"Chiedi scusa a te stessa" (revisionato)

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Fatima's pov

Mi sentivo in bilico.
Non so se riuscirò mai ad essere una ragazza felice.

Era questa la sensazione che si ha quando ci si sente di star per perdere di nuovo tutto? Era anche peggio di quello che sentivo durante la mia permanenza a casa del Signor Johnson.

Mi sentivo di star per perdere un'equilibrio che avevo cercato di instaurare con tanta fatica e volontà.
Perchè la vita era generosa con alcuni, mentre con altri non faceva altro che fargli passare l'inferno?
Sentivo una voce che chiamava il mio nome, anzi sembrava quasi che urlasse il mio nome. Questa voce era preoccupata e angosciata.

Era tremante, piena di paura

Veramente qualcuno era preoccupato per me? Qualcuno mi riteneva importante?
So per certo che James mi odiava..o almeno era ciò che avevo sempre creduto fin quando non mi ha  dimostrato di tenerci a me..seriamente
Mi chiedevo veramente cosa ci trovi in me.
Una ragazza così dannatamente insicura e sensibile, una così dannatamente piena di problemi. Non mi capacitavo di essere importante per qualcuno.

JAMES:

Ero in ospedale.
Cazzo...in un fottuto ospedale!

Lei ha cercato di farla finita. Ci ha provato seriamente
Ha cercato seriamente di scappare da questo mondo, un mondo che è stato e che è .tutt'ora,crudele nei suoi confronti.

Mia madre era andata dal quel poliziotto inutile per contribuire alle ricerche. E volete sapere? Non avevano ancora trovato il bastardo.

Tutto quello che è successo, è successo per colpa sua. Di quel bastardo.
Anche da lontano riesce ad avere un impatto così forte su di lei.
Non ho ancora conosciuto la vera Fatima. Lui non gli permette di essere se stessa.

Si mostra come una ragazza insicura, piena di paure...ma era davvero così? non lo so.
Fatima potrebbe anche essere un anima ribelle chissà, ma io non lo potevo sapere perchè tutto quello che subito l'ha portata ad avere sempre più paure e sempre più incurezze.
E questo per copla di chi? Per colpa sua.

"Lei è un parente della signorina Fatima?" chiese un dottore rivolto a me. Mi riprendo subito dai miei pensieri, ritornando alla realtà.

"Ehm...in realtà..ecco...sono il suo ragazzo diciamo..ecco si. I parenti di Fati-"

"Non si preoccupi. Sua madre mi ha già spiegato la situazione. Volevo solo attirare la sua attenzione perchè lo vedevo un po' pensieroso, tormentato. Se vuole vedere Fatima può anche andare..si è svegliata e sta bene adesso" disse il dottore sorridendomi
Faccio un respiro di sollievo appena sento quelle parole.

"Oh. Allora vado subito a vedere come sta" Mi alzo

Mi fermò, però, di nuovo il dottore "le devo chiedere di fare attenzione. Fatima è ancora un pochino turbata"

"Certamente" dissi comprensivo

Mi recai verso la sua stanza con una lentezza che non mi appartiene perchè perso nei miei pensieri. 
Arrivato, apro lentamente la porta e appena la vidi il mio cuore iniziò a battere freneticamente, come se avessi appena corso una maratona.

Come se avesse sentito la mia presenza i suoi occhi iniziarono a fissarmi, studiarmi, analizzarmi.

"Fatima.." sussurrai andandole incontro lentamente.

Mi guardò con occhi tristi, paurosi.

In quel momento mi veniva solo voglia di abbracciarla e rassicurarla ed è ciò che feci subito dopo averlo pensato. Avvolsi la sua piccola figura con le braccia e lei si nascose tra di esse appoggiando la testa sul mio petto.

"Va tutto bene, Fatima" la rassicurai

"Lo so, James. Ho fatto un grande errore e ti chiedo scusa. I-io sono andata in panico quando ho s-sentito tua madre. "dice per poi stringere con forza la mia felpa.

"Non è a me che devi chiedere scusa, Fatima...ma a te stessa" le sussurrai all'orecchio e lei sussultò colpita dalle mie parole.
La strinsi ancora di più a me.

Non avrei permesso a nessuno di farle di nuovo del male.

FATIMA

Ho capito di essere importante per qualcuno.
Adesso dovevo imparare ad essere importante anche per me stessa, forse dovevo preoccuparmi prima di quello per capire a fondo cosa significhi essere importante per gli altri.

Sennò inizi a dipendere dagli altri e non più sulle tue sole forze e capacità-

FATIMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora