Chapter 22.

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Pov. Taehyung

Voci, sono l'unica cosa che sento, intorno a me è tutto nero ma non ho paura, sono rilassato e cerco di capire chi stia chiamando il mio nome.

È una voce dolce, melodiosa, che mi fa sorride e pochi secondi dopo capisco a chi appartenga.

"Taehyung, tesoro non correre o ti farai male" sento la voce di mia madre pronunciare queste parole e tutto intorno a me cambia.

Vedo un bambino che solo dopo riconosco di essere proprio io, sta correndo con una bici ridendo mentre  guarda il cielo ed è proprio la sua distrazione a farlo cadere e tagliarsi sul braccio.

Percepisco il dolore, quello stesso dolore che con gli anni avevo dimenticato.

Di scatto guardo il mio braccio toccando delicatamente la cicatrice ma un istante dopo scompare e come alzo lo sguardo per vedere il me bambino, di lui non c'è più traccia.

Risate, dietro di me sento qualcuno ridere e mi giro velocemente, mi ricordo bene quel giorno, mio padre era tornato più tardi del solito dal lavoro ma con sé aveva un piccolo cagnolino marrone, ricordo ancora quand'ero felice all'idea di avere un amico con me e quando fosse soffice il suo pelo.

Il cucciolo corre verso di me ed io mi abbasso per prenderlo tra le braccia ma un attimo prima di sfiorarlo lui scompare facendomi di nuovo tornare nel buio più assoluto.

"Mamma" mi giro più volte sperando di trovare anche il più piccolo spiraglio di luce ma lentamente anche le voci diventano più lontane fino a sparire.

"Papà" urlo iniziando a correre, voglio sentire di nuovo le loro voci, non voglio restare qui, da solo.

"Dove siete?" continuo ad urlare nella speranza di ricevere risposta sentendo già le prima lacrime bagnare il mio viso.

"Vi prego, non lasciatemi" singhiozzo cadendo a terra portando le gambe contro il mio petto che stringo con forza.

"Taehyung" è un sussurro ma lo riconosco perfettamente.

"Jungkook -lascio che l'ennesimo singhiozzo esca dalle mie labbra prima di provare ad asciugare le lacrime sulle mie guancia con entrambe le mani- Jungkook dove sei?"

"Amore sono qui, girati"

Mi alzo di scatto e mi giro ma lui non c'è, vedo solo uno specchio, alto molto più di me, con la cornice bianca all'apparenza antica e piccoli fiori argentei erano presenti sui bordi.

"Avvicinati" sussulto sentendo la voce di Jungkook e mi giro pensando fosse dietro di me ma come riporta lo sguardo sullo specchio lo vedo, è riflesso in esso e mi tende la mano.

Mi avvicino lentamente ma ad ogni passo lo vedo scomparire sempre di più e al suo posto appare il mio riflesso.

Sfioro il vetro, toccando con le dita il mio stesso viso.

"Non sarai mai più debole" indietreggio di scatto quando capisco che è la mia figura ad aver pronunciato quelle parole.

"Non avere paura io sono te -ghigna prima di continuare- o per meglio dire, quello che sarei" passa la lingua sulle labbra mostrandomi i canini, chiude gli occhi per un secondo ma quando li riapre rabbrividisco.

Rossi, il mio riflesso aveva gli occhi rossi e ogni secondo che passava la sua pelle diventava sempre più bianca, le piccole imperfezioni spariscono e il colore dei capelli sembra brillare.

Non riesco a riconoscermi, sono così diverso eppure ammiro ciò che vedo.

"Svegliati taehyung" sussurra prima di scomparire e farmi tornare nel buio più totale.

•°My Blood Is For You°• ||KookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora