Still Ain't Forgave Myself •29

263 12 0
                                    

n/a: mio marito in questa gif mi ha incantata

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

n/a: mio marito in questa gif mi ha incantata.


﹒☪﹒﹒☪﹒﹒☪﹒﹒☪﹒﹒☪﹒﹒☪


Col tempo imparai a scoprire molto di me.

La gente credeva che io amassi stare da sola perché andavo d'accordo con me stessa, la verità era che avevo la necessità di stare da sola perché in questo modo mi sarei persa nei miei pensieri e avrei avuto possibilità di farmi del male emotivamente e mentalmente senza che nessuno venisse ad interrompermi, ma così imparavo anche a conoscermi.

Avete mai provato quella sensazione di non essere la persona preferita di nessuno? Così hai quell'urgente bisogno di isolarti e stare da solo. Ecco, io l'ho provato per tutta la mia vita.

E pensavo:

forse non sono mai piaciuta alle persone che mi circondavano, semplicemente provavano pietà per me.

Avevo questa personalità felice e un animo triste intrappolati in un unico corpo, essere me a volte era strano.

Mi trovavo nel mezzo del nulla ma intendo persa nella mia mente, camminavo per strada tentando di ripercorrere quella che aveva percorso Samuel durante l'andata e seppur avessi ricordi non proprio chiari e non fossi sicura del fatto che stessi sulla giusta retta via, io proseguivo nella speranza di trovare la via di casa.

Non saprei dare una tempistica precisa, camminavo e basta ma non sapevo da quanto tempo, i miei passi erano rallentati per via dei tacchi e stavo sentendo freddo, ero a testa bassa persa nei miei pensieri e in quel momento incrociai le braccia al petto sentendomi esposta appena un ragazzo mi passò a fianco e mi osservò spudoratamente, riservandomi un'occhiata di apprezzamento.

Abbassai lo sguardo e lo ignorai nella speranza che ci allontanassimo in fretta.

Mi sentivo un oggetto esposto.

Lui si fermò ed io accelerai i miei passi, non potevo vederlo perché si trovava alle mie spalle ma speravo avesse proseguito per la sua strada, von il respiro quasi ansimante per l'agitazione che attraversò velocemente il mio corpo.

D'un tratto qualcuno avvolse le mie spalle con un braccio e mi spinse contro il suo petto:

"Indossi i tacchi ma cammini veramente veloce".

Sobbalzai all'istante con il cuore in gola per l'improvvisazione, temetti il peggio e con il fiato spezzato spinsi quel ragazzo con tutte le forze possibili:

"Non mi toccare!".

E indietreggiai istintivamente quasi con le lacrime agli occhi, una morsa dolorosa pervase il mio stomaco quasi in modo nauseante e la mia mente si scollegò per un momento credendo fosse per me la fine.

•𝐋𝐨𝐯𝐞, 𝐉𝐨𝐧𝐞𝐬• |𝐍𝐚𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora