Everytime We Touch •24

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"Vedo che sei molto richiesta, ti disturbo?".

Le sue mani erano infilate nelle tasche del suo giubbotto oversize e a sfiorare la pelle di una di esse era un braccialetto d'oro che si intonava con la collana che scendeva lungo il suo collo, il nero del suo cappotto era accomunata con la felpa che si intravedeva sotto esso del medesimo colore, per poi concludere il tutto con dei baggyjeans e delle Timberland.

Scossi la testa a mo' di risposta scontrandomi con la sua bellezza estetica, riusciva sempre a catturarmi fino a spesso impedirmi di parlare.

"Ti trovo ovunque quando meno me lo aspetto ma non riesco mai a notarti quando vorrei" Mormorai osservando ogni suo singolo e piccolo gesto, posò la sua grande mano sul ripiano del tavolino e tale azione accentuò le vene che la rivestivano mentre si dava un distratto sostegno per prendere posto su quei divanetti, di fronte a me.

"Mi cercavi?".

I suoi occhi così ipnotizzanti ed il suo sguardo profondo mi incatenarono, la sua presenza mi fece battere il cuore incessantemente e lasciò che mi convincessi della realtà: non volevo nessun altro di fronte a me se non lui.

"Tu?" Rigirai la domanda, sfidandolo con lo sguardo.

Mi guardò, mi perforò con i suoi occhi ma non rispose.

"Posso offrirti da bere, shawty?".

La sua voce calda accompagnò quelle sue parole, risultarono così intense nella loro semplicità da colpirmi completamente da condurmi a distogliere lo sguardo e lasciarmi sfuggire un sorriso quasi imbarazzato.

"Ti ho fatta arrossire, huh?" Inclinò di poco il capo di lato con l'intenzione di guardarmi meglio appena sfuggii intenzionalmente dal suo sguardo, si lasciò sfuggire un sorrisetto sghembo appena diede silenziosamente conferma alle sue parole che quasi mi spezzarono il respiro dall'imbarazzo.

"Smettila di chiamarmi in quel modo".

"Perché? Che c'è, ti rendo nervosa?" Il taglio dei suoi occhi era così perfetto da riuscire a lasciarmi senza parole e il modo in cui le sue labbra carnose si curvarono morbidamente all'insù mi incantò.

"E se fosse il contrario?".

Mantenni prontamente il suo sguardo dando vita ad un contatto visivo così continuo e intenso da inghiottirmi nel suo mondo, il resto non ebbe più alcuna importanza per me e quel flebile timore di stare in mezzo alla gente quasi svanì, perché la sicurezza che la sua presenza mi causava era letale.

"Vuoi rendermi nervoso o credi di rendermi nervoso?".

Alzai debolmente le spalle, e il suo sorrisetto causò il mio.

•𝐋𝐨𝐯𝐞, 𝐉𝐨𝐧𝐞𝐬• |𝐍𝐚𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora