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Jennifer's pov

Il suo abbraccio ha qualcosa di speciale. Qualcosa che mi fa stare stranamente bene. Lucas ha qualcosa di unico. Non so se sia il suo profumo oppure se è la mia pelle a contatto con la sua ma mi rende sicura.

Se solo Manuel mi facesse questo effetto...

Perché ormai Manuel non mi fa sentire speciale? Forse sono io che pretendo troppo da lui. Da un ragazzo che non mi darà mai niente, che mi rende triste.

Non l'ho più sentito dal giorno in cui ho scoperto di essere incinta e in verità non vorrei proprio più sentirlo ma...ma ormai ciò che è fatto è fatto. Non si può tornare indietro e non si può cancellare la piccola presenza che c'è dentro di me.

Dobbiamo prenderci le nostre responsabilità anche se siamo molto giovani.

«Lo hai detto a Manuel vero?» sussurra Lucas al mio orecchio e una serie di brividi mi invade il lato sinistro del corpo.

«No, non ancora. Ma dovrei parlargli...magari potresti accompagnarmi tu. No riesco a gestire le emozioni quando sono con lui» ci allontaniamo dall'abbraccio ma lui continua a tenere le braccia intorno alla mia vita.

Lo osservo meglio. I capelli ricci e castani, un orecchino a forma di cerchio piccolino all'orecchio destro, gli occhi castani e le labbra non troppo carnose. Il suo aspetto gli da un'impressione diversa da quello che è realmente. E' un ragazzo timido, un po' impacciato ma estremamente dolce e sincero.

«N-no, non voglio venire con te» si stacca definitivamente da me, portando le braccia lungo il corpo, mi da le spalle e continua a salire le scale.

Ma che gli prende adesso?

Gli afferro il polso con la mano e lo costringo a riguardarmi. Ha gli occhi lucidi, pieni di...sofferenza. Occhi diversi da quelli che aveva fino a poco fa.

«Ma che ti prende?» chiedo non lasciando il suo polso.

Lucas si divincola quasi con violenza dalla mia stretta e adesso i suoi occhi sono colmi di rabbia.

«Cazzo Jennifer ma non te ne rendi proprio conto? Perché fai l'ingenua?»

«Ma di che cazzo stai parlando?» mi avvicino di più fino a quando la distanza che separa i nostri visi è quella di un dito.

«Di cosa sto parlando?» mi guarda incredulo ed io non so realmente che fare.
Le sue mani afferrano il mio viso e le sue labbra toccano le mie prima che io possa fare qualcosa.

Mi sta baciando.

Le sue mani stringono il mio viso forse con troppa forza.
Forse non mi vuole fare scappare.
Ma io so una cosa: il suo bacio ha distrutto in me ogni certezza.

Il sapore del mio balsamo labbra alla vaniglia si mescola al suo sapore di menta, la sua lingua si impone con prepotenza nella mia bocca e riesco a percepire la sua rabbia. Salgo di un gradino le scale per essere al pari della sua altezza ma lui non vuole, vuole tenermi stretta a se.

E' un Lucas diverso da quello che ho sempre visto. E' un Lucas prepotente, autoritario che adesso sa le mosse che deve attuare.

Porto una mano sulla sua schiena appoggiandola delicatamente sotto la stoffa della sua maglietta bianca. Il contatto della nostra pelle a contatto mi fa riempire di brividi prima caldi e poi freddi, un mix perfetto per farmi perdere il lume della ragione.
L'altra mia mano la metto tra i suoi ricci, stringendoli il giusto per fare uscire un piccolo lamento di piacere tra le sue labbra.

Mi manca il fiato. Questo bacio è più potente di quello che credessi, sta sconvolgendo ogni mio senso. Non capisco più nulla.

Cosa mi stai facendo Lucas?

Il mio quasi futuro sposo. #WATTYS2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora