Finalmente venerdì, oggi ho soltanto 2 ore di lezione ma decido di andare ugualmente perché la materia e il professore sono interessanti.
Arrivata in aula mi siedo al mio solito posto, sulle scalinate più o meno di media altezza, in modo da non dare troppo nell'occhio stando nelle prime file ma nemmeno troppo in alto da stare in "piccionaia".
Tiro fuori quaderno e astuccio, penso di essere rimasta una delle poche a prendere ancora appunti "all'antica" ma non riesco a studiare bene negli appunti presi al computer.
Sono piuttosto in anticipo, e poi il prof sarà probabilmente in ritardo, quindi tiro fuori il telefono e iniziò a scrollare la home di Instagram e Facebook guardando qualche storia qua e là.Con il classico quarto d'ora accademico di ritardo, e forse qualche altro minuto di comporto, il professore fa il suo ingresso in aula, seguito da qualche studente ritardatario. Entra una sagoma che non mi sembra nuova, struzzo un po' gli occhi per vedere meglio, pensando tra me e me che dovrei andare a rifarmi gli occhiali perché ormai sono diventata una talpa..
Ah ecco, è quello del pacchetto di sigarette.
Sono passati due mesi dall'inizio della magistrale eppure non l'ho mai visto, strano. Spero non sia davvero un maniaco che mi ha seguito a questo punto. Però lui entra a testa bassa e si siede tra le prime file, tirando fuori il suo MacBook e iniziando a prendere appunti non appena il prof inizia a parlare.
Ma no Sara, smetti di farti paranoie, dico tra me e me, tirando fuori la penna per iniziare anche io a prendere appunti.
I giorni seguenti non lo vedo più, in compenso faccio amicizia con due ragazze. Hanno frequentato la triennale insieme e sembrano simpatiche. Si chiamano Marta e Camilla. Mi avvicinano perché mi vedono sempre sola dall'inizio delle lezioni.
Le ore in università sembrano passare più in fretta avendo loro per scambiare qualche chiacchiera, ed andare a prendere un caffè alle macchinette durante la pausa diventa più piacevole in compagnia. Mi stupisco di me perché sono sempre stata sola per paura di approcciarmi ad altra gente, ma sono contenta di avere qualcuno con cui condividere le giornate infondo.
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Passa qualche settimana e sono sempre seduta accanto a loro, quando il ragazzo delle sigarette fa il suo ingresso in aula nel bel mezzo di una lezione, cercando di non farsi notare da nessuno.
Non so perché ma io lo noto subito con la coda dell'occhio e anche Marta e Camilla sembrano farlo perché si guardano con fare complice tra loro, accennando a un sorriso quasi malizioso."Hai visto, abbiamo anche l'influencer a lezione con noi, quale onore!" Dice Marta sogghignando.
"In che senso?" Domando io, cercando di non mostrare troppo interesse nei confronti dello sconosciuto delle sigarette.
"Quel ragazzo, il tenebroso che è appena entrando, ha un canale YouTube con dei suoi amici in cui fondamentalmente fanno i cazzoni. Si chiama Space Valley, non l'hai mai sentito.. davvero?"Rimango spiazzata non solo dalla sua affermazione ma più che altro dalla mia profonda ignoranza in materia.
"Ehm, in realtà no.. la mia esperienza su YouTube si limita a qualche video musicale di cantanti che ascoltavo alle scuole medie e di qualche tutorial di ClioMakeup in un passato piuttosto remoto". Le due amiche iniziano a ridere e mi unisco a loro.
Influencer. Pensa te, non ce lo avrei mai visto. Sembra uno tanto serio, che si isola da tutti, in un mondo tutto suo.
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How would you feel?
FanfictionSara, immersa nella sua routine, vive solo tra università e casa. Preferisce rifugiarsi dentro di sé piuttosto che vivere nelle ipocrisie e cliché del mondo esterno. Dario, misterioso e schivo, dagli occhi magnetici e indecifrabili. Vive con una sig...