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Jimin si era fatto dare l'indirizzo da Taehyung.

Prima di uscire di casa, si assicurò di prendere le sue medicine per non avere problemi durante la festa.

Non avrebbe ovviamente bevuto e men che meno avrebbe fatto sesso: non ne aveva assolutamente le forze.

Ci andava solo per infastidire Jeongguk.

L'unico problema era entrare nella villa.

L'enorme casa era illuminata da una moltitudine di luci colorate e la musica era udibile, anche se attenuata, tranquillamente da fuori.

La osservò per un altro po', tentennado sul da farsi, leccandosi le labbra secche dal freddo e stringendosi nella sua giacca.

Fece una smorfia con la bocca, mentre iniziò a camminare sull'erba scura e sentiva il freddo pungergli ogni punto del corpo, nonostante fosse coperto più che bene.

Suonò il campanello e quasi si spaventò, quando sentì il suo suono amplificato venire da dentro. Jimin, infatti, piuttosto stranito, strabuzzò gli occhi e corrugò le sopracciglia.

La porta venne aperta alcuni secondi dopo da una persona che Jimin sapeva bene.

Il viso era tatuato, in questo momento i suoi occhi erano acquosi e rossi, probabilmente dovuti all'effetto dell'alcol, e sul suo viso, dopo aver analizzato per bene Jimin, giocava un sorrisino furbo. 《E tu saresti?》

Jimin si leccò le labbra, fissandolo senza un minimo di ritegno. 《Sono Jimin, un amico di Jeongguk.》

L'altro lo guardò con il labbro tra i denti, sorridendo marcio ed eccitato allo stesso tempo, facendo scorrere gli occhi su ogni parte del corpo di Jimin.
《Non conosco nessun Jimin, purtroppo.》 Ridacchiò, ovviamente per provocarlo.

Jimin sbattè le ciglia più volte, leccandosi le labbra e mantenendo lo sguardo verso di lui. 《Mi ha mandato proprio lui l'invito, due ore fa—》 E Jimin alzò il cellulare, oscurando di proposito con le dita il nome della persona della chat, che era Taehyung.

Il ragazzo inarcò le sopracciglia, per poi spostare la sua spalla dallo stipite della grande porta e mantenere una posizione eretta. 《Alright baby, vieni dentro.》 Disse con un leggero sospiro, girandosi ed entrando nella casa, seguito da Jimin.

Il posto era enorme e pieno zeppo di persone.

Non si capiva molto. Jimin faceva fatica a comprendere chi fossero tutti quei volti e tutti quei corpi appiccicati l'uno all'altro.

Voleva trovare i suoi amici e poi Jeongguk. Quest'ultimo solo per alzargli il dito medio e ridergli in faccia.

《Jimin, giusto?》Urlò, per farsi sentire, lo stesso ragazzo che lo aveva fatto entrare.

Il menzionato annuì leggermente, sempre guardandosi intorno.

《Io sono Hayoun Jong, comunque. Uno dei compagni di basket di Jeongguk.》

Jimin alzò le sopracciglia, guardando velocemente di lato, ovviamente sapiente di chi fosse.

Hayoun lo guardò sorridendo e  giocando con il piercing sulla sua lingua. 《Ti porto verso la cucina. Vieni.》 Disse poi, mettendo una mano dietro la schiena di Jimin e guidandolo.

Per certi aspetti, quel Hayoun, gli ricordava Jeongguk, forse nello stile.  Ma sembrava più maturo, definitivamente più grande e sfacciato, cosciente che fosse un tipo affascinante.

《Sei un amico stretto di Jeongguk?》 Disse Hayoun, ora entrambi vicino all'isola centrale della cucina, dove vi erano una quantità indefinita di bottiglie e di bicchieri di plastica, sia usati che non.

Jimin alzò leggermente le linee delle labbra, in un sorriso smorto e veloce, mentre rifletteva sulla risposta da dare. 《Sì, direi di sì. È un rapporto complicato.》Ridacchiò.

Senza che Jimin se ne accorgesse, Hayoun si era avvicinato di parecchio, distanti solo grazie alla differenza di altezza.

《Peccato che non mi abbia detto di te fin da subito. Sembri un tipo interessante.》Commentò, guardando Jimin con occhi felini. 《E anche scopabile.》Sussurrò, avvicinandosi alla sua bocca.

Jimin annaspò, non aspettandosi una mossa così immediata, forse data dall'ebrezza.

Grazie a qualche strana fortuna, Taehyung, arrivato in tempo e dal nulla, probabilmente avendo avvistato Jimin da lontano, li interruppe, mettendo le mani sui fiachi di Jimin da dietro e tirandolo via dalle grinfie di Hayoun.

《Oh Jimin, finalmente!》 Urlacchiò, girandolo con il viso rivolto verso il suo e abbracciandolo.

Hayoun, rimasto ancora con la testa inclinata verso il basso, la tirò indietro battendo le ciglia totalmente seccato.

Jimin si girò verso di lui, scusandosi con lo sguardo.

Hayoun, a quel punto, gli sorrise leggermente: la serata sarebbe stata  ancora lunga.













pretty soft, but just for now.
la seconda parte di domani sarà  👁👄👁

comunque il tipo è lui lmao, fate finta sia tatuato pure sugli zigomi

— comunque il tipo è lui lmao, fate finta sia tatuato pure sugli zigomi

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