Just Imagine Us Combined •15

270 11 0
                                    

ꨄ︎═══════════════════════ꨄ︎

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

ꨄ︎═══════════════════════ꨄ︎


Spesso, l'unica cosa che facevo era ascoltare la musica e fingere che niente di tutto ciò fosse reale, io soprattutto.

Come se la mia vita fosse un film, e mi piaceva immaginare di essere realmente io l'artefice del mio destino ma senza alcun dolore intorno.

Questo non faceva altro che aumentare il mio desiderio di essere una persona differente, migliore forse.

A volte avevo la strana sensazione di vivere in un loop, mi piaceva la mia quotidianità ma le giornate parevano sempre le stesse fino a perdere la cognizione del tempo ed io quasi mi sentivo di essere insensibile.

Essere insensibile.
Era quasi piacevole ma spesso troppo noioso, e cercavo disperatamente di ricordare se fosse sempre stata così, ed io quasi non ero in grado di rispondere perché era come se avessi dimenticato gli istanti spensierati presenti e vissuti durante il mio passato.

Voglio ritornare ad essere quella di una volta, questa non sono io, pensavo. La verità era che non mi andavo bene in nessun caso, quindi arrivavo alla conclusione di non essermi ancora trovata.

Forse sono io.

Odiavo quella sensazione di sentirmi come se stessi forzando qualcuno a parlarmi e a starmi accanto, con lui non è mai accaduto ciò, perché non importava cosa dicessi, mi ascoltava sempre. Anche quando risultavo incomprensibile persino a me stessa.

"Quindi.." Mi schiarii la voce col solo intento di sovrastare quel silenzio che si era creato fra di noi dopo le sue parole, mi aveva lasciata totalmente stupita e non avevo idea di come reagire, interpretare il tutto e soprattutto come comportarmi.

".. sei un rapper" Dissi attirando nuovamente il suo sguardo.

Lui si era allontanato di poco da me, perché era abbastanza chiaro quanto la tensione fra di noi fosse altissima e se solo ci fossimo sfiorati ancora un po', avremmo sicuramente dato padronanza alla tentazione e non comprendevo il perché tentennassimo.

Non voleva classificarmi come una semplice avventura di una notte e basta, lo apprezzavo ma non comprendevo, mi vedeva in quel modo? Voleva fare le cose con calma in modo da volermi vedere con più frequenza? Quella situazione fu abbastanza confusionaria ed io non riuscivo a smettere di pensarci.

Annuì estraendo nel frattempo il pacchetto di tabacco dalla tasca del suo lungo cappotto scuro, iniziando a maneggiare con la cartina, più che altro era un involucro di foglie di tabacco dove ci infilò la marijuana.

"E tu lavori come agente immobiliare" Esclamò alzando gli occhi su di me dopo aver riposto una grossa quantità d'erba nella cartina.

"Già" Mormorai.

"Come hai fatto a passare da un nightclub a un lavoro così elevato qui a Manhattan? Avevi già esperienza?" Mi domandò, i miei occhi però si impigliarono a come la punta della sua lingua scivolò accuratamente lungo la cartina due volte, impegnandosi a chiudere la canna con estrema precisione.

•𝐋𝐨𝐯𝐞, 𝐉𝐨𝐧𝐞𝐬• |𝐍𝐚𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora