Oggetto di distruzione

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Dal capitolo precedente
Non faccio in tempo a pensare ciò che che vedo entrare una figura incappucciata.

Si libera la testa dal cappuccio, poi si gira verso di noi e si avvicina, camminando con passo tranquillo. Mi fa un cenno con la mano e sfoggia un sorriso.
Veramente inaspettato.

Sento una sensazione strana, come se fossi contenta del suo arrivo, ma no, sono più sollevata forse.
Gli sorrido in risposta e gli faccio anche io un segno di saluto con la mano.
Quando si avvicina, anche se con un po' di impaccio, gli presento ai ragazzi e alle ragazze e lui si presenta sorridente e amichevole.
Ah, ma allora non è sempre serio e schivo.

Il pomeriggio passa molto piacevolmente, ridiamo e scherziamo ma riusciamo anche a buttare giù qualche spunto interessante per il progetto.
I ragazzi sembrano molto seri riguardo al progetto e sul da farsi, anche se scherzano ogni tanto e fanno qualche battuta. Sono contenta alla fine di essere capitata con loro, socializzare a volte ha i suoi lati positivi.

Stranamente Dario inizia quasi subito a scherzare con Tommaso e Federico, sembrano avere qualcosa in comune, tra cui l'umorismo tipico degli uomini di questa età.
Io lo definisco anche "fare i cazzoni a caso".

Comunque ne rimango sbalordita.
Non me lo sarei mai immaginato così.
Riusciamo a scambiarci anche varie idee valide a mio avviso, e ci troviamo d'accordo abbastanza sul come organizzare tutto il lavoro.

Purtroppo riusciamo a realizzare ben poco di pratico, d'altronde è solo il primo incontro.
Decidiamo di pensare meglio individualmente alle idee che abbiamo proposto durante le vacanze di Natale, ormai molto vicine, per rivederci poi i primi di Gennaio e iniziare a fare sul serio.

Questa sera vedo Dario sotto una luce diversa, forse non è così serio e tenebroso vuole far credere.
Mentre ci salutiamo, dato che si è quasi fatta l'ora di cena, Dario mi si avvicina e mi dice quasi sottovoce. "Facciamo insieme il tragitto fino alla fermata?" e io, senza nemmeno pensarci troppo, mi limito a rispondere "Sì, volentieri".
Mi stupisco di me e della velocità con cui ho risposto, senza pensarci due volte.

Non appena varchiamo la soglia dell'edificio, si infila una mano in tasca e pesca una sigaretta. In men che non si dica mi ritrovo ad osservare una nuova volta il suo rituale di accensione e aspirazione del primo tiro. Sembra trovare la sua pace in quel gesto. Come se lo completasse, paradossalmente.

"Ti dà proprio fastidio, eh?" mi chiede voltandosi verso di me e sorridendo.
"Ehm, no.. cioè, un po', più che altro mi incuriosisce il modo in cui tu brami talmente tanto questo oggetto, che fondamentalmente è un oggetto di distruzione."
"Sì, non ne posso fare a meno. Vorrei smettere, ma come ogni ipocrita fumatore che esista a questo mondo, non ho la forza di volontà né quella psicologica di provarci veramente. Alla fine, secondo me noi uomini, intesi come genere umano, siamo fatti per distruggerci." pronuncia queste parole con estrema austerità, usando un tono quasi solenne.

Rimaniamo entrambi zitti per un secondo.
Non so come rispondere, da una parte forse ha ragione.
Ingoio la saliva, insieme alla paura di dire una cazzata.

"Può darsi, ma non darti per scontato in partenza e poi non provarci nemmeno.. secondo me ce la puoi fare, se davvero lo vuoi." è l'unica frase che mi esce.
Che schifo, non avevi proprio nulla di meglio in serbo eh, Sara?
Mi maledico in ogni lingua esistente al mondo per la frase idiota che ho appena pronunciato, e decido di non proferire altre parole per evitare di peggiorare la situazione.

Siamo già arrivati alla mia fermata nel frattempo, per fortuna. Sta salendo un clima che mi mette profondamente a disagio.
Lo ringrazio per la compagnia, e lui si limita a rispondermi con un garbato "Non c'è di che" per poi farmi il suo solito cenno con la mano e avviarsi invece alla sua di fermata.

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Buongiorno (o buonasera, dipende da quando state leggendo) a tutti e a tutte!
Vi volevo ringraziare di cuore perché in questi ultimi giorni sono schizzate alle stelle le letture, grazie per tutti i voti che mi avete lasciato, significa molto per me.
Pubblico oggi proprio per questo, e anche perché volevo chiedervi, preferite che pubblichi domani un altro capitolo? Prossima settimana sarò in vacanza e non so se riuscirò, ma sono un po' indecisa de ormai aspettare dopo Natale.. se vi va ditemelo con un commentino.
Grazie ancora per tutto il supporto!

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