29•capitolo -L'ultimo bacio-

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Marco

Me la stringo addosso e quasi mi sembra di sentirla singhiozzare, so però che non le vedrò mai scorrere alcuna lacrima, non mi farà mai vedere la sua sofferenza, sarebbe un po' come ammettere che anche lei mi ama ancora.
Non c'è bisogno che me lo dica, lo so che è così, lo sento mentre l'abbraccio, lo sento mentre mi stringe; ha il viso affondato sul mio petto e penso che questo sia sempre stato il suo posto; ho capito però... mi sono reso conto che non vuole né, probabilmente, vorrà mai tornare da me. E la capisco: io le ho fatto troppo male. E quando dico troppo, intendo che l'ho distrutta, che ho fatto sì che delle bugie me la riportassero via; o forse dovrei dire che non l'ho più avuta da quando, con le mie mani, ho fatto finire quel noi due anni fa.

Non me lo perdonerò mai di aver mollato così in fretta.

Ci sprofondo nel senso di colpa, mi disintegro nella consapevolezza di averla allontanata da me, nel sapere che nulla potrò fare per riaverla e che forse e dico forse... è giusto così. È giusto per lei, non per me. È giusto che lei si rifaccia una vita, forse con Bernardo o con qualcun altro, purché sia felice. Che è probabile che io non possa renderla felice, la mia occasione l'ho avuta anche più di una volta, ma l'ho sprecata perché non sono bravo a tenermi strette le cose che amo. Credo sempre di poter risolvere tutto, ma sono un buon a nulla.
Ci annego nel suo profumo, in quell'odore così familiare, che sa di casa, aria fresca, di amore che so che non potrò mai trovare in nessun'altra. Non così almeno.
Non dico che forse un giorno non mi innamorerò ancora, so però per certo che nessun amore sarà così intenso, forte a tal punto da strapparti il cuore dal petto nella consapevolezza di averlo perso.
Con questa nuova certezza, avendo capito che Siria non mi ci vuole più nella sua vita, nella certezza di volerla felice anche se questo non include me, mi stacco dal suo corpo. E giuro, io non lo so nemmeno come riesco a farcela, a essere io ad allontanarmi da quel corpo che prenderei e bacerei da cima a fondo, senza lasciare alcun lembo di pelle inesplorato, sapendo che ogni cosa di lei è preziosa.

Siria tiene gli occhi bassi nel momento in cui lo faccio, non so come faccio a rimanere lì a fissarla ancora, sapendo che questo è un addio, l'ultimo addio. E quando Siria alza gli occhi che si schiantano contro i miei vengo risucchiato totalmente da questo amore, capace di distruggere tutto di me in microscopici pezzi che neanche se ci provassi riuscirei a raccogliere. Io mi annebbio totalmente, non capisco più niente e vorrei baciarla, ma so che non posso.

O forse si?

In fondo che male c'è a dare alla ragazza che amo un bacio. Un unico, forse ultimo, bacio per farle capire che io, nonostante tutto, continuerò ad amarla sempre. Anche domani e anche dopodomani, e quello dopo ancora e anche fra un anno e anche tra dieci anni, lei rimarrà sempre in una parte del mio cuore che si, forse ad un certo punto per non far più male cercherò di rinchiuderlo, cercherò di soffocarlo, annegherò questo amore, ma non lo rinnegherò mai consapevole che sarà lì, sempre.

E allora tentenno un po', le mani mi tremano e le gambe fanno la medesima cosa, per non parlare degli occhi che rimangono immobilizzati sui suoi, che sono così scuri questa sera, come se qualcosa le si fosse annebbiato, come se la sua mente si fosse oscurata, come se in un certo senso lei se lo volesse dimenticare tutto quello che ci siamo urlati contro, tutto il male e tutti gli improperi. E allora smetto di pensare che è sbagliato, che Siria probabilmente mi darà un ceffone di quelli che non me li scordo più, e prendo il suo viso, incastro le mie dita vicino alle orecchie e l'avvicino a me, sfioro le sue labbra, i nostri respiri ansanti si mischiano quasi fossero una cosa sola. E non penso più a nulla quando la bacio, per un'ultima, maledetta e straziante volta. E Siria inaspettatamente schiude le labbra e mi lascia annegare tutte le mie frustrazione nella sua bocca, non reagisce, non asseconda il mio bacio, ma mi lascia fare. Solo dopo poco si rende conto di cosa sta accadendo e con entrambe le mani mi spintona e io ritorno a perdermi nei suoi occhi che cerco con tutta la forza e che mi concede. Respira in affanno, non parla, forse perché vorrebbe scappare, perché non vorrebbe stare qui con me o forse perché, anche lei come me, vorrebbe abbracciarmi ancora con tutta la sua forza. Ma lei lo sta rinnegando questo amore, vuole solo dimenticarsene.

Another day  (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora