lontani dal proprio passato || PAYTON MOORMEIER

~ 19 ~

Payton's pov

"Sono stata brava?" Mi chiede, sistemando il suo zaino in spalla mentre esce dal ristorante.

"Bravissima" le sorrido dandole un bacio a stampo.
Non sto mentendo, è stata davvero incredibile. Amo il modo in cui si esprime con la musica.

Prendo il pacchetto di sigarette e ne afferro una.

"Ehi, questo non vale" mi ferma, strappandomela dalle mani "io ti ho promesso di smettere di bere, ora tu mi prometti di smettere di fumare"

Alzo gli occhi al cielo, ma poi sorrido; per lei questo e altro.

Però insomma... le sigarette sono le sigarette.

"Facciamo un patto" dico "possiamo infrangere la promessa solo se siamo tutti e due a farlo"

"Ci sto"

"Mignolino?" Le porsi il mignolo della mano e lei lo stringe "mignolino" [è un modo che usavo da piccola per fare le promesse, non so se dalle altre parte si usa]

"Quindi... ora posso fumare?" Chiedo, sfilando dal pacchetto un'altra sigaretta.

Lei annuisce.

Siamo rimasti a fumare per più di trenta minuti, soprattutto perché non smettevamo mai di parlare.
Saliamo in macchina e metto in moto "ti porto a casa cucciola?" Preso dalla manovra per uscire dal parcheggio non mi ero neanche accorto di quello che avevo detto.

"Come?"

"Ti porto a casa?"

"Prima avevi detto un'altra cosa" mi guarda con in volto un sorriso sfottente ed io ricambio.

"Forse" dico "quindi a casa tua?"

"Ecco... riguardo a questo... devi portarmi a casa di Alan" abbassa lo sguardo, ma non capisco chi sia Alan.

"Chi?"

"Hai presente il ragazzo biondo che c'era quel giorno al mio compleanno? Ecco lui"

"Cosa!?" Quasi grido, guardandola.

"Payton attento!" Noto solo dopo che stavo per prendere un passante. Lo schivo per poco e torno sulla mia corsia.

"Tu vuoi passare la notte a casa di un altro ragazzo?"

"È un mio amico, niente di che"

Accosto sul lato della strada e la guardo "tu da lui non ci vai. Ti porto a casa"

"Me ne sono andata di casa Payton, voglio dormire da lui perché non ho un altro posto dove andare" afferma, con lo sguardo basso "quindi se non mi porti da lui dormirò in un parco, preferisci così?"

"Come sarebbe a dire che sei scappata di casa?"

"Mio padre vuole festeggiare con noi il Natale ma io non lo sopporto, per questo me ne sono andata"

Metto di nuovo in moto e vado sull'altra corsia.

Lei alza gli occhi e guarda fuori dal finestrino, cercando di capire perché abbia cambiato strada "dove andiamo?" Chiede.

"Dormi da me"

"Davvero?" Chiede sorpresa.

"Penso davvero ti faccia dormire da uno sconosciuto? Sono il tuo ragazzo" la guardo e sorrido, lei fa lo stesso.