lontani dal proprio passato || PAYTON MOORMEIER

~ 15 ~

Maileen's pov

Odio il Natale.
Al diavolo i regali e lo spirito natalizio.

Le strade si riempiono di decorazioni mentre dalle finestre delle case si intravedono le luci che addobbano gli alberi.
Molte persone lo apprezzano, ma per me è semplicemente stupido.

Cammino con lo sguardo basso, mentre il vento sembra così forte da spazzarmi via.
Mi riparo le mani nelle tasche della felpa. La felpa di Payton, ovviamente.

Continuo a ripetermi che l'ho presa solo perché era la più calda che avessi nell'armadio, ma sia io che le voci nella mia testa sappiamo che non è così.

Sono quasi le sei, e molte persone vagano per le strade pronte per andare al lavoro. Alcuni mi guardano male, ma come dargli torto.

Ho passato intere notti a piangere, e le borse sotto gli occhi sono diventate ancora più visibili per colpa della mia pelle pallida.

Probabilmente, vedendo una ragazzina camminare la mattina del 23 dicembre per le strade ridotta in queste condizioni, tutti staranno pensando che abbia usato qualche droga durante la notte.
Strano ma vero, oggi sono pulita.

Perché sì, a volte mi sono concessa anch'io di prendere qualcosa. La chiedevo ad Austin, e lui me la procurava il prima possibile.

È proprio da lui, questa mattina, che mi sto dirigendo.
Ma stavolta non per quello.

Semplicemente, per quanto lo odio, lui è l'unica persona di cui riesco a fidarmi.
Mi ascolta senza fare domande, senza cercare di "aggiustarmi" come fanno tutti gli altri.
Quando ripenso alla nostra relazione capisco che è la cosa più stupida e tossica mai esistita, ma in fondo mi va bene così.
D'altronde, prima eravamo amici.

Continuo a camminare fino al Waikiki, il posto dove avevamo deciso di incontrarci.
Una volta arrivata mi arrampico sugli scogli e lo vedo seduto sull'ultimo masso con lo sguardo rivolto verso il mare.

Mi avvicino a lui e mi ci siedo di fianco, osservando anch'io i colori rosei dell'alba riflessi sull'acqua.

"Non ti ha più scritto?" Chiede, e capisco subito di chi sta parlando: Payton.

Scuoto il capo "neanche un messaggio" rispondo con l'amaro in bocca "e come biasimarlo, ora ha Riley"

Perché sì, si sono messi insieme la settimana dopo che ci siamo lasciati.
Ci sono rimasta male, ma io ho avuto la mia chance, ora spettava a lei.

"Avevi ragione tu, comunque" dice Austin dopo qualche minuto di silenzio.

Lo guardo con volto interrogativo ma lui non fa niente, come se fosse la cosa più palese del mondo.

"La vostra relazione" chiarisce "avevo detto che non avrebbe funzionato, ma l'ha fatto"

Alzai gli occhi al cielo e sbuffai "non scherzare, Austin"

Lui sorride "non sto scherzando, guardati. È passato un mese e vai ancora in giro con la sua felpa. Sei cotta di lui"

È vero.
Fin da quando ero piccola, lui riusciva a capire cose di me che nessuno altro comprendeva.

Ma nonostante ciò, dovevo comunque proteggere la mia reputazione "avevo freddo e non avevo nient'altro da mettere, non mi ero neanche accorta che fosse la sua felpa"