Bacio? (revisionato)

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JAMES:

Siamo finalmente tornati a casa! E' stato un inferno vedere Fatima in ospedale.
I medici dicono che sta bene ora, ma bisogna controllarla assolutamente in modo che una cosa del genere non accada mai più.

Oggi mia madre ha detto di volerci parlare a tutti e due e ci sarà anche il poliziotto deficiente che, anche se non mi va affatto a genio, ha aiutato a salvare in tempo Fatima dalla furia e dalla mente malsana del Signor Johnson.

Oggi è andata a scuola da sola perchè mi sono voluto balzare le due verifiche che avevamo prima. Il tempo per studiare ormai non lo trovo più, ma aiutare Fatima è una mia priorità, anche se lei continua a dire che devo pensare anche a me e che se continuo così finirà solo male per me perchè verrò bocciato..di nuovo.

"James!" sento il mio nome e appna mi metto seduto sul letto vedo Fatima che entra in camera con lo zaino in spalla.

Ha il fiatone e mi sta guardando pure guardando male. Pare abbia corso una maratona da quanto respira velocemente. Si vede che è incazzata per qualcosa.
Cazzo! E' bella anche da arrabbiata!

"Che succede?" dico avvicinandomi a lei per poi prenderle lo zaino e posarlo a terra in modo che non me la lanci addosso da un momento all'altro.

"Succede che, a scuola, i tuoi amici non hanno fatto altro che starmi alle calcagna e ogni volta che Luca si avvicinava a me lo mandavano via minacciandolo! C'entri te vero?" chiede scontrosa

"Si e allora?" chiedo guardandola dritta negli occhi con sfida
Cosa dovevo fare? lasciarla andare sapendo che quello stronzo di Luke o come cavolo si chiama ci avrebbe provato subito? Non ci penso minimamente e poi è uscita da poco dall'ospedale quindi non fa mai male un po' di protezione, sopratutto in mia assenza.

"E allora??? Tu sei completamente pazzo James! Luca è l'unico amico che ho oltre a te a scuola e tu cosa fai? ordini ai tuoi fottuti amici di non farlo avvicinare a me! Come puoi fare così?" mi urla in faccia furiosa

FATIMA

"Come posso fare così? Non me lo stai chiedendo davvero spero! Quel Luke n-

"Si chiama Lukas" lo interrompo

Lui mi fulmina per poi ricominciare il suo discorso

"Questo LUKAS ti va dietro da tempo ormai e tu ancora non hai ancora capito che vuole solo entrarti nelle mutande! Io li conosco i tipi come loro e so che non so affatto per te Fatima, quindi invece di attaccarmi e gridarmi in faccia ti vedrei di più a ringraziarmi per  averti difesa dai suoi loschi obiettivi" dice un po' scazzato per poi buttarsi sul letto e mettersi le cuffie nelle orecchie. Bravo, adesso osa pure ignorarmi.

E' serio? Pensa davvero che Lukas abbia secondi fini per quello che sta facendo per me?

"Mi sto fidando ancora delle persone sbagliate?" chiedo in un sussurro, ma quando vedo James vedermi negli occhi capisco che in realtà non stava ascoltando niente e che ho pensato ad alta voce

"No, Fatima. Semplicemente è bene capire che non tutte le persone che si mostrano buone e gentili alla fine lo sono veramente." dice per poi afferrarmi il braccio e abbracciarmi

"Non piangere..." sussurra nell'orecchio dispiaciuto

Non mi ero manco accorta di star piangendo! Sono proprio una debole

Restiamo abbracciati nel letto per un lasso di tempo indefinito e vorrei veramente restare così per sempre.

A casa, nelle sue braccia, al sicuro da tutto e tutti.

Non sono sicura mai di niente, ma in questo periodo ho capito di avere una sola certezza nella mia insulsa vita: James.

JAMES:

Forse sono stato un po' brusco e arrogante nel parlare prima con lei. Avrei voluto spiegarglielo con calma senza urlarle contro perchè so che lei quando ci tiene a qualcuno, ci tiene davvero e quindi poi ci sta male anche se non lo dice.
E' fatta così.
La guardo sdraiata al mio fianco che guarda il soffitto con lo sguardo perso, come se fosse in un'altra dimensione...la sua.

"Fatima? che ne dici di andare a mangiare qualcosa? Lo so che è da ieri sera a cena che non mangi e, di certo, questo non va bene." sussurro nel suo orecchio. La sento sussulatare per un attimo...avrà pensato che non me ne ero accorto.

"non ho fame" sussurra nascondendo la testa nell'incavo del mio collo come per rifugiarsi da tutto.

"Fatima non sto scherzando. Andiamo" la prendo in braccio con l'intenzione di portarla di sotto in cucina

"AH! NO JAMES NO!" urla divertita mentre è in braccio a me cercando di scalciare le gambe per scendere, ma non la calcolo e continuo a scendere le scale divertito dalla situazione.

"E non ridereee! ti vedoo" mi dice ridendo

"Okay okayy" dico scoppiando a ridere

Arrivati in cucina la faccio sedere sul ripiano della cucina mentre cerco qualcosa da mangiare.
Vedo, per fortuna, che mia madre ,prima di andare, ha lasciato il pranzo a tutti e due nel microonde: è la pasta al pesto.

Mentre metto tutto a riscaldare inizio ad apparecchiare e sento addosso lo sguardo attento di Fatima.

"Lo so di essere bello però così non pensi di esagerare, piccola?" dico divertito finendo di apparecchiare e girandomi verso di lei

Mi avvicino a lei, che non dice niente, anzi mi prende il viso tra le sue piccole mani e mi avvicina

"Cazzo però così non mi rendi le cose facili, Fatima." sussurro a pochi centimetri dalle sue labbra

Mi sembrano così morbide, dannatamente dolci e non vedo l'ora di baciarla di nuovo dopo il bacio in polizia.

"Chi ha detto che voglio renderti le cose facili?" sussurra mentre mi guarda le labbra

"Magari voglio che tu ti lasci andare" sussurra ancora avvicinandomi di nuovo

"Magari voglio veramente un tuo bacio" dice prima che io mi decida di baciarla finalmente

Proprio mentre sto per baciarla il microonde suona per segnalarci di aver finito di riscaldare il nostro pranzo.

Microonde del cazzo!



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