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Jimin era seduto negli ultimi posti della macchina insieme a Namjoon, il quale guardava fuori dalla finestra con una cuffia nell'orecchio.

Jimin non ascoltava musica, ma era concentrato anche lui nel guardare fuori dal finestrino.

Nella prima parte del viaggio, i ragazzi, erano stati più rumorosi, raccontandosi aneddoti e ascoltando musica. Poi, Taehyung iniziò ad avere un brutto mal di testa e gli altri decisero quindi, di acquietarsi.

Jeongguk era seduto al fianco di Hoseok, che era il guidatore, e guardava l'autostrada completamente immerso nei suoi pensieri. Era usuale che Jeongguk stesse al fianco di colui che guidava o che lui stesso lo fosse.

Era usuale anche che i suoi pensieri finissero alla persona di cui più gli importava. Ovvero il suo ex migliore amico.

Fu veloce, svelto, ma pieno di tensione, quando Jeongguk, pensando all'altro corvino, guardò lo specchietto per controllarlo.

Gli occhi di Jeongguk attirarono l'attenzione di Jimin, che ricambiò quasi immediatamente lo sguardo.

Jeongguk lo continuò a guardare altri pochissimi secondi, ma poi distolse gli occhi, deglutendo imbarazzato.

Jimin, invece, proseguì nell'osservare il suo viso intimidito. Il leggero rossore, le guanciotte gonfie, gli occhi bassi e le labbra lievemente strette tra loro. La frangetta gonfia e un po' lunga che gli ricadeva sulla fronte e che incorniciava il ricordo del bambino carino e ingenuo che avrebbe iniziato a ridacchiare e a lasciare in vista i dentini sporgenti.

Per Jimin quel bambino non era mai sparito. Lo vedeva ancora, forse in quel momento molto meno perchè era da mesi che non avevano un rapporto, ma il suo viso delicato, infantile, i suoi occhi sinceri li riusciva ad osservare bene e con grande affetto.

Non sorrise alla sua immagine riflessa però, come magari avrebbe fatto in condizioni normali, perchè vederlo gli procurava solamente una forte stretta al cuore e tante lacrime.

Ed era più arrabbiato perchè, forse, tra pochi mesi non lo avrebbe più visto, che il non riuscire a stare insieme a lui ora.

Voleva tanto riprendere i rapporti, per goderselo un altro po', ma non avrebbe avuto il coraggio di dirgli il perchè del suo rifiuto.

Che aveva preferito dirgli di no senza aggiungere troppe informazioni, piuttosto che ad un certo punto dirglielo e vedere morire prima lui che se stesso. Vedere la disperazione mangiarsi tutta la sua natura.

Perchè Jeongguk prima di questo rifiuto era totalmente diverso. Sempre piuttosto sfacciato, ma molto più gentile e sorridente. Era sempre carino con tutti, affettuoso,  allegro, positivo e sempre molto motivato in ogni cosa. Ma soprattutto, palesava ogni volta che ne aveva modo, davanti a tutti, quanto per lui Jimin fosse importante.

Non era difficile intendere che per lui, Jimin, era la sua stessa vita e che non avrebbe retto una notizia del genere.
Perchè nonostante ci potessero essere  probabilità di vita, l'incertezza di queste sono la cosa che avrebbero fatto più paura e che avrebbero portato allo sfinimento anche Jeongguk.

E vedere la sua disperazione, a Jimin, non avrebbe sicuramente aiutato. 
Perchè, anche se, probabilmente, Jeongguk avrebbe finto per lui, la depressione che se lo sarebbe preso, sarebbe stata una doppia fatica per Jimin.

Voleva proteggere Jeongguk, ma allo stesso tempo, se stesso, perchè anche se, a parole poteva sembrare talmente disperato da non crederci più, in lui, continuava a alimentarsi la speranza della guarigione. Una guarigione che, però, per come stavano andando le cose in quel momento, era lontana.

Quindi, Jimin, in realtà, sapeva bene che sarebbe arrivata l'ora, il momento, la triste e cruda realtà, in cui avrebbe dovuto parlare.

Ma semplicemente cercava di rimandare. Perchè proprio non ce l'avrebbe fatta a sopportare il viso triste e sciupato di Jeongguk, che invece di mantenere salda la positività, sarebbe solo riusciuto a pensare alla possibilità della morte.

Perchè per quanto positivo avesse potuto essere inizialmente, prima del rifiuto, era anche tanto fragile e spaventato, e dentro di lui si sarebbero solo innescate le peggio reazioni.

Sicuramente però, Jimin, visto il carattere a cui era sempre stato abituato, non aveva mai messo in conto che, Jeongguk, al suo rifiuto,  avrebbe reagito in quel modo e che il loro rapporto e le circostanze si sarebbero complicate il doppio.











— mh

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