A Thug Don't Cry, Real Boys Never Lie •33

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Lucas pov.

Chris era il mio cuore.

Da quel momento in poi continuai a chiedermi cosa fosse successo se fossi rimasto.

Mi aveva chiesto di accompagnarlo ed io avevo negato solo perché non mi andava..

perché non mi andava!

come ho potuto permettere una cosa del genere? Come ho potuto dare padronanza alle mie emozioni del cazzo e lasciare mio fratello da solo nel quartiere a quell'ora della sera?

Non era sicuro per nessuno quell'ora della notte, e nonostante fossi sempre ben attento, camminassi ben preparato e avessi costantemente le spalle coperte dai miei amici e da mille occhi che erano dalla mia parte, non ero mai al sicuro.

Nel Queensbridge la notte veniva definita "tempo del demone".

Mio fratello è stato colpito da ciò, in parte anche per colpa mia, perché se fossi rimasto al suo fianco le cose sarebbero sicuramente andate in modo differente.

Ci trovavamo in quello squallido corridoio di ospedale occupato interamente da tutti noi, eravamo forse una trentina di persone fra amici e parenti che attendevamo in silenzio di avere delle notizie che però non arrivavano.

Tutto intorno a me taceva.

Non sapevo se fosse realmente così o se fossi solo io ad essermi isolato nella mia più totale tristezza, un dolore che ho sempre cercato di evitare ma che puntualmente mi sono sempre trovato ad affrontare. Ero seduto su quelle sedie scomode da un tempo indefinito senza aver ricevuto nemmeno una singola informazione, a volte ho avuto persino il dubbio che non si trovasse lì.

Spostai istintivamente lo sguardo al mio fianco appena compresi come Akilah stesse cercando di trattenere dei singhiozzi causati dal ripetuto pianto silenzioso che stava affrontando da quando è accaduta quella situazione, mi provocò un grande vuoto guardarla come stesse soffrendo con vastità mentre si rannicchiava su sé stessa portando le gambe al petto e nascondendo il suo viso.

Feci un sospiro e mi feci forza per alzarmi da lì e affrettarmi ad avvicinarmi a lei, il suo dolore era così percepibile che mi causava un profondo squarcio al petto rimarcando ancora una volta quanto amore ci fosse fra quei due.

Mi sedetti al suo fianco notando con la coda dell'occhio come anche Travis avesse inizialmente avuto la stessa idea, ci scambiammo un veloce sguardo d'intesa e arrestò i suoi gesti lasciando che andassi io da lei per darle un po' di conforto e sostegno.

Il suo viso era bagnato dalle copiose lacrime che scivolavano dai suoi occhi, era così chiusa in sé stessa che nemmeno si era accorta della mia presenza al suo fianco finché non le avvolsi le spalle con un braccio, a quel punto il suo sguardo si alzò piano si di me e mi.. spezzò l'anima vedere i suoi occhi strapieni di lacrime traballanti.

•𝐋𝐨𝐯𝐞, 𝐉𝐨𝐧𝐞𝐬• |𝐍𝐚𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora