▪︎108▪︎

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[c'è prima il 107, nel caso non aveste visto]

|three months later|

《Gukkie sei più nervoso di me. Ti tremano le mani.》 Disse Jimin, stringendo i palmi di Jeongguk.

Il minore chiuse gli occhi per un attimo, cercando di calmare il suo respiro veloce e affannoso, dato da un'estrema ansia che si era fatta abusivamente ospite del suo corpo.

《Amore—》Lo fermò Jimin, posizionandosi proprio davanti a lui e sollevando le mani fino alle sue guance. 《Andrà bene, mh?》

Jeongguk evitò il contatto visivo. Il cuore gli rimbombava tremendamente nelle orecchie, rendendolo stordito e poco presente. 

《Guardami, per favore.》Con un gesto sintetico, Jimin gli alzò il mento, soffermandosi, per un breve istante,  sulle sue labbra rosse, martoriate dal  nervosismo e, poi, allineando i loro occhi.

Le orbite del maggiore si dilatarono alla vista  delle sue lacrime incastrate tra le ciglia. Ma non disse niente. Accarezzò le  piccole gocce di paura, fino a togliergliele, e, poi, gli stampò un dolce bacio sulle labbra.

Il battito del minore rallentò al gesto  domestico e delicato, sentendosi  improvvisamente meglio.

Poi Jimin gli sorrise dolcemente, rimettendosi di nuovo accanto a lui e intrecciando le loro dita.

Jeongguk guardò davanti a sé il grande edificio bianco. Un colore pulito, utilizzato,  probabilmente, per pura casualità. Il colore gli dava senso di pace e paradiso. Due stati ideali e magnifici a detta di un uomo comune. Ma i due concetti ricordavano a Jeongguk, anche quello che tutti, in fondo, cercano sempre di evitare: la morte.

E chissà, se oggi, ne sarebbe uscito morto dentro. Con a fianco la persona che amava, ma con la solita malattia a fare loro compagnia.

Jeongguk voleva piangere e avrebbe  preferito morire dalla paura che dalla scoperta di una nuova cruda realtà.

Ma, poi, il calore proveniente dalla mano di Jimin, che lo stringeva affettuosamente,  pareva così reale e forte, che tutta la speranza lo riabbraciava di nuovo.

La risata cristallina di Jimin invase improvvisamente lo spazio intorno a loro.

Jeongguk strinse la fronte, girandosi per guardarlo dubbioso. 《Perchè ridi?》

《Noi che ci teniamo per mano e camminiamo così, tu spaventato e io tranquillo, mi ricorda il nostro primo giorno di scuola del quarto anno di elementari. Di profilo tra l'altro sei ancora uguale. Ti ho mai detto che adoro il tuo naso? Vorrei mordertelo sempre.》

Jeongguk lo guardò un attimo disorientato, sentendo le sue guance farsi un po' più calde e il suo battito diventare nuovamente più frettoloso.

Jimin si mise ancora di più a ridere, avvicinandosi a lui. 《Poi quando fai questa faccina tutta confusa con questi occhietti grandi e la bocca piccolina, mi uccidi. Sei troppo carino.》 Gli strizzò le guance,  dandogli dei piccoli baci sul mento e sulla bocca.

Jeongguk sorrise timido sotto il suo tocco.

Jimin diede lui un ultimo bacio, prima di staccarsi e mischiare, nuovamente, le loro mani. 《Dai, ora andiamo. Ti vedo più calmo.》

[...]

《Jimin-ssi. Mi dispiace. Sembra che il trapianto non sia stato del tutto efficace e la post chemioterapia non abbia lavorato bene. Ma questo non vuol dire che ci fermeremo. Ti guariremo, Jimin, te lo prometto.》 Disse il dottor. Lee, guardando con occhi buoni il malato e sorridendo tristemente a Jeongguk.

《Grazie, dottore.》 Sospirò Jimin con un piccolo sorriso. 《Le credo.》

[...]

Tutte le lacrime amare di Jeongguk,  riversate  sulla maglietta di Jimin,  sembravano averlo svuotato da ogni sentimento. Il suo cuore batteva lentamente, questa volta, e non era molto sicuro che il suo sangue stesse ancora scorrendo.

《Guk, amore, perchè piangi di nuovo, mh? Sai che ce la farò. Ce la farò sempre per te.》Disse Jimin, vicino al  viso dell'altro, mentre gli accarezzava le guance con le dita,  e attorcigliava ancora di più le gambe intorno a lui.

《Basta piangere—》Sussurrò, cantinuando e baciando le due guance. 《La vuoi sapere una bella cosa? Una cosa che sapremo solo io e te.》Iniziò Jimin, calmo, sorridendo gentilmente. 《Mi hai ridato vita,  Guk. Mi hai ridato speranza. Ed è impossibile che io ora non ce la faccia.》



the end.


|rev.|

— 👉🏻👈🏻 epilogue is coming next

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