|in the evening|
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《Non sono pronto Tae.》Sussurrò Jimin, con i gomiti appoggiati sulle ginocchia e le mani tra i capelli.
Taehyung, che era sdraiato sul letto, lo raggiunse immediatamente e gli prese le mani, stringendole e attirando l'attenzione dell'amico. 《Minnie andrà tutto bene. Calmati un attimo.》
Jimin, però, lo guardò nervosamente e rilasciò un sospiro. 《Avevi detto così anche per Jeongguk.》
Taehyung esitò qualche secondo. 《Ti avevo anche detto che si sarebbe incazzato, ma che avrebbe capito. E capirà, prima o poi. Ma questo non è il punto.》Si leccò le labbra, continuando subito dopo più seriamente. 《Gli altri non sono Jeongguk.》
Jimin lo osservò per qualche secondo, per poi roteare gli occhi e ottenere, così, una strizzatina alle dita dalle mani di Taehyung, che lo guardò ammonitorio. 《Seriamente, Jimin. Andrà bene. Tutto andrà per il meglio. E non parlo solo di sta sera.》
Jimin si mordicchiò il labbro inferiore, annuendo solo dopo alcuni secondi. Del fatto che sarebbe sempre andato tutto bene aveva parecchi dubbi.
Proprio quando Taehyung volle aggiungere qualcos'altro, il campanello suonò, fecendo raddrizzare la schiena nervosamente a Jimin e facendogli iniziare a respirare male.
Taehyung aprì la porta d'ingresso, facendo comparire Hoseok e Yoongi, che entrarono sorridendo leggermente.
Jimin si alzò dal bordo del letto con le gambe tremanti e molli. Si avvicinò ai due e li salutò, facendoli accomodare direttamente nella sua stanza.
《Come va Min?》Chiese Hoseok, sorridendogli a trentadue denti.
Jimin ricambiò il gesto senza esitazione; aveva sempre apprezzato il fatto che Hoseok, nonostante potesse esserci tensione nell'aria, cercava sempre di mettere tutti a proprio agio. Era un suo lato che aveva sempre amato particolarmente. Soprattutto in situazioni come queste.
《È tutto okay. Voi?》Chiese gentilmente agli altri due, che sedendosi su un divanetto affianco al letto, annuirono in risposta, sempre sorridendo lievemente.
Non erano stupidi, sapevano che quel qualcosa di importante non era una buona notizia e soprattutto Yoongi, ormai aveva intuito, dai messaggi con Taehyung, che era una cosa di un certo peso. Ma sapevano anche che dovevano cercare di sembrare il più tranquilli possibili per il bene di Jimin.
《Avete fame?》 Domandò Taehyung nel frattempo, che era leggermente più distante dai tre e teneva gli occhi fissi sul cellulare.
《Mmh. In realtà sì.》Rispose Hoseok.
《Io non tanto.》Rispose invece Yoongi.
《Nel caso dopo ordiniamo qualcosa. Ho fame. Ma prima aspettiamo anche gli altri.》 Disse Taehyung.
Jimin, per quei pochi minuti dove non aveva interagito con la domanda di Taehyung, aveva chiuso gli occhi e si era concentrato sul suo respiro, cercando di placare un po' la sua ansia. Ma ciò non fece che aumentarla, attirando l'attenzione degli amici su di lui.
《Jimin, ehi. Stai calmo, ok? Non ti mangia nessuno.》Disse Yoongi, accarezzando il suo ginocchio.
《Io ho un po' di fame ce l'ho eh, ma diciamo che preferirei mangiare altro.》Continuò Hoseok, facendo sorridere sia Taehyung che Yoongi.
Jimin si leccò le labbra secche, prendendo un bel respiro e poi guardando gli altri, non dando troppa importanza alla battuta dell'amico per il nervosismo.《Scusate. È che proprio non ce la faccio.》
《Jimin. Qualunque cosa sia. Ti staremmo accanto.》Parlò Hoseok, diventando serio e guardandolo dritto negli occhi quasi severamente.
Jimin si morse l'interno guancia, di nuovo sul punto di piangere, ma prima che potesse farlo, decise di chiudere gli occhi per una frazione di secondo, e poi di sorridere. Aveva pianto abbastanza e per quanto qualche volta facesse bene consolarsi con quello, non avrebbe ottenuto nulla, sorridere, almeno, avrebbe rincuorato i suoi amici.
Come se loro non avessero notato quanto invece fosse completamente azzerato. Gli occhi spogli e il viso scarno. Il suo sorriso cucito dalla stanchezza e dalla disperazione.
Un altro campanello suonò e Taehyung si mosse in fretta per aprire anche agli ultimi due.
Jin e Namjoon, per qualche strano motivo, erano entrati in casa ridendo come due idioti ed entrambi si erano avvicinati a Jimin per salutarlo con uno stretto abbraccio.
Jimin ricambiò con la stessa intensità e, come per magia, si sentì con qualche forza in più, meno infreddolito e più calmo.
Mentre gli altri erano interessati a guardare e a commentare su come i due appena arrivati, si stavano togliendo giacca e altro, Jimin prese tempo per ammirarli uno ad uno e arrivare alla piccola conclusione, che, forse, dire la verità e avere delle persone a fianco era la cura migliore.
Magari non per la sua malattia, ma per la sua anima.
—non vi auguro di essere sempre felici, ma di trovare nella tristezza e nella delusioni, qualche insegnamento in più per esserlo. ily
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BLAZED
Fanfictionjikook, kookmin. (au) dove Jeongguk e Jimin sono sempre stati migliori amici, ma adesso si odiano. IN REVISIONE !!! -ha diversi errori di battitura e grammaticali, mi scuso in anticipo. start, 6/05/2020 end, 3/09/2020 © (ex uuran0) cchlorine