Gionata's pov
È stata una giornata stressante.
-Cos'altro può andarmi storto?- penso nella mia mente.
Tutto.
Sono troppo scazzato per cucinarmi e decido di andare al bar che c'è di fronte casa mia, dove vendono anche la pasta e degli ottimi secondi.
Ordino una porzione di spaghetti e una fetta di tacchino con insalata e mi metto in un tavolo ad aspettare la mia ordinazione.
Nell'attesa decido di prendere il telefono estraendolo dalla tasca interna del mio giubbotto. Scorro le storie di instagram e vedo che Angelica è uscita con uno dei miei amici, Lorenzo.Come può non avermelo detto?
Sicuramente ci sarà anche Kimberly con loro.
Lui non mi ha mai detto se avesse una cotta per Ange, però è fidanzato con Kimberly, quindi è impossibile che sia così.
Scorrendo ulteriormente, vedo la storia di Kimberly con lui quindi mi tranquillizzo, anche se ho deciso che devo smettere di preoccuparmi per lei. Certo la cosa non è facile... dopo ciò che è successo per via del...
-Ecco a lei- il cameriere interrompe il mio monologo.
-La ringrazio-
Mi lascia il mio pranzo, e va via, lasciando anche lo scontrino con il conto.Finito di pranzare, pago ed esco per far ritorno a casa.
Mentre sono in strada mi chiama qualcuno.
321 *** ****
-Pronto?-
-Tesoro, sono la mamma- mi tranquillizza.
-Oi ma', di chi é questo numero?-
-Un collega di lavoro.-
-Va bene. Cosa devi dirmi?-
-Per via del lavoro dovrò restare qui altri 2 mesi.- Dice scandendo ogni parola.
2 mesi.
Questo numero, il 2, seguito dalla parola mesi, mi rimbombano in testa, ogni secondo, non mi lasciano in pace.
Stavolta decido di non mantenere la calma e dirle realmente come stanno le cose.
-Mamma cazzo vuoi lasciarmi solo? Ho già perso papà e anche mia sorella, ma tu. Davvero io non so che dire. Non me lo sarei mai aspettato da te.
Sai quanto ci tengo alla tua presenza in casa anche se non ti parlo spesso. Mamma ho perso tutto, vuoi capirlo? Perché adesso vai via anche tu, ma cos'ho che non va?- dico tutto ad un fiato, frustrato.
Mi sento così deluso.
Sono grande e anche maggiorenne, so badare a me stesso, ma ho paura di perdere l'unica persona che mi resta.
-Ma poi, mi vuoi dire dove cazzo lavori? Perché ha due anni che fai questo lavoro di merda e ancora non vuoi dirmi dove cazzo si trova e in cosa consiste. Mamma che cosa mi nascondi?- continuo, spazientito.
-Se hai qualcuno li con cui ti frequenti a me non importa. Ma ti prego dimmi che stai bene e che sei al sicuro, e dimmi anche dove ti trovi perché, come posso stare tranquillo non sapendo nemmeno dove cazzo sei? Come faccio a stare a casa pensando "boh chissà dov'è mia mamma". È UN MIO DIRITTO SAPERE.- ulro.
Sono disperato, non so nemmeno perché le sto urlando tutto contro in questo modo, forse non avrei dovuto farlo, ma sono fuori di me e non riesco più a trattenermi. Ho chiuso dentro di me segreti e cose mai dette e che nemmeno ricordo, e adesso è arrivato il momento di dirle. Magari non a mia madre, ma un punto di partenza c'è sempre, e io ho deciso di partire da lei. Magari non si merita tutto ciò che le ho detto, ma sono esausto e lei deve capirmi e darmi delle spiegazioni. Io HO bisogno di sapere. NE HO il diritto. Non sono più un bambino e devono sapere tutti che con me non si scherza più.
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TROPPO TARDI PER NOI.//Sfera Ebbasta (IN REVISIONE)
Romance[COMPLETA] Baby ti ho avuta tra le mani e non ti ho dato importanza o per lo meno, non te ne ho mai data abbastanza. Ti chiedo scusa, per avere fatto lo stronzo ti chiedo scusa per averti portata dentro al mio mondo. Tu che sei diversa, la tua vita...