Jeongguk guardava Jimin completamente spiazzato, e il maggiore lo fissava con durezza.
《Non l'hai detto seriamente..》Fargugliò il corvino, più a se stesso, che all'altro.
Jimin si mordicchiò nervosamente il labbro, abbassando lo sguardo sul suo piatto spoglio.
Nessuno continuò osare a dire nulla: loro facce erano lo sconvolgimento puro.
Mai avevano sentito Jimin dire una cattiveria simile.
Tutta l'ebbrezza nel corpo di Jeongguk si era sciolta, facendolo diventare lucido per un momento.
《Sei un bastardo, Jimin. Ti odio come mai ho odiato qualcuno. Rinnego completamente il giorno in cui mi sono innamorato di te. D'ora in poi, per me, non esisti. Meriti di essere trattato ancora peggio di quanto ho fatto. Oggi ti avrei dovuto lasciare in mezzo alla pioggia.》
Quelle parole, uscite con tanta rabbia, erano, però, poco sentite.
Avrebbe veramente potuto odiarlo, ma c'era ancora una parte di lui che si rifiutava di farlo: tutti quei bellissimi e speciali ricordi erano semplicemente troppo veri per essere buttati nel dimenticatoio.
E forse, Jeongguk, era solo innamorato del ricordo di Jimin.
E come tutti i ricordi, pian piano, sbiadiscono, sperava che, anche il suo sentimento, avrebbe potuto farlo.
Il maggiore non disse null'altro, con lo sguardo basso ancora sulla ceramica sporca di rosso per la salsa.
Il corvino lo guardò ancora per alcuni istanti, speranzoso di una qualche sua parola che potesse lenire tutto quel dolore lancinante e inevitabile che stava provando.
Jimin alzò di poco gli occhi.
Jeongguk notò che fossero rossi e lucidi, colorati di rimorso.
Nella loro lingua, con un semplice sguardo, si riuscivano a capire.
Sapeva che quello fosse una richiesta di perdono, ma Jeongguk, quella notte, fece finta di nulla, guardandolo con disprezzo, ma con dolore e andandosene.
▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
