27.

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-Ho letto qualcosa ma non ho capito bene perché sono piena di compiti, ti mando un sms- le dico impanicata
Risponde con un semplice ok, e va via.
Ho paura di avere una ricaduta.
Sto iniziando dinuovo a sentirmi girare tutto, oggi sono stata troppo male,  ma essendo che in casa mia non c'è ormai nessuno, chiamo Gionata al telefono.
-Giò-
-dimmi A-
-sto male, ti prego chiama qualcuno io non ho le forze per farl-
Poco prima di finire, svengo, come sempre.
Ma che cazzo, mi hanno anche operata.
Colpa di mia madre
Ha una bella faccia tosta a ritornare dopo più di 10 anni.
-Ange?- Dice Gionata prima di staccare la chiamata.
Circa 5 minuti dopo arrivano i soccorsi in casa mia, insieme a Gionata e mio padre.
-amore, che è successo?- mi domanda mio padre.
Intravedevo Gionata da lontano che iniziava a piangere, probabilmente si sentiva il colpevole del ritorno dei miei attacchi d'ansia, ma non era lui.
-papà, mom's back.-
Quando ero piccola io e mio padre usavamo questa parola quando mia madre tornava e cercava di 'rubarmi' da casa di mio padre per portarmi con sé.
Tutto ciò è durato poco perché poi mio padre le ha fatto togliere la custodia, e da quel giorno in poi non mi ha più cercata.
Mio padre inizia a girare attorno alla barella sulla quale ero poggiata, stavamo per entrare in ambulanza quando..
-sto bene, davvero. Mi servono solo dei sali minerali. Non c'è bisogno di andare in ospedale- dico, rivolgendomi agli infermieri.
Dopo mezz'ora si accertano che io stia bene, e vanno via.
-perché non sei voluta andare?- mi domanda mio padre
-papà parliamo dopo ok? Ora l'unica cosa che voglio fare è dormire.-
Ero troppo scazzata per via di Gionata.
-aspetta- Gionata mi afferra il braccio prima che io possa entrare nella mia stanza.
-cosa c'è?- domando facendo l'offesa
-tuo padre quando torna?- mi domanda lui
-è uscito?- rispondo io, ignara di tutto
-sì, ha detto che ha delle cose da firmare in commissariato-
-bene, allora abbiamo tutto il tempo che vuoi- dico io, toccandogli il colletto della camicia che indossava.
-sei sicura A?- mi domanda dolcemente
-mai stata più sicura di così.- mi limito a dire questo, prima di iniziare a sbottonargli la camicia.
Lui mi spinge, fino ad arrivare nel mio letto.
Iniziamo a toglierci tutti i vestiti e dopo ciò, lui inizia ad entrare piano piano dentro di me.
Iniziamo a gemere entrambi e dopo poco più di mezz'ora, veniamo insieme.
-cazzo, quanto tempo. Mi mancava farlo.- Dice Giò.
-a me mancava farlo con te- gli rispondo, iniziando a giocare con i suoi capelli.
-ti fermi qui stanotte?- gli domando
-cosa potrà pensare tuo padre?- mi chiede ridendo
-al diavolo mio padre. È da più di un anno che ti aspetto Gionata Boschetti. E poco mi importa se mio padre si fa strane idee. Io ti voglio qui con me.-
Inizialmente Giò sembra come paralizzato, ma poi mi prende in braccio e inizia a farmi girare per tutta la stanza.
-sì lo voglio- risponde ironicamente.
Sono le 12 di notte, sono passate 5 ore, e non c'è traccia di mio padre.
-Giò- inizio a scuotere Gionata cercando di svegliarlo
-dimmi amore- mi risponde con voce soave e tranquilla
-non ho notizie di mio padre da 5 ore... Mi sto iniziando a preoccupare-
-va bene amo, adesso chiamiamo il commissariato, tranquilla.- dice prendendo il suo cellulare
Come fa a tranquillizzarmi sempre? Forse con quella sua stupenda voce? O forse con i gesti? O con le labbra?
-aspetta G, prima vedo se mi ha mandato qualche messaggio-
DA babbo:
Amore,come va? Non so se Gionata ti ha avvisato, ma non sono andato in commissariato, sono in un hotel con una donna che amo e che frequento da circa un mese. Ti spiegherò tutto quando sarò a casa, promesso. Buonanotte principessa.
-GIONATA MIO PADRE FINALMENTE HA UNA COMPAGNA- gli dico, urlando dalla Gioia
sono super felice che mio padre stia cercando di ricominciare. Ne ha passate davvero tante e non mi importa se questo vuol dire sostituire mia madre, dopo ciò che ha fatto, non mi importa più di lei.

TROPPO TARDI PER NOI.//Sfera Ebbasta (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora