19. Non puoi assolutamente sbagliare.

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canzoni:
•Dancing next to me- Greyson Chance
•Break my heart- Dua Lipa
•How do you sleep- Sam Smith

<<Così ti voglio>> mi fa un occhiolino. Ma pensa...io ti voglio sempre.

Si allontana per prendere due palloni da basket e ritorna da me.
Mi porge la mano e mi avvicina a lui, <<Ora segui tutto quello che faccio io>> mi guarda dall'alto concentrato, <<Ok>> annuisco titubante. Mi affianca, <<Posizionati come me>>.

Lo osservo bene, ha le gambe allargate alla larghezza delle spalle, con i piedi divaricati, quindi faccio lo stesso. <<Ora il piede che corrisponde alla mano con cui tiri lo sposti più avanti>> continua con le indicazioni, seguo ciò che dice attentamente.

Non vorrei fare figuracce e presentarmi ancora più incapace di quello che già sono.

<<Brava, ora piega leggermente le ginocchia>>, osservo bene le sue gambe perfette e abbronzate, ma torno subito a concentrami.

<<Quando tirerai la palla, devi dare una spinta decisa dal petto e dalle braccia>> mi spiega chiaramente.

Gli deve piacere davvero questo gioco, da come mi illustra i vari step si vede che se ne intende. Ha dei movimenti esperti e la concentrazione precisa, gli brillano anche gli occhi e il suo sguardo è estremamente attento.
Tutto questo mi incita a seguirlo e accontentarlo.

<<Devi tenere l'equilibrio quando i talloni si alzano dal pavimento>>, annuisco fingendo di comprendere tutto. <<La mano con cui tiri deve stare sotto il pallone>> mi mostra con la sua, <<Mentre l'altra mano al lato del pallone.>> specifica.

<<Osserva per bene l'obbiettivo, fa finta che tu debba raggiungere qualcosa di importante e non puoi assolutamente sbagliare>> mi consiglia, poi chiude un occhio guardando il tabellone, <<E tiri con concentrazione>> continua sollevandosi sui talloni e lancia il suo tiro, fluido e preciso.

Fa canestro. <<Bravissimo>> mi complimento sincera, ma non lo dubitavo affatto.

<<Ora tocca a te. Tira e segui il mio consiglio>> insiste, sospiro lentamente e copio i suoi movimenti precedenti.

Quando tiro, non seguo proprio il suo consiglio di pensare a qualcosa di importante, perciò la palla finisce sotto il tabellone, non sfiorandolo nemmeno.

Sbuffo ma non mi sorprendo, <<Ecco>> batto le mani ai lati delle gambe, <<Tranquilla, non è semplicissimo come può sembrare>> mi posa una mano sulla spalla premurosamente.

Anche a scuola provavo e riprovavo ma senza mai riuscirci, le volte in cui facevo canestro erano da contare sulle dita di una mano.

<<Ora riproviamo, ok?>> mi guarda attentamente con quello sguardo invitante, mi mordo l'interno guancia e annuisco.
Ripetiamo i movimenti di prima, Travis fa di nuovo centro, poi tocca a me.

Lancio la palla concentrandomi meglio, ma fa il giro del bordo del canestro senza centrarlo.
<<Ah, fanculo>> gesticolo nervosa, <<Non può riuscirti subito, Teresa>> ridacchia, <<Il problema è che non mi riesce mai>> mi lamento scocciata.

Lo sapevo che non dovevo nemmeno provarci, mi conosco bene e so che quando dico di non riuscirci non ci riesco.

<<Ora ti seguo per filo e per segno>> si piazza alle mie spalle, posa le mani sui miei fianchi e al suo tocco respiro profondamente  cercando di mantenere la calma.

Respira Teresa, siete amici...Niente di più.

Ad ogni passo che devo eseguire lui mi segue con le sue mani: sulle braccia, sulle mie mani restando sempre dietro di me.

Keep eachother company.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora