22.

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Angelica's pov
Entra mio padre
Sembra abbastanza scosso, spero solo che non sia qualcosa di grave.
-Tesoro dobbiamo parlare- Dice lui con tono rammarico, e io annuisco.
-Hai una brutta cosa in testa. Hai un piccolo 'tumore' come dicono i dottori e devono operarti di urgenza fra due giorni. Questa cosa va avanti da un po', e se non la estraggono ti darà problemi... grossi problemi. Dovrai farti un intervento dove ti rimuoveranno questo tumore dalla testa, perché se cresce, può distruggerti del tutto..- Dice lui quasi piangendo.
Ad ogni parola mi sento sempre più piccola.
Ho un tumore, dentro la mia testa.
-E quindi dovranno operarmi la testa?- chiedo balbettando.
-Si.. Però tranquilla, io sarò lì.- risponde mio padre, accarezzandomi la mano.
-Ci sarò anch'io!- urla Gionata per farsi sentire.
Inizio a tranquillizzarmi un po' di più.
-Va bene.- dico cercando di sembrare decisa.
Inizio a piangere silenziosamente.
-Papà non c'è un'altra soluzione?- chiedo disperata.
Ormai è evidente che sto piangendo.
-Purtroppo no amore. L'intervento sarà fra due giorni. Ce la farai, ne sono sicuro. Hai superato tutto questo, supererai anche quello- mi guarda e mi accarezza la guancia rigata di lacrime.
-Amore io vado a prendere qualche snack di quelli che piacciono a te per tirarti su, ok bambolina?- Dice mio padre.
-Certo vai papi- rispondo una volta finito di asciugarmi le lacrime.
-Vengo anch'io a farti compagnia, se vuoi- chiede Vale, la mamma di Giò.
-Certo- i due escono dalla stanza e rimaniamo solo io e Gionata.

-Angelica, tu sei forte e ce la farai. Fidati di me quando te lo dico. Ne hai superate davvero tantissime e sono certo che supererai anche questo.
Sappi che comunque io ti sosterrò in tutto ciò che farai, quindi se vuoi, posso anche farti compagnia mentre ti fanno l'intervento- interviene Gion.
-Certamente-rispondo super contenta.
Sono felice che accanto a me ci sarà lui.
Passano questi due giorni in modo normale come tutti gli altri, e finalmente è l'ora del mio intervento.

Gionata's pov
È arrivato il giorno dell'intervento di Angelica, e io sono pronto a starle vicino.
I dottori ci chiamano e ci dicono di incamminarci verso la sala operatoria, e così facciamo.

Arrivati lì vediamo due dottori
-Salve- Dice uno dei due, e noi ovviamente ricambiamo il saluto.
-Intanto voglio sapere come mai questa ragazza si trova qui. Cioè ha qualche patologia?-
-Tumore- dico io precedendo sia suo padre, che lei.
-Capisco. Tranquilla, sono sicura che ce la farai. Se superi questo, nella vita non ti dovrà fare paura più nulla!- Dice lui rivolgendosi alla mia piccola e indifesa Angelica.
-Voi chi sareste? Avete parentele?- domanda.
-Gianluca Lacour, padre.- Dice suo padre
-Gionata Boschetti, fratellastro- dico io prontamente.
Angelica e Gianluca capiscono il perché io abbia mentito, perché se non lo avessi fatto non mi avrebbero fatto entrare.
-Scusate, ma in sala operatoria può stare solo uno di voi due. Sono le norme- dice il dottore indicando me e il padre.
-Papà ti prego- Dice Angelica indicandomi.
Lui annuisce.
-Grazie, sai che avrei scelto te, ma lui mi fa sentire protetta e al sicuro.-
Suo padre annuisce e fa un sorriso lieve, che sembra tranquillizzarla.
-Tranquilla tesoro. Anche io ci sarò sempre per te. Ma se tu sei più calma con lui, allora per me va bene- Dice lui iniziando ad incamminarsi verso l'uscita.
-Io vi aspetto qui fuori- dice, accennando un saluto con la mano, prima di chiudere la porta della sala operatoria con me e la mia piccola Angy all'interno.

TROPPO TARDI PER NOI.//Sfera Ebbasta (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora