Jimin diventò ancora più marmoreo di prima, mentre Taehyung e Hayoun lo guardarono sorpresi, con il fiato mozzo.
《Jk?》Domandò Hayoun, alzandosi dal letto per raggiungerlo e salutarlo.
Jeongguk abbassò lo sguardo, facendo passare la lingua nel suo interno guancia, non troppo contento.
《Vero che Jimin è tuo amico.》Continuò Hayoun, spostando lo sguardo tra i due corvini con un sorriso innocente.
Jeongguk guardò Jimin essere pallido e completamente sfinito.
Si sentì improvvisamente imbarazzato e disorientato. Aveva intenzione davvero di fare una nuova scenata? E per cosa? Lui e Jimin non si riuscivano a considerare nemmeno amici. Non aveva nessun diritto.
Taehyung deglutì, incapace di definire la prossima mossa di Jeongguk.
《Che ci fai qui?》Sussurrò quest'ultimo verso Hayoun, con la testa leggermente bassa ed un tono estraneo a quella che era solitamente il suo modo di fare.
Hayoun, ovviamente incosciente delle strane dinamiche tra Jimin e Jeongguk, ghignò leggermente. 《Il mio Jiminie aveva la febbre e ho deciso di venire a prendermi cura di lui.》
Jeongguk cercò di mantenere la calma, sentendosi tradito nel non sapere fino a che punto erano arrivati lui e Jimin e quando avevano avuto il tempo di conoscersi.
Jimin non aveva spiccicato parola da quando il minore era arrivato, decidendo di tenere lo sguardo puntato verso il basso, verso il piumino che lo copriva.
《Posso sapere come vi siete conosciuti?》Proseguì Jeongguk, non riuscendo neanche a guardare interamente Hayoun.
Quella sera si sentiva piuttosto demoralizzato e privato di ogni forma di emozione, che fosse rabbia o altro.
《Alla festa.》Ridacchiò Hayoun, sistemandosi i capelli e alzandosi i bordi della felpa fino ai gomiti, lasciando intravedere una gran quantità di tatuaggi.
Jeongguk riportò lo sguardo sulla figura di Jimin: non li stava nemmeno guardando e la sua espressione era simile ad una ferita.
Tra i quattro si sistemò uno strano silenzio di tensione, che venne poi rotto da Jimin, il quale sospirò stanco. 《Che ci fai qui Jeongguk?》
Il corvino alzò lo sguardo verso di lui, mordicchiandosi il labbro superiore con nervosismo.
Il minore, avvertendo la pressione e il fastidio nella sua domanda, sospirò velocemente. 《Mi stavo rompendo il cazzo in macchina. Taehyung ci stava mettendo troppo.》
Jimin finalmente ricambiò lo sguardo. 《Ti eri preparato a litigare di nuovo?》
Hayoun corrugò le sopracciglia, guardando entrambi confuso.
Taehyung, invece, iniziò a spostare gli occhi, maggiormente aperti e attenti, tra i due, cercando di intuire ciò che stavano pensando.
Jeongguk decise di non rispondere, ma Jimin continuò. 《Visto che è il tuo intrattenimento preferito.》
Il corvino non esitò a controbattere. 《Triste ed egocentrico pensare di essere il mio intrettenimento preferito.》
Jimin lo osservò con occhi giudici e seri, fortemente incolore in viso e con le labbra viola, forse dal freddo. 《Non mi capacito come tu possa dire il contrario se invece di essertene stato in macchina a grattarti i coglioni, tu sia salito fin qui.》
Jeongguk finse un sorriso falso e infastidito. 《Ok, mi hai scoperto, signorino so tutto io, sono venuto a romperti il cazzo.》
Jimin rimase con la solita aria impassibile. 《Ti confermo di essere riuscito nell'intento. Ora puoi anche andartene. Siamo troppi in questa stanza e l'aria è poca.》
Hayoun mosse il corpo, scomodo per la situazione.
Jeongguk e Jimin continuarono a fissarsi intensamente, litigando silenziosamente.
Taehyung decise di alzarsi dalla sua sedia e sospirare velocemente prima di parlare ed interrompere l'astioso momento. 《Ok, penso sia ora di andare.》 Disse, per poi dirigersi verso jimin ed arruffargli i capelli per salutarlo. 《Stammi bene.》
《Grazie Tae.》
《Hayoun vieni con noi? Jeongguk può sicuramente darti un passaggio.》Proseguì poi Taehyung.
《Io penso che starò un altro po' con Jimin..》 Rispose a bassa voce, ancora abbastanza disorientato per prima.
《Quindi vieni con noi?》Ripetè, con un tono piuttosto alto, Jeongguk, fingendo di non aver assolutamente sentito ciò che aveva già risposto.
Jimin roteò gli occhi.
Hayoun si girò verso Jimin, chiedendogli, con lo sguardo, cosa gli andasse bene.
《Puoi restare.》Rispose Jimin, indifferente.
Jeongguk serrò i pugni.
Hayoun, a quel punto, sorrise, ma il corvino non perse tempo a rovinarglielo.《Penso tu ce la possa fare da solo, Jimin. Anche Hayoun avrà da fare.》
Quest'ultimo annaspò, cercando di ribattere, ma Jeongguk, abbracciando le sue spalle con una certa forza, lo portò immediatamente con sè verso la porta.
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