See What I've Become •22

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Sophia pov.

Pigrizia o depressione.

Spesso mi capitava di vivere determinati periodi in cui il mondo pareva grigio, completamente privo di colore, e combattere con la mia poca voglia di alzarmi dal letto per vivere in un mondo così apatico mi stancava fisicamente prima ancora di iniziare la giornata.

E poi iniziavo a sentirmi lontana e disconnessa dal mondo, anche le più piccole cose che ho sempre amato fare parevano divenire insignificanti per me e qualsiasi azione dovessi compiere pareva ai miei occhi un grande ostacolo.

Il mondo iniziava ad essere poco familiare e mi chiedevo spesso come avessi fatto a viverci per tutti quegli anni.

Sentivo di star lottando con qualcosa a me sconosciuto che però mi era nemico, era come vivere in un abisso che mi conduceva a non vedere mai vie d'uscita, spesso mi capitava persino di vergognarmi di me stessa per uscire di casa.

E a volte mi spaventava il vuoto, svegliarmi e non trovare più nulla a cui aggrapparmi.

Hai tutto, mi ripetevo, smettila di essere così pigra.

Poi venivo raggiunta da Matt e poi da James, da Aubrey e Rachel, da Michael e Zoe, da Mia e Crystal e Brianna e loro al mio fianco parevano donarmi quel calore interno che mi avvolgeva fino a rendere più semplici quei periodi.

E poi conobbi Lucas.
Che in men che non si dica divenne un chiaro e totale posto sicuro per me e questa sensazione pareva abbracciarmi ogni volta che pensavo a lui, perché non importava cosa ci fosse di mezzo, mi rassicurava la sua presenza anche quando non c'era e questo pareva allontanarmi pian piano da quelle sensazioni.

Pigrizia o depressione?

Davanti ai miei occhi si presentò la grandezza di quella villetta nascosta discretamente da graziose piante ben curate, la zona era riservata, luogo che non avevo mai visitato prima di quel momento ma sapevo ci trovassimo più in periferia di quel quartiere in Manhattan.

"Logan mi ha scritto chiedendomi com'è andata e dove ci troviamo" Nathan prese parola per primo spezzando quel silenzio che aveva avvolto tutti noi per la durata del viaggio, che fu brevissima.

"Non gli dire un cazzo" Gli rispose Chris una volta che fummo tutti scesi dall'auto.

E dalle sue parole compresi che si riferissero proprio a quella elegante villetta che realizzai stessimo raggiungendo mentre seguivo gli altri inconsapevole di dove andare, mi domandai con spontaneità il motivo di quelle parole, credevo ci fosse totale fiducia fra tutti loro, ma soprattutto a chi appartenesse quella proprietà.

•𝐋𝐨𝐯𝐞, 𝐉𝐨𝐧𝐞𝐬• |𝐍𝐚𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora