6.È un disastro.

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Rick's pov

5:15 del mattino.

Suona la mia sveglia, apro gli occhi e subito la spengo.

Dopo essermi alzato dal letto, cercando di non svegliare Jennifer, mi avvicino alla finestra e la apro.
Respiro a pieni polmoni l'aria fresca dal mattino e ammiro il panorama che ho difronte a me.

Il cielo, ancora non del tutto illuminato dalla luce del sole, è limpido.

È il momento della giornata perfetto da dipingere.

Lascio la finestra aperta e mi giro per aprire la mia magica credenza.
Apro il mobiletto nero e mi si illuminano gli occhi.

Davanti a me ho una vastissima scelta tra matite, pennarelli, colori a tempera, pennelli e chi più ne ha più ne metta.

Prendo il necessario per andare a dipingere e chiudo il mobiletto.

Esco dalla stanza e vado in giardino.

Apro la grande porta-finestra ed esco. Mi siedo sull'erba fresca incrociando le gambe e faccio un lungo sospiro.

Sono molto agitato, questo quadro è per un importante amico di famiglia e devo fare assolutamente bella figura.

Dall'agitazione mi tramano le mani.
Aiuto.
Prendo per prima cosa l'album da disegno e lo posiziono tra le mie gambe.
Poi prendo la matita e inizio a tracciare i primi schizzi di quello che poi riempirò con gli acquerelli.

L'arte è stata, fin da bambino, una delle mie più grandi passioni, ma non avrei mai immaginato che sarebbe diventato il mio lavoro.

Mi piace, mi diverte, mi rilassa. Mi fa sentire me stesso.
Io sono l'arte e l'arte è me.

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09:35
Ho quasi finito il quadro e il mio stomaco si sta ribellando al fatto che non abbia fatto colazione prima.

Prendo la tela e i vari accessori e apro la porta-finestra, per poi entrare in casa.

Non lo avessi mai fatto.

Appena entro in casa sento un grande boato e un forte strillo, provenienti dalla cucina.

Allarmato dal forte rumore, poso la tela e i colori sul pavimento e corro verso la cucina.

Appena varco la porta, stringo immediatamente i pugni e sbarro gli occhi.

La scena che ho difronte a me è al quanto imbarazzante.

Eleonor con la schiena sul pavimento,i vestiti sporchi di farina e uova, in testa una ciotola con dell'impasto che le sta sporcando i capelli.
E cos'altro?
LA CUCINA SOTTOSOPRA!

«MA CHE COSA STA SUCCEDENDO QUI?!» urlo non riuscendo a trattenere la rabbia.

Eleonor sussulta e sembra rabbrividire alle mie parole e prova subito a rialzarsi, ma nel farlo scivola su dell'impasto e cade si nuovo a terra.
È un disastro.

Mi avvicino a lei, facendo attenzione a non scivolare, e incrocio le braccia al petto guardandola malissimo.

In questa prospettiva posso osservarla bene.
Ha il braccio sinistro riempito interamente di tatuaggi ed è bellissimo.

Il mio quasi futuro sposo. #WATTYS2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora