Dal capitolo precedente
Nel tempo che rimugino sento la porta del pub aprirsi e poi chiudersi rapidamente, non faccio caso a chi è uscito finché non riconosco una voce dire:"Hey".
Mi si gela il sangue nelle vene, proprio il peggior momento ha deciso per uscire.
Lo ha fatto apposta, ne sono sicura."Hey" rispondo fissando Dario che si pone a debita distanza da me, vicino a Tonno.
"Tutto apposto?" chiede vedendoci fermi senza dire nulla a distanza di due metri l'uno dall'altra."Sisi, certo Dariello, a proposito.. devo rientrare a prendere il telefono, devo scrivere un messaggio a una persona .."
Tonno, questa me la paghi.
Non appena pronuncia questa cosa so già dove vuole andare a parare, mi vuole lasciare sola con lui per farci parlare.
Ma no, Tonno, non andrà a finire così.Istintivamente mi verrebbe di seguirlo e dileguarmi, ma dentro di me mi rimprovero, ripensando che questo momento potrebbe essere adatto per chiarire e lo sto sprecando.
Mentre passo dietro alla figura di Dario, mi fermo, decido di rimanere.
Sbuffo e mi metto a qualche passo di distanza da lui.Vedo che affonda la mano destra nella tasca del cappotto, so già cosa sta facendo, e mi sale una rabbia inquantificabile.
In preda a un raptus, o non so come definirlo, mi avvicino a lui e prima che accenda quello strumento infernale glielo sfilo dalle labbra e lo spezzo in due con le mie mani.Rimane a bocca aperta, con l'accendino in mano.
"Ti sei bevuta il cervello?!" mi domanda con tono infastidito."Basta Dario. Tregua.
Non ce la posso fare a vederti mentre ti fai del male solo perché sei arrabbiato con me per non si sa quale motivo.. il discorso dell'altra sera?
Va bene, ho espresso la mia opinione, completamente distante dalla tua.
Mi dispiace se ti ho offeso, ma non devi ricominciare a fumare per colpa mia. Ti prego, davvero. Non me lo devi fare questo." dico tutto d'un fiato, con il tono più arrabbiato che ho mai utilizzato con lui."Hai ragione." dice calciando un sassolino che fino a poco tempo prima si trovava vicino alla sua scarpa.
"Forse mi sono arrabbiato, ma non tanto con te, ma con me stesso.. perché non sono riuscito ad esprimermi bene su quello che penso, non sono riuscito a trovare le parole giuste.
Le tue invece, lo erano, Sara. Quella sera hai saputo trovare e usare tutte parole giuste. Perché quando uno si esprime senza veli, senza trattenersi, sono sempre parole giuste.
E lo sai quanto conti per me questa cosa. L'ho sentito che eri sincera, che dicevi tutto senza paura, perché ti fidavi di me.
Ho sbagliato, a trattarti in quel modo, ti chiedo scusa.
Come mio solito, mi sono chiuso a riccio dentro di me, incapace di esprimere le mie emozioni come te invece, che fino a qualche mese fa avevi lo stesso problema.
Proprio io che ti parlavo di superare le insicurezze, di dare sfogo alle proprie emozioni senza paura, ho avuto paura di manifestare quello che pensavo. Ironico no? A ripensarci, sono proprio un idiota.." dice cercando di evitare il mio sguardo.Non so cosa rispondere, non mi aspettavo un discorso del genere.
"Dario, no.
Tranquillo, siamo umani, e anche tu che sai dare consigli su come superare certe insicurezze puoi avere dei momenti così, non eri tu a dirmi che va bene a volte stare male? Avere paura delle proprie emozioni?
Va bene, e questo ti serve a "sperimentarti", come mi hai detto tu.. e se quella volta tu non sei riuscito, non significa che io, come altre migliaia di persone, non ti ammiri più o non ti voglia più bene.
Tu in primis devi volerti più bene ed essere meno duro con te stesso.
Io ti ringrazio per avermi aiutato ad aprirmi così, spronandomi ad avere meno paura di esprimermi e a mostrarmi talvolta vulnerabile.. Però, ti prego, non ricominciare a fumare proprio adesso che stavi riuscendo a smettere. Non me lo perdonerei mai." lo imploro con gli occhi, che sento quasi bagnati da una lacrima, la rigetto dentro con forza e decisione.E in questo momento, avviene un gesto completamente inaspettato, è lui che si avvicina a me, lentamente.
Sento il cuore salirmi in gola, rimbombarmi nello stomaco, i brividi sulla schiena.
I nostri corpi sono a pochi centimetri l'uno dall'altro, le distanze si accorciano sempre di più.
Sento di nuovo le farfalle nello stomaco, sono uno sciame incontrollabile e irrefrenabile dentro alla mia pancia.
Mi sembra di non riuscire più a respirare.Mi sorride e poi mi abbraccia, affondo la mia testa nel suo petto, inspiro il suo profumo che difficilmente dimenticherei e che mi era mancato, forse più del dovuto.
Rimaniamo così per qualche minuto, non riesco a quantificarlo."Scusa.." dice sottovoce.
"Scusa tu" rispondo io sciogliendo l'abbraccio e sorridendogli.Mentre ci dirigiamo verso il locale, vediamo tutti gli altri uscire.
"Che avete fatto voi? Siete stati tutto il tempo qua fuori?" domanda Nelson squadrandoci con aria sospetta.
"No, sono uscito a fumare una sigaretta" risponde prontamente Dario.
"Ma che ore sono?" domando io.
"Sono quasi le 3, il pub chiude." esclama Cesare.Le 3 di notte? Impossibile.
Per quanto tempo siamo stati a parlare lì fuori? E poi abbracciati?
Sembrano essere passati non più di 10 minuti. E mi dispiace che sia già ora di andare via.Il tempo sembra sempre troppo poco quando sto con te, Dario.
"Posso darti un passaggio?" mi chiede sorridendomi di sottecchi, e facendo affiorare quel buffo baffetto che adorna il suo sorriso.
Lo guardo un secondo negli occhi, non posso dirgli di no.Accidenti a me.
"Volentieri.." rispondo, spostandomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
Mi lecco il labbro inferiore in preda all'imbarazzo, che poi, per cosa sono imbarazzata? Non riesco nemmeno io a capirlo.
Non avevi assodato che Dario non ti piace in quel senso, Sara? Torni già indietro sui tuoi passi?
La voce della mia coscienza mi rimbomba nelle tempie, causandomi un lieve mal di testa.Che confusione che ho in testa.
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Buonasera a tutti e a tutte! 🤗
Penso di aver lanciato un po' una "bomba" con questo capitolo.. avrei voluto aspettare un altro giorno per aumentare il piacere dell'attesa ma ho deciso di pubblicarlo oggi per un motivo preciso.
Prossima settimana (salvo imprevisti legati all'emergenza sanitaria di cui già saprete, e a cui non voglio dedicare più di tempo del dovuto dato il contesto in cui siamo) parto per l'Erasmus per 3 mesi e non so se riuscirò a pubblicare due volte a settimana come faccio adesso... Ma vi prometto che mi impegnerò per pubblicare almeno una volta a settimana!
Fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo! 😁Un bacio grande 😘
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FanficSara, immersa nella sua routine, vive solo tra università e casa. Preferisce rifugiarsi dentro di sé piuttosto che vivere nelle ipocrisie e cliché del mondo esterno. Dario, misterioso e schivo, dagli occhi magnetici e indecifrabili. Vive con una sig...