[Completa]
Immaginate due bimbi, migliori amici di banco.
Entrambi hanno otto anni.
Si affezionano così tanto, da promettersi di rimanere insieme fin quando saranno diventati adulti.
Loro sono Can e Demet. Un bel giorno la mamma di Demet, annuncia...
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Decido di non rispondere, scelgo la via più semplice.
Lui se ne va e io torno a casa, con le lacrime che a tutti i costi cerco di non far uscire.
Arrivo a casa e quello che mi serve ora è una doccia, mi aiuta a scacciare via lo stress.
Dopo aver finito, compreso lo shampoo, mi vesto sportiva e decido di prepararmi una tisana.
In casa c'è solo mio nonno, stranamente. È seduto sul divano a leggere il suo giornale. Quale momento migliore per non chiedergli della lettera che ho letto a sua insaputa?
<<Nonno>> dico Mio nonno non ama l'invadenza e questa cosa la prenderà male.
<<Dimmi Demet>> mi dice senza togliere lo sguardo sul giornale
<<Vorrei parlarti>> avanzo verso di lui lentamente
<<Ti ascolto >>
<<Nonno, perdonami ma ringrazio me stessa per averlo fatto.... Ho letto una lettera, che per caso era in vista per via del cassetto semi aperto>>
<<Una lettera? >> dice spaventato
<<Si, parlava di me! >>
<<Non ho idea di quale lettera tu stia parlando >>
<<Nonno, ti prego! Sii sincero.. Qualcuno voleva la mia mano >>
Non parla. Si crea silenzio, neanche le pagine del giornale si sentono
<<Demet, dimentica quella lettera>> puntualizza
<<Perché dovrei? Chi mi voleva nonno? >> dico alzando un pó la voce
<<Ok, Demet... Ti volevano in una famiglia benestante... Il figlio si era invaghito di te, ma tranquilla perché non ci siamo più sentiti >>
<<Cos'è questa storia? Perché volevano me? >>
<<Avevo un grosso affare con questa persona>>
<<E quindi? Volevano me per scontare un debito fra di voi? >>
<<Non ti ho data Demet... Ora basta, hai fatto troppe domande >>
<<Perché non me lo hai detto allora? >>
<<Sono stanco >> dice per poi alzarsi dal divano e con una pacca sulla spalla, se ne va nella sua stanza.
Intanto mentre sto per chiudere la porta, arrivano mia monna e mia madre a braccetto.
<<Demet... Aspetta! >> dice mia madre
<<Ehi, dove eravate? >>
<<Ho bisogno urgente di parlarti >> mi dice con ansia mia madre
