Chapter 31.

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Pov. Jungkook

Venti minuti, trenta e yoongi era ancora di sopra, ogni minuto che passa mette a dura prova i miei nervi.

"Ci sta scopando di sopra?" sbottò facendo sobbalzare Jimin che appena realizza ciò che ho detto mi colpisce contro la spalla guardandomi male.

"Il pavimento Jimin, il pavimento" sospiro e mi butto sul divano continuando a pensare a cosa fare.

Perché non hanno preso me?

Tutto questo non ha senso, sono io che ho commesso un reato, lui ne è solo la conseguenza ma sta pagando al mio posto.

E questo non lo sopporto.

Stringo i pugni e mi alzo "YOONGI" urlo facendo spaventare di nuovo jimin che sbuffa, lo ignoro e vado velocemente verso la mia stanza aprendola di scatto.

"Ora basta, non aspe-" spalanco gli occhi appena lo vedo a terra e velocemente mi inginocchio al suo fianco.

"Hey svegliati -colpisco il suo viso ma quando vedo il morso mi alzo di scatto- Jimin presto prendi del sangue" prendo in braccio Yoongi e scendo giù notanto che Jimin stava facendo quello che gli aveva detto ma la sua calma scompare appena vede il suo ragazzo tra le mie braccia più bianco di quello che è normalmente.

I suoi occhi diventano rossi e stringe con forza le sacche tra le mani che scoppiano sporcandolo ovunque, anche sul viso e in questo momento tutti avrebbero paura di lui.

Non dice una parola e questo mi preoccupa ancora di più, poggio delicatamente Yoongi sul divano ma non ho neanche il tempo di girarmi che lo sento alle mie spalle.

"Sta volta mi fermerai?" sussurra con tono duro e gelido.

Scuoto la testa più volte per poi voltarmi verso di lui.

"Ma noi non sappiamo niente Jimin, l'unica persona che poteva aiutarci ci è appena sfuggita" dico con rabbia e lo supero per prendere dell'altro sangue ma mi blocco sentendo la sua mano sul mio braccio finendo per sporcarmi e l'odore mi sta facendo impazzire.

"Ottant'anni -sussurra- per ottant'anni   mi hanno fatto credere che la persona che amo era morta, per mano mia" mi lascia e mi giro di nuovo verso di lui.

"Lo so jimin e ti prom-" mi blocca alzando una mano e io gli faccio cenno di continuare.

"Sono qui perché sei mio amico, perché Taehyung adesso sta soffrendo ma non è questo l'unico scopo e voglio che tu sappia che se vuoi il mio aiuto io non mi fermerò" in tutti questi anni non ho mai visto gli occhi di jimin brillare, sicuri e vivi.

Sembrava solo un corpo totalmente privo di anima, dannata o meno.

Viveva perché non aveva il coraggio di mettere un punto, perché i ricordi nonostante tutto erano il suo presente ma ora non riesco a non fare un piccolo sorriso vedendo il mio migliore amico pronto a lottare di nuovo, per se stesso e per chi ama.

"Salveremo -si blocca guardandomi seriamente- perché si Jungkook, libereremo il moccioso è una promessa ma non andrò via fino a quando tutti loro non saranno morti" mi guarda dritto negli occhi e dopo pochi secondi annuisco deciso.

"Per quello che hanno fatto meritano di morire -mi avvicino al frigo e prendo altre due sacche- potevano uccidermi ma hanno toccato l'unica cosa che non dovevano, Taehyung è mia responsabilità, nessuno doveva torcergli un capello, ora che l'hanno fatto niente potrà salvarli, morirò se è necessario ma prima mi vendicherò"

Gli lancio le sacche e indico con la testa Yoongi "pensa a lui adesso, io devo andare" annuisco alle mie stesse parole e mi avvicino alla porta sotto il suo sguardo.

•°My Blood Is For You°• ||KookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora