Marco
Appena ho aperto gli occhi, come praticamente succede sempre, il pensiero di Siria mi ha assillato e dunque è stato davvero difficile ritrovarmi nuovamente senza la sua presenza. I giorni a Salerno, anche se non me l'hanno ridata indietro, sono stati magici e ci hanno permesso di ritrovare quel briciolo di serenità che da troppo ci mancava, come il semplice ridere insieme per una stronzata detta da me o per qualcosa detta da lei, mi mancavano da morire questi nostri momenti e in questi mesi quasi l'avevo persa la speranza di vederla tornare a sorridere insieme a me.
Quasi mi volevo obbligare a rimanere su questo letto, avevo paura di fare una cavolata e affrettare i tempi, cosa che Siria mi ha esplicitamente detto di non fare, anche perché è stata chiara nel dirmi che non vuole ricominciare, eppure c'ero. Ci sono stato in questi due giorni condivisi insieme, ho visto la sua voglia di starmi vicino, di baciarmi, di ritrovare la serenità, di guardarmi con quegli occhi che le brillano, di sentirsi stretta da me in un abbraccio; io c'ero in tutte queste volte ed ecco perché, benché le sue parole possano dire altro, so che non posso arrendermi proprio ora, che se avessi visto la sua completa riluttanza allora non aveva più senso niente di quello che ho fatto, ma non è così, non lo è stato.
Fortunatamente, nonostante ogni mia remora a riguardo, Siria ha accettato di venire con me. Ho pensato molto a dove portarla, a come sbalordirla e farle capire quanto io tenga a lei, e ho pensato anche a cosa le è sempre piaciuto.
Non è stato facile devo ammettere organizzare questa serata in poche ore, ma ho delle conoscenze che mi hanno aiutato in questa impresa e, sono certo, a lei piacerà.
Quando scendiamo, ho ciò che mi aspettavo: la sua espressione sbigottita mentre guarda la macchina d'epoca davanti a lei, una mercedes-Benz 220 SE cabrio di color rosso.
«Ma quanto hai pagato per avere questa meraviglia?» e si volta nella mia direzione con quel sorriso genuino che mi fa girare la testa, la mia voglia di baciarla aumenta a dismisura ma devo trattenermi.
«Non ho badato a spese»
Scrollo le spalle e mi avvicino a lei quel tanto che basta per guardarla negli occhi, in quel colore che richiama gli alberi e mi fa sentire sempre in bilico e insicuro.
«Tu e la tua fissazione per le auto» ridacchia divertita.
Scuoto la testa e mi avvicino ancora di più a lei, mentre la vedo che un po' indietreggia e un po' trema all'idea di avermi a questa distanza e non sapere la mia prossima mossa. Probabilmente ha paura che accorci ancora le distanze tra noi, come l'ultima volta in cui ho potuto assaggiare le sue labbra come se non lo facessi da troppo tempo con la sensazione di non aver respirato nel frattempo; in realtà, è proprio così che mi sento tutte le volte che non ho l'opportunità di farlo, che potrei anche baciare tutte le labbra del mondo ma niente sarebbe più intenso di quello che sento ogni volta che bacio le sue o che mi perdo a guardare i suoi occhi.
«In verità... l'ho presa per te» confesso, ritrovandomi ad un soffio dal suo viso e il suo odore mi inebria a tal punto da farmi girare la testa e farmi sentire ubriaco. Ha una luce diversa negli occhi, nonostante la conosca bene oggi mi sembra di non riuscire a leggerle attraverso e me lo chiedo se qualcosa in lei stia cambiando.
«Oh...» sussurra, «beh... grazie» si mangiucchia il labbro. Di certo non era la risposta che mi aspettavo ma non dico nulla, rimango in silenzio. «Che dici andiamo?» ed entriamo in auto, non ho detto nulla a Siria su dove ho pensato di portarla, benché so che le piacerà voglio che lo scopra da sola.
«Ma quindi me lo dici almeno dove stiamo andando?»
La ignoro e, pur di non farla continuare, accendo la radio e mi perdo tra i miei pensieri. Ho paura, ammetto di aver tanta paura di perderla, anche perché so che ce la farebbe a vivere senza di me, ma io sono sicuro che non sarebbe una vita felice senza esserci l'uno per l'altra. E mi sono ripromesso che, anche se non servirà a nulla tentare di riconquistarla, anche se è possibile che lei mi lasci alle spalle come ha promesso, voglio esserci per lei costi quel che costi. So cosa implica: implica il fatto che dovrò accettare di vederla innamorarsi di qualcun'altro prima o poi; che sorriderà per qualcuno che non sono io e che dovrò stare in silenzio, ad amarla senza poter più avere diritto di replica, ma per lo meno adesso che, forse, ne ho la possibilità devo tentare il tutto e per tutto e capire fino a che punto davvero lei voglia questo. Un sospiro esacerbato esce indisturbato dalle mie labbra e spero che non se ne accorga e che, soprattutto, non mi chieda niente. La vedo che mi guarda con la coda degli occhi ma continua a rimanere in silenzio, il che mi fa strano conoscendo la persona; non rimane mai per troppo tempo in silenzio, parla quando si sente a disagio e soprattutto quando è curiosa, so che lo è, che se lo sta continuando a domandare dove la stia portando.
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Another day (Completa)
RomanceSiria è una ragazza ambiziosa. Ha sempre desiderato fare la presentatrice sportiva e, quando le offrono uno stage a Milano, se dapprima è tentata, dall'altra non vuole lasciare Marco, suo ragazzo da sempre. Marco ha la passione dello scii e di quest...