~ 42 ~

39 3 0
                                    

"Cosa ti ha detto?" Mi chiede Riley appena esco.

"Niente" rispondo fredda "Andiamo a mangiare"
Non ho fame, ma li seguo in un ristorante lì vicino. 
Tutta questa storia mi ha completamente chiuso lo stomaco.

Si vede che Riley e Josh mi capiscono, mi guardano come se fossero in pena per me.

"Mi dispiace per quello che ha fatto Payton" dice Riley.

"Riuscirò a vincere anche senza di lui"

Ma non è vero. Con Nessa e lui sotto lo stesso manager, posso essere buttata fuori quando vogliono loro.
E non vedo perché dovrebbero farmi vincere. 

'È andata' penso. Ormai ho perso.

Quando Josh e Riley finiscono di mangiare, torniamo nell'edificio del talent.
Delle ragazze mi truccano e mi danno nuovi vestiti, io torno al camerino per cambiarmi.

Appoggio i vestiti sul bancone e sospiro. Non vedo l'ora che tutto questo finisca.

All'improvviso il telefono suona nella tasca. È una chiamata da un numero sconosciuto.
"Pronto?" rispondo, un po' titubante.

In quello stesso momento Payton entra nella stanza con un cartone di pizza in mano. Non so chi trovo più irritante: se lui o la chiamata. 

Pochi secondi dopo, sento un respiro arrivare dall'altra parte "chi è?" chiedo di nuovo, in tono un po' più alto.
Non so perché, ma ho l'impressione di sapere già di chi si tratta.

«Ciao bambolina»
Sono loro. 

Non so cosa mi aspettassi, l'avevano detto che sarebbero tornati, quella stessa mattina, ma mi vengono comunque i brividi.

Riesco solo a muovere il pollice per chiudere la chiamata.

Mi irrigidisco e Payton lo nota "Chi era?" chiede.

"Vattene via" rispondo. Gli avevo già detto di smetterla di cercarmi.
Prendo la scatola di pizza che ha portato e la appoggio sul tavolo, sono rimaste dentro alcune fette.

"Mi va bene se non ne vuoi parlare" dice. Lui mi guarda, ma io resto con il volto abbassato per non incrociare i suoi occhi. "però dimmi solo che non sei in pericolo" Sembra spaventato, troppo. 
Sa qualcosa. 

"Va tutto bene, ora lasciami in pace." Non ha più senso dirci la verità. c'è stato un muro di bugie per tutto questo tempo, ormai non riesco più a fidarmi di lui.

"Ne sei sicura?"

"Dobbiamo andare, tra poco c'è il prossimo turno"Stringo il telefono tra le mani, tutta questa situazione mi sta facendo impazzire. Lui mi sta facendo impazzire.

"Va bene, buona fortuna"

"La fortuna non mi serve" quello che mi serve è un ex non corrotto che rispetti i miei sogni. Ma a quanto pare non posso chiedere tutto dalla vita.

Mangio la pizza e mi vesto.

Quando salgo sul palco, sono già pronta a perdere.
Canto perché mi piace farlo, la vittoria è solo un desiderio irrealizzabile.
Sento le gambe deboli e la voce è distrutta dal pianto e dalla stanchezza. Mi spingo oltre i limiti, ma alla parte più acuta non ci arrivo.
Finisco per stonare e continuare facendo finta di niente.
Alla fine della canzone le persone applaudono comunque, ma vedo l'espressione poco convinta dei giudici.

Alla fine, Nessa mi vota no. Ha senso, se a votare no fosse solo Payton si penserebbe che lo faccia solo perché sono la sua ex.

"Sì" dice l'altro giudice.

Il terzo mi guarda con disappunto e si ferma un attimo a ragionare.
"Si vede che hai fatto molta pratica, ma quella stonatura mi fa pensare che non sia ancora abbastanza pronta"

"Ha stonato una volta, potrebbe essere semplicemente stanca" Incredibilmente, Payton prende le mie difese. Sa quanto valga il suo voto.
Il mio sguardo si sposta sul suo manager, che fa segno di no con la testa sperando che Payton si fermi e faccia finta di niente, ma lui lo ignora.

"Essere stanchi dopo solo una canzone non è accettabile ad un concerto" 

"Ci si può sempre allenare meglio. E poi cantare in casa è diverso che cantare davanti ad una folla, potrebbe essersi emozionata"

Dagli applausi che ci furono capì che tutti supportavano l'idea di Payton. 

"Eri tu che le hai votato no lo scorso turno" dice l'altro giudice.

"Ho cambiato idea"

"D'accordo" dice "Ma non deludermi al prossimo. Per me è sì"

Faccio un salto di gioia e sorrido "Grazie"

"Anche per me è sì" dice Payton, e sorride.

Faccio un breve inchino, sorrido fino a quanto le guance iniziano a farmi male, e scendo dal palco correndo.

Mi ha salvata. Payton mi ha salvata. Questa volta avrebbe potuto lasciare che il giudice dicesse di no e buttarmi fuori, ma non l'ha fatto. E' andato contro tutti, perfino il suo manager, solo per farmi passare il turno. 

Abbraccio Josh. Lui mi stringe tra le sue braccia.
"Payton è bipolare cazzo" Sussurra scherzoso, facendomi ridere.

Andammo tutti nel mio camerino.

Payton's pov

"Cosa ti è saltato in mente? Le persone crederanno che hai votato sì solo perchè la ami ancora" Si lamenta il mio manager.

"Diamo alle persone quello che vogliono vedere, l'hai detto tu. E le persone vogliono vedere la mia ex vincere questo cazzo di talent" Mantengo la calma. Tra poco devo andare da Maileen e non voglio apparire arrabbiato davanti a lei.

Me ne vado prima che lui possa rispondere. Mentre attraverso i corridoi delle quinte il telefono mi vibra nella tasca. E' un messaggio di uno sconosciuto. Come al solito, so già di chi si tratta.

'Maileen è in pericolo, l'hanno già trovata ed ora la vogliono venire a prendere. Resta con lei' sono sorpreso dal contenuto di quel messaggio. Prima la stolkera, poi mi scrive di doverla difendere, come se non lo sapessi già. L'unico pericolo, però, è lei, di certo non potevo fidarmi di un cambio così improvviso. 
Dopo tutto quello che ha fatto perché dovrebbe salvarla? 

'E io dovrei crederti?' rispondo. Un'altro messaggio non tarda ad arrivare.

'Fai come vuoi.'

Ripenso a quando l'ho vista rispondere al telefono mentre entravo nel suo camerino, al modo in cui si è irrigidita quando qualcuno ha risposto, prima di mettere giù la chiamata.
Non ho idea di come, ma sono sicuro che lei abbia scoperto qualcosa.

Rimetto il telefono in tasca e vado verso il suo camerino. Quando entro, Josh e Riley sono con lei e stanno ridendo per qualcosa. Mi fermo per un po' sulla soglia della porta, a guardarla e basta, accennando un sorriso.

Poi, però, mi vede, e subito fa silenzio.
"Grazie" dice.

So che non mi merito di essere perdonato, non dopo tutto quello che continuo a tenerle nascosto. "Dovevo farlo" rispondo. Le mie parole non suonano felici come dovrebbero, ma spero che nessuno l'abbia notato. 

Capisco che non è il caso di parlare dei messaggi che ho ricevuto, riprenderò la conversazione un altro giorno, forse quando tutto questo sarà finito.

lontani dal proprio passato || PAYTON MOORMEIERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora