That's How You Like It •14

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Amavo i suoi occhi marroni.

La misteriosità a cui appartenevano riuscivano sempre a lasciarmi senza fiato, ed io mi immergevo completamente in quel tunnel pur non sapendo cosa mi aspettasse, perché mi piaceva come si posavano su di me. 

"Vieni con me?".

"Dove?".

"Mi devi offrire qualcosa, ricordi?".

Iniziai a pensare che quel ragazzo mi stesse iniziando a piacere sul serio, perché ogni volta che pensavo a lui il mio cuore batteva all'impazzata e quando i miei occhi si posavano su di lui non facevo altro che sorridere.

Proprio come in quel momento.

Lo vidi abbassare velocemente lo sguardo lasciandosi sfuggire un piccolo sorriso, chiaramente condizionato e causato dal mio, e infilò le mani nelle tasche del suo giubbotto mentre io mi trovai a percepire il cuore in gola.

Decifrai in fretta le sue parole, comprendendo che fossero un chiaro riferimento a quei miei dubbi non espliciti di qualche giorno prima che però pareva aver notato, mi fece capire che sì, gli piaceva stare in mia compagnia e sì, voleva parlare con me.

Mi voltai alla ricerca dei miei amici e notai i loro sguardi dritti su di me e quasi mi imbarazzai appena dalle loro espressioni, differenti l'una dall'altra, compresi che avessero ascoltato tutto. Non desideravo altro che andare ovunque volesse portarmi e mi accorsi di quanto non mi importasse la destinazione, perché qualsiasi posto mi sarebbe andato bene purché ci fosse lui.

Ma era pur sempre la notte di Natale ed io ero uscita con i miei amici per festeggiarlo con loro, non mi sembrava giusto lasciarli quando avevano fatto di tutto per spingermi ad attendere lo scoccare della mezzanotte per il mio compleanno, proprio come ogni anno. Così mi trovai in mezzo alle persone con cui volevo trascorrere il mio tempo con tutto il cuore, ma lo sguardo delle mie amiche mi rassicurò a tal punto da spingermi a condurmi da tutti loro:

"Dammi un momento" Dissi a Lucas, che annuì, e raggiunsi gli altri percependo i suoi occhi possedere ogni singolo centimetro del mio corpo appena gli diedi le spalle.

Mi trovai di fronte ai miei amici quasi pervasa da una flebile tensione e disagio, non avevo idea di come iniziare e cosa dire per non sembrare una brutta persona o peggio, per non ferire i loro sentimenti. Mi sentivo in colpa ma gran parte di me era guidata dalla mia inspiegabile voglia e emozione di passare del tempo con lui.

"Ragazzi, io-".

Venni interrotta da Rachel che mi afferrò prontamente il viso tra le mani sotto il mio sguardo accigliato, si avvicinò a me con la chiara intenzione di far rimanere fra noi quello che voleva dirmi:

•𝐋𝐨𝐯𝐞, 𝐉𝐨𝐧𝐞𝐬• |𝐍𝐚𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora