2•capitolo -Ritrovarsi vicini-

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Marco

Sono in auto e sto tornando a casa.
Sono tornato prima oggi perché ci tengo a stare con i miei amici, nonostante io sia molto stanco, era da molto che non ci riunivamo tutti insieme.

E ovviamente il pensiero mi torna a Siria, perché è strano passare una giornata con tutti quanti senza di lei.

Un po' mi manca ancora...

Quando arrivo a casa, vado subito a fare una doccia ma, neanche il tempo di uscire con un asciugamano a coprirmi la vita, che il campanello della porta comincia a suonare. Vado ad aprire senza neppure chiedere di chi si tratta e davanti a me appare Chiara.

«Chiara?», non sapevo che sarebbe venuta, anche se potevo immaginarlo.

«Oh, finalmente sei tornato», ride lei. Uno di quei sorrisi che mi piacciono tanto.

Le faccio spazio e lei entra, con tranquillità.

Mi afferra dalla nuca e fa scontrare le nostre bocche.

Chiara è bellissima, lo è davvero. Ci stiamo frequentando da un po'; inizialmente credevo fosse un'altra di quelle da una notte, poi col tempo ho capito che forse potrei pensarci a fare qualcosa di serio con lei. Non lo so a che punto siamo, so soltanto che, dopo Siria, nessuna mai è entrata nella mia vita e non so come mi sento all'idea che qualcuno possa prendere il suo posto.

Ci ritroviamo in un secondo privi di vestiti. Non che ci voglia tanto visto che io ero già mezzo nudo. La scaravento sul letto, la bacio fino a farle perdere il fiato e poi entro dentro di lei. Quando finiamo l'amplesso, lei mi accarezza il petto e alza lo sguardo per sorridermi.

«Stasera facciamo qualcosa?», mi chiede, con dolcezza.

Scuoto la testa e mi ricordo che tra meno di un'ora devo essere a casa dei miei amici. Riccardo, il mio migliore amico, se gli faccio il bidone, stavolta davvero mi uccide. Ci tiene tanto che stiamo tutti insieme, e in effetti anche a me va di vedere i miei amici.

«Mi dispiace, stasera sono dai miei amici»

La guardo e i suoi occhi me lo fanno ben capire l'aspettativa che hanno. Lo sento che vorrebbe la invitassi, che vorrebbe le dicessi di accompagnarmi. E sono sul punto di dirlo, ma mi blocco. Non me la sento ancora, ci frequentiamo da poco, non stiamo neppure insieme, e i miei amici sono l'unica vera famiglia che ho. Dopo la fine della relazione con Siria, è stato difficile gestire anche il rapporto con loro, che continuavano a chiedermi i motivi veri del nostro distacco. Quindi prima di fare conoscere loro un'altra ragazza, voglio essere sicuro che sia quella giusta e, onestamente, non sono ancora certo di questo. Non amo questa ragazza, ma ci sto bene. Sia Riccardo che Samantha sanno della mia frequentazione, ma non sanno quanto possa essere seria.

Chiara esce di casa dopo poco, non era tanto felice e mi dispiace averla delusa. Mi ha stampato un bacio sulle labbra però, so che risolveremo in fretta. Dopodiché, vado a fare una doccia veloce, accorgendomi che si è fatto piuttosto tardi.

Dopo essermi anche vestito, esco di casa, il freddo è gelido, ma ci sono abituato dato che faccio l'insegnante di scii. Prendo l'auto e la faccio partire, mentre mi accorgo che arrivano messaggi da Riccardo che mi chiedono che fine io abbia fatto. Non gli rispondo visto che sto guidando, tanto non ci metterò molto ad essere lì da loro.

Accosto la macchina e scendo, dopodiché avanzo verso l'abitazione dei miei amici più veri. Busso al campanello e finalmente Riccardo mi accoglie, e mi guarda un po' strano. Me ne accorgo subito, lo conosco molto bene da sapere che c'è qualcosa di misterioso nel suo sguardo.

«Finalmente!»

«Va tutto bene?», domando io, guardandolo stranito. 

«Si, entra. Aspettavamo tutti te»

Another day  (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora