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Payton dormiva abbracciata a lei nel letto, quando sentì delle voci provenire dal piano di sotto.
Aprì gli occhi, mugolò qualcosa e controllò il telefono: erano le sei e cinquanta, probabilmente gli altri erano appena tornati dopo aver festeggiato il Natale a casa loro.

"Payton" udì la ragazza sussurrare con la voce ancora impastata dal sonno e si girò verso di lei "che ore sono?" Chiese.

"È presto, continua a dormire" sussurrò lui guardandola, e la ragazza lo ascoltò.
La sera prima erano stati sveglio fino alle due, poi si era addormentata e l'aveva portata nel letto.

Payton non riusciva a smetterla di osservarla. I capelli che le coprivano il volto dai lineamenti perfetti, gli occhi chiusi e le labbra unite in un leggero sorriso: era la persona più bella che avesse mai visto.

Sorrise e tornò con lo sguardo verso il soffitto.
Ripensò alla prima volta in cui l'aveva incontrata. Era tardi, aveva sulle spalle intere ore passate sui sedili scomodi dell'aereo, eppure decise comunque di andare al bar.
Se avesse aspettato la mattina non l'avrebbe mai conosciuta, ma lui quella notte si trovava lì, e per la prima volta la vide.
Era distrutta.
Non sapeva cosa l'avesse ridotta così, ed ancora sapeva di non averlo capito fino in fondo, ma voleva scoprirlo.

Non aveva mai creduto nel destino o in altre cose simili, ma era certo che tutto quello non fosse successo per caso.

Continuò a pensare, quando sentì le labbra della ragazza appoggiarsi velocemente sulla sua guancia, e lasciargli un leggero bacio.
"Buongiorno" sussurrò lui voltandosi.

"Buongiorno" rispose la ragazza mentre un sorriso le comparve sul volto "da quanto sei sveglio?" chiese.

"Un po'" rispose lasciandole un bacio sulla labbra.

"Aww, che teneri" sentirono una voce arrivare dall'altro lato della stanza, e videro Thomas con una fotocamera in mano insieme a Chase ed Anthony.

Doveva essere così assorto dai suoi pensieri che non lo aveva neanche visti entrare.

La ragazza nascose la faccia nel cuscino per non farsi vedere, mentre Payton fece finta di niente: d'altronde viveva in quella casa da mesi, ormai si era abituato ad essere sempre davanti alle videocamere.

Si alzò dal letto e sbadigliò, poi si sistemò il ciuffo. Afferrò il telefono e vide che erano le sette e dieci, aveva pensato per molto meno tempo di quello che si aspettasse.

"Payton perché sei senza maglietta?" Chiese Thomas zommandogli sulla faccia con un ghigno stampato in volto.

"Ragazzi, levati dalle palle" rispose. In realtà aveva un bel rapporto con loro, aveva perfino fatto pace con Chase, ma avrebbe preferito stare un po' con la sua ragazza.

"Levatevi dalle palle" ripeté ironico Anthony imitando la sua voce con uno strano tono acuto "continua a farti la tua ragazza, l'importante è che non la metti in cinta per la festa di stasera"

"Agli ordini capitano" rispose e, dopo essersi augurati buon Natale, i ragazzi uscirono dalla stanza.

"Se ne sono andati?" Chiese la ragazza e Payton annuì.
Staccò la faccia dal cuscino e si alzò anche lei.

"Buon Natale" disse successivamente, alzandosi e prendendo dall'armadio una scatola incartata con della carta oro.
Si sedette su letto e gliela porse.

lontani dal proprio passato || PAYTON MOORMEIERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora