23. Ti amo.

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Eleonor's pov

«Adesso è stabile, dobbiamo farlo riposare un po' ma si riprenderà» mi dice il medico dagli occhiali rotondi e dalla statura bassa.

Sussurro un debole grazie e tiro fuori l'aria che avevo trattenuto mentre mi dava novità su mio fratello.

Adesso sono circa le otto del mattino ed è tutta la notte che siamo in ospedale.

Ho la mente così confusa che faccio anche fatica a ricordare i momenti che sono accaduti solo qualche ora fa.

Il suono delle sirene dall'ambulanza, le continue urla strazianti di Jennifer, il disinfettante passato sul mio collo, il pensiero fisso di Lucas e dei miei genitori. E poi lei...anzi Lui.

Come si può solamente concepire il piano malvagio che aveva in mente Scarlett insieme a Josh.

Josh stava per uccidermi.

Se non ci fosse stato Lucas con me, adesso sarei...forse non ci sarei nemmeno adesso.

Mi alzo dalla bianca sedia dell'ospedale e mi dirigo verso la sala dove si trova ricoverato mio fratello.
Tubi. Tubi ovunque sul suo corpo inerme.

I medici lo hanno coperto con un telo verde chiaro ed entrambe le braccia sono torturate da piccoli aghi che trasportano liquidi trasparenti.

Dio, non riesco a vederlo così. Socchiudo gli occhi e lascio che le lacrime inondino il mio viso provato da tutto quello che è successo quella notte.

Il telo gli copre solo metà corpo, dalla vita in giù precisamente e poi sull'addome scoperto riesco a vedere una lunga cicatrice che parte dalla base del collo fino ad arrivare alla fine del torace.

Una ragazza dai capelli castani e lunghi, acconciati in una treccia, gli prende la mano tremando.

Jennifer con cautela, come se avesse paura di fargli male, gli accarezza il dorso della mano mentre scoppia in un pianto con tanto di singhiozzi.

Anche le sue braccia sono piene di lividi provocati dagli aghi medici e so anche il perché. Sembra che Jen stia facendo la guerra con se stessa per riuscire a parlare con mio fratello ma non ci riesce.

Mi allontano, decidendo che forse è meglio lasciarli un po' da soli.

Nella hall con i gomiti poggiati sulle ginocchia trovo lui, il mio lui. Insieme a Rick ci sono la mia migliore amica, Leo, Meredith e i miei genitori.

Sono lì tutti impazienti di sapere notizie su Lucas.

Li osservo tutti quanti, incrociando le braccia al petto tremando.

Anche se gli occhi sono umidi e arrossati dai numerosi pianti riesco comunque a parlare.

«Lucas come sapete è stato ferito al petto ed è per questo che è stato operato. Come ha detto il medico Lucas potrà essere dimesso fra tre giorni, se non ci saranno complicanze, e di medicarlo in ogni caso con soluzioni sterili»

Reprimo il groppo alla gola e continuo a parlare.

«Io mi sento terribilmente in colpa per quello che è accaduto a Lucas e a Jennifer, perché è soltanto colpa mia se Scarlett è riapparsa dopo mesi con l'intento di uccidermi. Farò di tutto per prendermi cura di Lucas da oggi in poi e pretendo che il matrimoni sia spostato»

Lo sguardo di Meredith si posa su di me e mi osserva.

«Ma Lucas si riprenderà prima del matrimonio, non c'è motivo di spostarlo»

Mi vengono i brividi quando interviene con una voce glaciale.

«Stavo per perdere mio fratello! Come posso avere la testa nell'organizzazione di uno stupido matrimonio che neanche voglio fare mentre mio fratello è pieno di flebo? Dio Meredith sei davvero insensibile» la guardo con disprezzo mentre con la coda dell'occhio vedo alzarsi Leo.

Il mio quasi futuro sposo. #WATTYS2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora