26. Vetro prezioso

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Eleonor's pov

«La proteggerò....non andare via... papà»

Sento la voce di Rick pronunciare queste parole, sconnesse tra di loro.
Mi sposto una ciocca di capelli che mi era finita in bocca nel sonno e aprendo gli occhi, lo vedo.

È seduto nel letto, poco lontano da me, con le gambe circondate dalle braccia.

«Rick, che succede?» chiedo mettendomi a sedere anche io, accarezzandogli la schiena dolcemente.

Lui sembra sobbalzare a quel contatto, forse non si aspettava che fossi sveglia.

«E-Elly, buongiorno» alza un angolo della bocca e mi sorride, ma capisco che qualcosa non va.

Ha gli occhi arrossati, come se avesse pianto, e non hanno più la luce che possiedono quando mi guardano.

«H-hai ascoltato qualcosa?» mi chiede titubante.
«Cosa avrei dovuto ascoltare?» chiedo cercando di non far trasparire la mia paura.

E se avesse parlato con Scarlett? Se stesse tornando?

Rick si volta completamente verso di me incrociando le gambe e mi lascia una leggera carezza sulla guancia.

Poi i nostri occhi si incontrano.

I suoi occhi grigi come il ghiaccio sono così particolari che mi rendo conto solo adesso di non pensare ad altro.

Quei maledetti occhi mi trafiggono, come lame appuntite di un vetro prezioso.
Possono trafiggerti e farti male, farti sanguinare e addirittura lasciarti in balia di squali assetati di sangue, ma non ti lasceranno sola.
Non ti abbandoneranno mai, quando meno te lo aspetti saranno lì a tirarti su, a non farti uccidere.

Senza alcun tipo di preavviso, poggia le sue mani sulle mie guance per avvicinarmi a sé e mi bacia.

Mi bacia con una tale irruenza da farmi quasi male.

Le nostre lingue si abbracciano, sì intrecciano e si rincorrono.
Non si danno pace, vogliono sempre di più. Si stringono forte mentre il mio cuore sembra volermi uscire fuori dal petto. Batte forte e impazzisce di sentimento e desiderio.

La mano del mio principe abbandona la mia guancia e si posiziona dietro la nuca, afferrandomi i capelli biondi.

Mentre le nostre lingue continuano il loro gioco che si fa sempre più infuocato, le mie mani non vogliono proprio stare ferme.

Il petto nudo di Rick mi tenta così tanto da doverlo per forza esplorare e accarezzare. Gli sfioro il petto, le braccia, poi risalgo su e accarezzo le spalle.

Gli metto una mano fra i capelli quando mi sento mordere il labbro inferiore.

Dio mio, sono tutta un fuoco.

Rick mi afferra per la vita e con un colpo secco mi fa sdraiare, mettendomi sotto di lui. Sotto il mio scudo.

Sento il calore dei nostri corpi salire, desidero di essere piu' a contatto con lui e di volerlo, come se averlo fosse la cosa piu' urgente ed importante di questo mondo.

Delicatamente mi afferra la canottiera leggera e mentre la sfila il suo tocco mi provoca brividi che uniti al calore del mio corpo, danno una sensazione particolare.

Particolare ma bellissima, come lui.

La sfila e la butta da qualche parte della stanza, sul suo viso di forma uno strano sorriso malizioso alla vista dei miei seni privi di reggiseno.

Senza rivolgermi neanche uno sguardo si avventa sul mio promontorio già abbastanza turgido e lo assapora completamente.

Mi sembra di esplodere e infatti dalla mia bocca esce un gemito incontrollato abbastanza acuto da farmi tappare la bocca da due sue dita.

Il mio quasi futuro sposo. #WATTYS2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora