore, doveva uccidermi quando poteva perché in questo momento proprio il suo prigioniero, la sua vittima è quello che dovrebbe temere di più.

Sposto lo sguardo sulla porta e la trovo distrutta verso l'interno, il rumore forte che prima avevo sentito quindi era per questo.

Cazzo avevo appena pulito.

Sbuffo e inclino leggermente la testa verso sinistra in modo da osservare il viso di Jungkook, la vena nel suo collo in questo momento è molto evidente e le mani chiuse a pugni con forza mi fanno capire che sta cercando di non perdere la calma, molto probabilmente per non peggiorare la situazione.

Namjoon lo sta guardando infuriato, non lo ho mai visto così, nonostante tutto ciò che ci ha fatto è sempre rimasto composto, mantenendo la sua aria da ragazzo raffinato.

In questo momento, però, non sta neanche provando a trattersi, il suo sguardo è rabbia pura, i suoi occhi li vedo per la prima volta rossi e devo ammetterlo, sono molto più accessi perfino di quelli di Jungkook.

"Tu -con uno scatto Namjoon si avvicina al mio ragazzo facendomi alzare velocemente dagli scalini- non avevi il permesso di andartene, pensi che sia un gioco? -lo afferra dalla maglia e lo avvicina a lui- quello che è successo tra noi non ti dava il diritto di tornare da lui" sussurra a denti stretti ma io riesco a sentirlo perfettamente.

Quello che è successo tra noi..

Di cosa sta parlando?

Jungkook non ha voluto parlare del Clave, di com'è davvero la situazione anche dopo aver ucciso quel vampiro ma a quanto pare la situazione è già peggiore di quello che credevo.

"Jeon sei con noi, questo non devi dimenticarlo." lo lascia di scatto e io mi avvicino, sfioro il braccio di Jungkook ma ancora prima di poterlo afferrare, di poter dire qualcosa, le sue parole mi fanno congelare e alzare di scatto il viso verso di lui.

"Va bene verrò ma andiamo -fa un passo in avanti verso Namjoon- Taehyung non c'entra, non sapeva della mia decisione di tornare"

Mi sento come paralizzato, non riesco a dire nulla in questo momento, ancora una volta quello a non voler combattere è lui.

È sempre più facile lasciarsi sottomettere piuttosto che lottare, più facile perdermi che sfidare il Clave.

Allora...

"La promessa?" sussurro, rendendomi conto dopo di aver dato voce ai miei pensieri.

Jungkook si gira verso di me, finalmente mi sta guardando, non ha osato spostare gli occhi da Namjoon neanche per un secondo da appena è entrato.

"Tae, mi dispiace ma devo andare, sai che dev-" con uno scatto mi avvicino a lui afferrando con forza il suo polso destro.

"Era una bugia eh? -dico con rabbia, incredibile come sia lui a farla crescere ogni singola volta- tu non hai intenzione di tornare da me" lo lascio e faccio un passo indietro girando il viso verso la cucina mentro porto una mano sul viso per poi passarla tra i capelli.

"Cazzo Jungkook, quando? -riporto lo sguardo su di lui- pensi davvero che m'importi dell'eternità? -ridacchio amaramente- io ti voglio adesso, non tra un anno, dieci o cento, adesso Jungkook!" provo ad avvicinarmi a lui di nuovo ma una presa sulla mia spalla mi blocca e in un secondo mi ritrovo con la schiena contro il muro.

•°My Blood Is For You°• ||KookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora