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metto 🔞 quando ci sono scene spinte

Nonostante il sole, quel giorno faceva freddo. Mentre Payton accompagnava la ragazza alla macchina tenevano entrambi le mani nelle tasche, ed il loro respiro si condensava a contatto con l'esterno.

L'aria era tesa, sospesa da così tanti segreti non detti, da argomenti da non affrontare. nessuno osava parlare per non rischiare di spingersi troppo oltre con le domande.
"E' per Riley?" chiese il ragazzo, indicando il sacchetto contenente il regalo.

Maileen annuì.

"E' bello... quand'è il suo compleanno?" Quelle parole suonavano finte e distaccate. Come recitate da due attori incompetenti, che dovevano seguire un copione per non andare troppo fuori trama.

"Settimana prossima, alla casa al lago di Riley. Ti mando l'indirizzo se vuoi venire. Tieniglielo segreto che è una sorpresa"

"Non saprei che regalo prenderle" Quella, più che altro, era una scusa.

"Fallo con me"

"D'accordo"

Per fortuna, arrivati alla macchina della ragazza, la loro conversazione finì lì.

Da quando erano diventati così? La coppia che prima non aveva segreti, ora viveva per nasconderli.

I giorni passarono, uno dopo l'altro, senza che i due si parlassero. Il giorno della festa Payton non fece altro che chiedersi se andare oppure no.
E alla fine, salì in macchina.

Percorse la strada fino all'indirizzo.
La casa di Riley era alla fine di una via sterrata, dalle finestre usciva luce colorata dei led, ed il rumore della musica era così forte che si udiva anche da fuori.

Quando entrò, la bionda lo accolse saltandogli addosso ed abbracciandolo. Come tutto il resto della casa, puzzava di alcol. Stette un po' al suo gioco, le sorrise e la salutò, ma subito dopo un Josh la prese ed iniziò a ballare con lei.

Grazie al cielo, pensò. Voleva bene a Riley, ma non era la persona che voleva vedere.

Tra tutti gli altri, cercò Maileen. Nella stanza, però, non c'era traccia di lei. Per un momento passò al lato della finestra e guardò fuori. Puntava sulla riva del lago, dove la ragazza stava uscendo dall'acqua proprio in quello stesso istante per sedersi sulle assi in legno del molo.

Senza farsi sentire Payton uscì dalla casa. Mentre si avvicinava si sfilò lentamente la giacca, ed una volta arrivato gliela appoggiò sulle spalle per coprirla.

La ragazza si voltò, un sorriso le si formò in volto nel vedere Payton. Gli fece cenno di sedersi di fianco a lei e lui obbedì.

"C'è qualcosa che non va?" chiese. Maileen lo guardò storto, ed il ragazzo capì perfettamente cosa volesse dire quello sguardo 'c'è qualcosa che va?'
Non era stato un bel periodo per nessuno dei due.

Maileen sfilò il telefono dalla tasca e gli mostrò una mail. "cosa dice?" chiese Payton.

"che il talent si svolgerà prima del dovuto, tra due settimane" Doveva cercare di non esserne troppo sorpreso, per non farla preoccupare troppo "non fare quella faccia, so già che non ce la farò"

"Non è questo che intendo" La abbracciò e le fece appoggiare la testa sul suo petto "ce la farai, fidati. E' solo che sono stati stronzi a non dirtelo prima"

"Già".

Passò qualche minuto a giocare con le ciocche umide dei suoi capelli, arrotolandole tra le dita. Ogni tanto la sua mano si spostava sul volto della ragazza e lo accarezzava. Con il pollice delineava i suoi lineamenti. Pensava che, se davvero fosse morto quel giorno, non li avrebbe più visti. Né avrebbe mai più visto il suo sorriso, o ascoltato la sua voce.

lontani dal proprio passato || PAYTON MOORMEIERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora