Le settimane successive scorrono tranquillamente e sono fin troppo monotone, le solite giornate tra lezioni e studio.
A circa un mese dalla presentazione del progetto la professoressa Capecchi ci contatta, congratulandosi con noi e comunicandoci il voto di 30 e lode.
Nella stessa mail, ci propone di partecipare a un concorso con il nostro progetto, per giovani che si occupano di comunicazione multimediale, secondo lei potremmo vincere.
Il premio consiste in una somma di denaro e poi potrebbe portarci un po' di notorietà nel mondo della comunicazione, o almeno un po' a Bologna.Decidiamo di andare a una caffetteria non troppo lontana dalla facoltà per parlarne, siamo tutti più o meno d'accordo sul fatto che sarebbe qualcosa di impegnativo e da una parte potrebbe rivelarsi come un tuffo in una vasca di squali dato quello che è il mondo della comunicazione.
Io mi sento lusingata da una parte, perché il nostro lavoro è stato apprezzato davvero tanto dalla professoressa, ma al tempo stesso sento l'ansia che mi cresce nel petto.
"Direi che dobbiamo rifletterci su per conto nostro e poi potremmo chiedere un colloquio alla Capecchi per definire meglio il tutto.." propone Dario.
Accettiamo tutti e ci dirigiamo verso l'uscita, dato che si è già fatta sera ormai."Comunque, tanto per cambiare discorso, volevamo invitarvi a vedere la registrazione di una nostra puntata, se vi fa piacere.. ci terrei particolarmente a mostrarvi cosa facciamo veramente, vi assicuro che vi divertirete. Siamo degli idioti totali, ma qualcosa ci viene bene nel nostro lavoro." aggiunge sorridendo.
"Era da un po' che pensavo di invitarvi, e questa era un'occasione buona per proporvelo, alla fine facciamo un po' di comunicazione anche noi col canale." conclude con tono lievemente impacciato il discorso.
Dario imbarazzato? Ma quando mai?
Ammetto di provare un po' di ansia, sia per il contesto, sia per Tonno.
Di sicuro vorrà qualche consiglio per approcciarsi a Marta, dato che andremo a "casa" loro.
Non fasciarti la testa, Sara, ci penserai quando verrà il momento.- - - -
La sera esco con la mia amica più fidata, Martina, dato che non ci vediamo da molto.
In effetti l'ho trascurata un po' per uscire col gruppo di Dario, anche se in realtà siamo usciti solo due volte.Per i miei standard queste due volte sono comunque tante, ed è quello che le dico.
Non è arrabbiata, anzi è molto contenta che qualcuno riesca a farmi uscire dalla mia camera dove o studio o guardo netflix.
Lei è convinta che ci sia qualcosa sotto, soprattutto con Dario, per il modo in cui ci siamo conosciuti e stiamo diventando amici.
La rassicuro dicendole che se ci fosse qualcosa lei sarebbe la prima a saperlo, ma dopo aver rivisto il mio ex la mia voglia di intraprendere nuove storie e innamorarmi è sotto zero.
In effetti la mia voglia di socializzare e uscire la sera come ogni ventenne normale è calata da quando mi ha lasciato.Ma perché devo privarmi di una cosa che mi fa così bene per uno stronzo del genere?
Non è giusto, per l'ennesima volta Marti me lo ribadisce, e forse inizio a pensare davvero che abbia ragione, non mi limito ad annuire e basta.
Forse mi ha fatto bene conoscere questi ragazzi, forse mi ha fatto bene incontrare Dario quel giorno e farmi trascinare in tutto questo.
Lei ne è felice e mi fa realizzare di esserlo anche io.- - - - -
Il momento è arrivato, è sabato mattina ed è il giorno prescelto per andare allo studio di "Space Valley".
Mi passano a prendere Camilla e Tommaso, ormai fanno "coppia fissa" come si suol dire.
E sono contenta, perché vedo Camilla molto presa, con una luce diversa negli occhi.. che poi non ho mai capito cosa sia questa "luce" che tutti dicono, ma probabilmente ciò che vi si avvicina di più è quello vedo nei suoi occhi quando guarda Tommaso.Una volta sentito il clacson esco di casa e ritrovo già anche Marta, manca solo Federico che ci aspetta a pochi minuti da casa mia, è passato a prendere la colazione in un bar per portarla anche ai ragazzi dato che ci ospitano.
Una volta arrivati cerchiamo di entrare senza dare troppo nell'occhio, ci hanno fatto promettere di non svelare a nessuno il loro indirizzo perché altrimenti si troverebbero persone a suonare al campanello ad ogni ora del giorno.
Una volta entrati veniamo accolti calorosamente da tutti, o più o meno, manca solo Nicolas.
A detta dei ragazzi è un ritardatario cronico, quindi è tutto nella norma.Quando mi abbraccia, Tonno mi mostra un sorrisetto agitato, abbiamo discusso a lungo via whatsapp di questa faccenda.
Mi stringe più forte del previsto e poi si sistema nervosamente il suo famoso ciuffo "a tettoia" come dicono tutti per schernirlo.
Sorrido vedendo la felpa bianca e indossa con scritto "Nostalgia" con i colori dell'arcobaleno che non si intona minimamente ai pantaloni color marroncino che indossa.
Decido di non dirgli nulla per non farlo agitare ancora di più."Stai calmo, Tone" gli dico a bassa voce.
"Devi comportarti normalmente, altrimenti darai nell'occhio, e noi non vogliamo che succeda, vero?" gli chiedo, ripensando tra me e me che è stranissimo che sia io a tranquillizzare qualcuno invece di essere quella che viene tranquillizzata da altri."No, no giusto.. però ho affidato le riprese del backstage a Dario, ho troppa euforia e ansia per farlo io" replica il biondo con tono un po' dispiaciuto.
"Backstage?" domando io allarmata "ma non riprenderete mica anche noi?!"
"Certo che sì, soprattutto te, non avrai chance di fare la fuggitiva" mi dice Dario piombandomi alle spalle, per poi abbracciarmi.
Mi abbandono a suo tocco e inevitabilmente inspiro il suo profumo, che un po' mi fa rilassare, anche se il nostro contatto finisce forse troppo presto.
Ma non dovrei pensare queste cose, cancella cancella cancella dalla mente, Sara."Dario, ti uccido" dico cercando di sfoggiare un tono arrabbiato.
"Oooh che paura che ho Saretta!" replica alzando le mani in segno di resa con un finto tono spaventato.
Gli dò un finto pugno nel braccio destro, che solo ora mi accorgo essere adornato da un tatuaggio piuttosto particolare.Non lo avevo mai notato perché non porta quasi mai magliette a maniche corte all'università.
In effetti non ha nemmeno delle brutte braccia, giusto un accenno di muscolo in corrispondenza del bicipite.
Scaccio questi pensieri dalla testa per ritornare al discorso con Tonno ma siamo nuovamente interrotti da Nicolas che fa il suo ingresso in ritardo e mi viene ad abbracciare.••••
Helloo
Nuovo capitolo un po' più lunghino ma avevo paura che risultasse troppo noioso a farlo finire prima, è un pochino di passaggio quindi forse un po' statico.. troppo confusionario secondo voi?
Fatemi sapere se vi va 😘
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FanfictionSara, immersa nella sua routine, vive solo tra università e casa. Preferisce rifugiarsi dentro di sé piuttosto che vivere nelle ipocrisie e cliché del mondo esterno. Dario, misterioso e schivo, dagli occhi magnetici e indecifrabili. Vive con una sig...