Epilogo -Il regalo mio più grande-

3.4K 129 224
                                    

Siria

Ci sono mille motivi per essere felici, ma a volte siamo troppo presi dalle cose che ci fanno male, per provare ad esserlo davvero. In questi mesi, in questi anni, troppe cose non sono andate per il verso giusto, mi sono lasciata travolgere dagli eventi, fino a non essere felice nonostante le soddisfazioni in campo lavorativo.

È stato difficile superare la rottura con Marco, le mille incomprensioni, tutti i litigi che non portavano a niente, quando ci saremmo potuti venire incontro, parlarci e mettere da parte l'orgoglio. Cosa che, ammetto, non mi è mai stato facile, soprattutto considerando che Marco non mi aveva dato alcun modo di aggiustare le cose, aveva preso una decisione per entrambi, ma ciò non mi giustifica, visto che l'orgoglio e la testardaggine mi hanno impedito di andare io incontro all'amore che nutrivo e nutro nei suoi confronti e cercare in qualche modo di sistemare il tutto.

Adesso mi ritrovo a casa mia, a Milano, mentre guardo la grande città dal quinto piano e accanto a me c'è qualcuno che, come sempre, si prende cura di me benché nessuno gli abbia mai imposto nulla, senza che io gli abbia dato alcun motivo per restare dopo tutto quello che è accaduto. È seduto di fronte a me il ragazzo dagli occhi verdi, mentre si tocca ripetutamente il mento e mi guarda da dietro le sue ciglia castane, con quel solito sorriso rassicurante capace di scaldarmi il cuore come poche persone al mondo, capace di non farmi stare in allerta, con la sicurezza che io di lui mi posso fidare ciecamente.

Bernardo allarga le sue labbra in un sorriso, da un paio di minuti è a casa mia, a raccontarmi che tra qualche giorno partirà per la sardegna, andrà a trovare un amico, anche se già me l'aveva detto. Mi ha perfino portato la spesa, visto che sa che fatico a fare grandi sforzi, il torcicollo dall'incidente non mi ha ancora abbandonato. Poi mi accarezza una mano, si avvicina a me e me lo chiede:

«Sei sicura di non aver bisogno di altro?» scuoto il capo e le mie labbra si allargano in un sorriso sincero, uno di quelli che si fanno a persone come lui, sempre pronti ad aiutarti costi quel che costi.

«No, grazie davvero per tutto»

Ad un certo punto il campanello della porta prende a suonare, Bernardo si alza per andare ad aprire come fosse in casa sua, ma ora come ora, ha la confidenza per farlo. Apre la porta e riesco a vedere da qui il visitatore, che non è di certo contento di vedersi accogliere dalla persona da cui crede di doversi difendere. Avrà sempre questa rivalità nei suoi confronti. Marco saluta Bernardo in maniera astiosa, poi lo oltrepassa come a fargli capire che non ha bisogno di chiedergli il permesso per entrare in casa mia, ma se ne rimane fermo immobile davanti a me, con le mani dentro le tasche e lo sguardo inchiodato al mio in un'espressione imperscrutabile. E glielo lancio un sorriso, uno di quelli atti a rassicurarlo, perché lo so che, per quanto sia cambiato, Marco è istintivo e tende a farsi film che nella realtà non esistono.

Sono io perciò ad alzarmi, ad andargli incontro, a sbilanciarmi in punta di piedi per arrivare al suo viso, visto che è un bel po' più alto di me, gli dò un bacio e lo accarezzo.

«Va bene, Siria» dice Bernardo, il quale ha dipinto sulle labbra un sorrisino ironico essendosi accorto che la situazione con Marco difficilmente cambierà, che sarà sempre geloso di lui, «io adesso devo andare, ma per qualsiasi cosa, sai che puoi chiamarmi»

Gli vado incontro, lo stringo in un abbraccio con non poca fatica e gli dò anche a lui un bacio sulla guancia, che non è carico di sentimento come quello che ho appena dato a Marco, ma è sicuramente pieno di apprezzamento verso una delle persone che ammiro di più al mondo, che è stato capace di mettere da parte il sentimento che aveva per rimanermi vicino. Me l'ha detto, Bernardo, prima che arrivasse Marco che lui ha bisogno che io ci sia nella sua vita, anche se ha ben compreso che non ci sarà mai altro se non un'amicizia e sa che il mio amore è rivolto solo ed esclusivamente ad una sola persona. Quando gli ho sentito dire queste frasi, benché non ci potessi credere e avessi creduto di averlo perso, mi ha riempito il cuore di gioia.

Another day  (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora