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《Ti ho detto di non venire.》Sputò salato Jimin, mentre cercava di liberarsi dalle braccia ingombranti di Jeongguk, quale, appena arrivato,  decise di abbracciare da dietro l'altro.

Jeongguk rilasciò un suono di lamento, mentre affondava meglio il suo capo vicino al collo di Jimin e vi sfregava il naso contro.

Il malato continuò a dimenarsi con un cipiglio sul volto. 《Jeongguk!》

Ma il minore proseguì insistente,  lasciandogli vari bacini e stringendo la sua vita.

L'altro sospirò esasperato, mentre pian piano, però, lasciava coccolarsi e si spostava per esporre meglio la pelle del collo, su cui, dolcemente, baciava Jeongguk.

《Scusami.》Farfugliò tra un bacetto e l'altro, proprio quest'ultimo.

Jimin non rispose, sciogliendosi,  invece, sempre di più, sotto la delicatezza e la dolcezza delle labbra del minore, che sorrise, quando fermandosi per osservare un po' l'altro, lo sorprese con gli occhi chiusi, completamente rilassato, e la bocca leggermente divaricata.

《Ti sei calmato un po'?》Chiese a bassa voce, quindi, Jeongguk, leggermente derisorio, strusciando ancora una volta il naso contro la pelle calda e ruvida di Jimin, diventata così per la sensazione di piacere che provava. Una sensazione che egoisticamente avrebbe voluto provare per sempre.

Jimin strinse il sorrisino che automaticamente gli spuntò sul viso, non volendo dare nessuna soddisfazione al minore. 《Fanculo.》

Jeongguk ridacchiò felice, stringendolo ancora di più al petto e investendo di baci umidi la guancia rossa e bollente di Jimin, che lasciò dei risolini a sua volta.

《Dai, scollati. Sei fastidioso.》Commentò beffardo poi, solamente per provocare il minore.

Jeongguk, allora, si fermò immediatamente, guardandolo con un sorriso complice e spostando più volte l'attenzione dai suoi occhi alla sua bocca, concedendosi di vedere la timidezza porpora di Jimin aumentare di volta in volta sulle sue guance.

Fu in quel momento che il petto di Jeongguk iniziò leggermente a dolere, al pensiero, che per il suo insensato e malato orgoglio, aveva aspettato così tanto nel vedere qualcosa di così meraviglioso.

I due avevano i visi tremendamente vicini, così vicini da poter sentirsi a vicenda i respiri caldi e non riuscire a pensare a nient'altro.

Jeongguk lo guardò un'ultima volta, lasciando da parte il suono incessante del suo battito e ghignando giocosamente prima di chiudere gli occhi, avvicinarsi alla sua bocca e incastrare delicatamente le sue labbra con quelle secche di Jimin.

Il malato sorrise sotto le labbra morbide e umide dell'altro, che, a quel punto, si accomodò meglio sul letto.

Jeongguk mantenne le mani sulle guance del maggiore, mentre, facendo passare lentamente la lingua sul suo labbro inferiore e poi mordendolo, fece rilasciare un breve mugolio di piacere a Jimin, il quale si staccò affannato e accaldato.

Era da mesi che non sentiva il suo stomaco caldo e attorcigliato come in quel momento.

Jeongguk inarcò un sopracciglio quasi divertito, ricevendo uno sguardo cupo e colorato di desiderio da parte di Jimin.

Questo inchiodò sfacciatamente la sua attenzione sulle labbra rosse e gonfie del più piccolo, alzando solo lo sguardo quando, Jeongguk, sfiatato e affannato dai suoi occhi scuri e pungenti non parlò. 《Che c'è?》

Le dita di Jeongguk parevano ferri bollenti sul mento di Jimin, che scosse la testa, anche se incerto, e senza dire altro, si avvicinò nuovamente alla bocca dell'altro, sfiorando delicatamente le labbra con il naso prima di appoggiare le sue e riniziare a baciarsi, dando spazio, poco dopo, al gioco delle loro lingue.

Jimin spostò le mani sui capelli di Jeongguk, stringendoli e arruffandoli ogni qual volta il bacio si intensificava pericolosamente.

Un bacio bisognoso, che portava con sè la voglia di recuperare gli anni passati a far finta di nulla e i mesi precedenti, pieni di sbagli e di singhiozzi sordi. 

Jimin iniziò a piangere e Jeongguk, senza fermarsi nel dare tutto quello che sentiva, mosse i suoi due pollici delle mani, già posate sul viso dell'altro, delicatamente, iniziando a pulire tutto il rimorso delle copiose lacrime. 

E Jimin pianse più forte, iniziando a baciare Jeongguk con più foga per camuffare, per distruggere i suoi singhiozzi e tutto il dolore che giaceva nel suo corpo.

Poi quando la disperazione divenne troppo forte, si staccò, nascondendo il viso con le sue mani, mentre Jeongguk lo rincorreva con le sue per continuare a proteggerlo e ad amarlo, questa volta con un sentimento diverso, senza più la paura di una volta.

Jeongguk, con le mani tremolanti, gli prese il volto con forza, una forza che denotava una certezza spaventosa e baciò lui di nuovo le labbra, leccando il salato e confortandolo con il cuore palpitante di amore.

Jimin si sciolse nuovamente nella sua dolcezza, calmandosi pian piano  prima di scostarsi dal tocco delle sue labbra e guardarlo con paura negli occhi. 《Ti amo, Jeongguk.》








—raga mi sa che mancano tipo tre capitoli lmao

—raga mi sa che mancano tipo tre capitoli lmao

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