Sharon stese la maglietta che Petra indossò la sera prima, rivelandola macchiata di sangue. La mutante si era, inevitabilmente, sporcata in mezzo alla zuffa e allo spasmo della sparatoria. La donna la tenne con due dita, schifata e inorridita, ma ciò che più le premeva era capire cos'era successo la notte prima.
Sharon;; « Come hai fatto a ridurtela così? » Petra si alzò, andando ad esaminarla da vicino, proprio non si era accorta di essersi sporcata! Se lo avesse fatto si sarebbe regolata di conseguenza. « E non dirmi che questo è vino o cazzate del genere; l'ho annusata, è sporca di sangue e a quanto so, non hai mai sanguinato dal naso. Allora? » Pensa, Petra, pensa!
Petra;; « Un mio compagno è stato Jumpato. » Rispose, guardandola come se niente fosse. Percependo che Sharon non aveva capito il termine utilizzato, Petra si corresse. « ..Aggredito. »
Sharon;; « So che cosa vuol dire. » Come non detto. « Continua. » La esortò.
Petra;; « E io l'ho difeso, easy job. » Scrollò le spalle.
Sharon;; « Ah! Easy, pure! Stando a quanto mi hai detto cinque minuti fa, non era successo niente! "Nessuno ci ha attaccati, non è successo niente, Sharon! Non guardare il sangue che ho sulla maglia!" » Questa volta, Sharon era decisamente inalberata; Petra posò le mani sulle sue spalle, stringendogliele e bloccandola dall'agitarsi.
Petra;; « Tutti stanno bene, io pure. Non era neanche armato! Ho detto quelle cose in funzione della sparatoria. Ti ho già spiegato che non ho problemi contro gli scoppiati che ci sono in giro, e tu lo sai bene. L'ho colpito solamente una volta e quella fighetta sembrava una cazzo di fontana.. Mi devi credere! Ho provato a non farmi sporcare, ma non ci sono riuscita. Mi dispiace che tu ti sia preoccupata, ma non mi metterò in guai peggiori di questi. » In tutto questo discorso vi era una piccola e, allo stesso tempo grande, verità: Petra avrebbe fatto il possibile per non rivivere ciò che era successo la notte prima. Sharon la guardò, interrogatoria, senza scomporsi un minimo; ella incrociò le braccia sotto il seno.
Sharon;; « Tu rimarrai a casa con me nei prossimi giorni, e non osare fiatare. » Ordinò, puntandole il dito contro e assottigliando lo sguardo, per poi raggiungere i fornelli e preparare una pentola. « Giusto per sapere, sai come si chiama quello che ha aggredito il tuo "compagno"? » Chiese, accendendo i fornelli.
Petra;; « Don W. » Petra non aveva alcun interesse a proteggere l'identità di un Heist, quindi disse esattamente chi fosse il colpevole. Era ben conscia di aver mischiato lo scontro con T-Boss e l'aggressione di Don W nella storia raffazzonata per Sharon, ma non avrebbe fatto il nome di T-Boss. Nonostante egli, almeno simbolicamente, aveva perso la flag, fare la spia, o fare gli "snitch" parlando più accuratamente, sui propri compagni era roba da infami. Questa rappresenta la legge principale, il primo emendamento quando si parla della strada: non si "canta". Non lo si fa né per giovamento né per vendetta, mai. Coloro che facevano le spie in tribunale o in questura, facendo nomi di compagni, non finivano mai bene. L'unica via di salvezza per i trasgressori era la cella di isolamento, altrimenti si versava la birra a terra. Petra, pur avendo raccontato ciò che, secondo un rimescolamento dei fatti, era successo e facendo anche un nome, lo disse a Sharon e non starò qui a ridirvi cosa la bionda significhi per l'albina.
Sharon;; « Eccoti. » Le porse il piatto col panino, e Petra lo prese immediatamente. « Mi era balenata in testa l'idea di metterti il philadelphia, ma poi mi sono ricordata che hai un bel culo e per questa volta non mi vendico. » Petra poté intravedere un sorrisetto mal trattenuto della donna.
Petra;; « Vaffanculo, troia! » Scoppiò a ridere, dando il primo morso al Juicy Lucy. Era davvero buono, quella volta la bionda si era proprio superata. Non ci mise molto a finirlo, e mentre si stava pulendo la bocca con il tovagliolo, le arrivò un messaggio.-Bones:
[ Hai visto il telegiornale? - [ vv ] ]
-Quicksilver:
[ Sì, ho visto. - [ vv ] ]-Bones:
[ Quel cane di ministro e quel maiale di suo padre non hanno mai fatto un cazzo per noi, non vedo il perché di tutto questo improvviso interesse. - [ vv ] ]
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QUICKSILVER
Science FictionPetra Maximoff è una mutante col dono della supervelocità che si trova, di suo malgrado, alle prese di un mondo ostile nei confronti della sua razza. A rendere il suo viaggio ancor più intricato e complesso, ci sarà la scoperta di una vita passata...