lontani dal proprio passato || PAYTON MOORMEIER

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Payton aveva appena finito di registrare dei TikTok con Addison e Thomas, e si erano ormai fatte le quattro.

Decise di guardare in cucina se ci fosse qualcosa da mangiare, così trovò nel frigo della marmellata per fare un sandwich.
Prima che potesse prenderla, però, Chase entrò nella stanza.

Ecco, ora iniziavano i problemi.

Gli sembrava troppo strano che non gli avesse detto niente prima.
"Chi è?" Intuì subito che stesse parlando di Maileen, ma voleva farlo arrabbiare.

"Chi è... chi?" Chiese.
"Quella che hai taggato nella foto" rispose.
"L'ho già detto ad Anthony, un'amica"
"Amica?"
"Oh Dio santo non crederai anche tu che sia la mia ragazza; la conosco da poche settimane" si lamentò Payton.
"Due settimane eppure è già riuscita a farti dormire con lei"
"Non ho dormito con lei, l'ho portata a casa e basta" non era proprio com'erano andate le cose, ma ci stava qualche bugia.

"Payton tu non puoi fare queste cose, lo sai. Sei sempre stato un ragazzo educato e gentile, non puoi far vedere ai tuoi fan che te ne vai in giro ad ubriacarti solo per fare colpo su una ragazza"

Odiava quando faceva così.
Gli diceva chi e come doveva essere, fregandosene di quello che lui voleva davvero.
L'aveva fatto suo madre, il suo manager, ed ora ci si metteva pure lui.

"Non sarò mai quello che vuoi te Chase. Non sarò mai il tuo burattino. Tu non mi controlli" scandí bene ogni parola è lasciò la stanza.

Corse in camera sua e si buttò sul letto.
Aveva bisogno di andarsene da quella casa. E pensare che ci era stato solo poche ore.
Afferrò il telefono e vide una notifica: era stato invitato a registrare una trasmissione televisiva in Inghilterra, e sarebbe dovuto stare lì 4 giorni.
Della Hype House erano stati invitati solo Charli, Dixie e Thomas.

Accettò. Avrebbe fatto di tutto pur di andarsene. Soprattutto perché leggendo la lista degli invitati, Chase non era tra quelli.
In quel periodo era anche il compleanno di Anthony, ma non gliene importava molto.

Quella notizia però non bastò a far svanire il desiderio di andarsene al più presto da quella casa.
Si alzò dal suo comodo materasso e scese al piano di sotto. Infilò le scarpe ed uscì.

Decise di andare a fare visita a suo nonno, magari poteva anche dargli una mano con il bar.

"Ciao nonno" salutò non appena entrò.
Generalmente non usava la porta centrale, passava da quella sul retro che lo portava direttamente all cucina.

"Nipotino mio!" Si pulì le mani sporche di farina con un panno e si avvicinò a lui.

"Ho una giornata libera e volevo darti una mano"

"Oh grazie, non dovevi" disse suo nonno abbracciandolo sorridente.

"Figurati, per me è sempre un piacere. Ti aiuto a servire al bancone?"

Suo nonno annuí "Porta del the alla pesca all ragazza là fuori e poi pulisci un po'"

Il ragazzo prese dal frigo una lattina ed uscì dalla cucina.
Il locale era quasi pieno, la maggior parte dei clienti erano anziani, notò che al bancone però c'era un volto familiare: Anne.

"Ehi!" La salutò "è tuo il the alla pesca?"

"Sí grazie Payt. Lavori qui?"