Quando Taehyung e Jeongguk entrarono nella stanza, Jimin aveva il busto leggermente disteso sul letto, mentre il suo braccio era appoggiato sul bracciolo e un tubo trasparente si perdeva nella sua pelle.
Il malato girò il capo debolmente e osservò i due avanzare verso di lui.
Taehyung gli sorrise allegramente, mentre Jeongguk staccò immediatamente il contatto visivo.
Sul viso scolorito di Jimin non vi era traccia di nessun sorriso e questo mise ovviamente a disagio Jeongguk che, imbarazzato, andò a sedersi velocemente accanto a Taehyung sul letto difronte a quello di Jimin.
Strinse tra le sue braccia il pacchetto dove c'era la colazione per il suo amato e deglutì lentamente, mantenendo lo sguardo fisso sul basso.
《Non penso sia stato il momento migliore per venirmi a trovare.》Disse Jimin con tono pacato, ma piuttosto ostile, dopo che i due si accomodarono.
Taehyung mantenne lo stesso il suo sorriso, cercando di non badare troppo alla tonalità acerba e al viso cupo. 《Ci dispiace. Non pensavamo.》
Jeongguk passò lo sguardo tra i due con la gola secca. Il suo nervosismo invece di essere diminuito all'entrare nella stanza, era incrementato e peggiorava ogni secondo di più.
Jimin roteò lievemente gli occhi, distogliendo per un momento l'attenzione dai due. 《È ok. Sono solo sali minerali quelli nella sacca.》Disse poi, indicando con la testa il sacchetto pieno di liquido sopra la sua testa.
Taehyung annuì. 《So che è banale da chiedere, soprattutto in momenti come questi, ma come ti senti?》
Il viso sudato e ingiallito di Jimin, rendevano i suoi occhi scuri ed inespressivi ancora più tremendi.
Gli stessi occhi che stavano facendo sentire il porprio battito addirittura nei timpani delle orecchie a Jeongguk, per il terrore che stava provando in quel momento.
Jimin strinse le labbra in una linea rigida prima di lasciare un risolino amaro uscire da esse. 《Allora perchè cazzo chiedi se sai che è banale?》
La colazione nel sacchetto di Jeongguk era già fredda, fredda come il Jimin che stava uscendo fuori insieme alle sue parole taglienti.
Jeongguk la strinse maggiormente a sè come una sorta di appiglio.Le curve del sorriso di Taehyung, invece, si smollarono lievemente e le sue pupille si strinsero per la paura.
Jimin continuò a guardare solamente Taehyung, come se Jeongguk in quella stanza gremita di tensione non ci fosse più.
Dopo aver studiato lo sguardo spento di Jimin, Taehyung decise di fare un'altra volta finta di niente, riprendendo la sua facciata felice e indisturbata. 《Jimin-ah, sai che ieri ho dipinto un quadro per te? È piccolo. Potresti metterlo da qualche parte qui.》Disse, guardandosi in giro per trovare un posto adatto.
《Non era necessario.》Commentò Jimin semplicemente, troncando ancora una qualche possibile conversazione.
Taehyung, a quel punto, si sarebbe messo a piangere molto volentieri. A frignare come un bambino proprio difronte alla causa della sua momentanea e soffocante angoscia. Ma si trattenne ancora.
Jeongguk, d'altro canto, si fece ancora più piccolo, stringendo una parte della carta del sacchetto nella sua mano sinistra e osservando Jimin in panico. Non si era mai sentito così investito da una sensazione di impotenza.
《Credevo fosse una cosa carina...》Sussurrò Taehyung, abbattuto.
Jimin sospirò, chiudendo gli occhi per un momento e deglutendo, per poi riaprirli e fissare l'amico con anonima indifferenza. 《Carina, ma assolutamente evitabile.》 Disse con un tono rauco e debole.
Taehyung notò l'improvviso affaticamento e si approssimò all'istante vicino al malato. 《Minnie, hai bisogno di qualcosa?》
Anche Jeongguk, con occhi più aperti e impiccioni, stese il collo per vedere e capire meglio cosa gli stava succedendo.
《Non è niente. Non ti preoccupare.》Rispose però.
Taehyung, senza riflettere, fece passare due dita sulle ciocche di capelli umidi che fuoriuscivano dallo stesso capellino nero che indossava ieri, regalandogli un sorriso leggermente preoccupato. 《Hai fatto colazione?》
La domanda colpì l'udito e il cuore di Jeongguk, che rizzò la schiena e fece rumore con il sacchetto di carta.
Jimin schiuse gli occhi, precedentemente richiusi, osservando Taehyung di sottecchi. 《Non mi ricordo.》
Taehyung, allora, alzò le due sopracciglia in maniera dubbiosa e fece per dire qualcosa, ma degli squilli lo interruppero. Corrugò le sopracciglia e pescò il suo cellulare tra le tasche, guardando poi interrogativo lo schermo e, sempre con gli occhi puntati in basso, allontanandosi da Jimin.
Prima di rispondere alla telefonta si prese un momento per guardare sia Jeongguk che Jimin. 《Devo andare fuori a rispondere, arrivo tra un attimo.》 Poi, già sul punto di uscire dalla stanza, si fermò nuovamente. 《Ah e, Jimin, se hai fame, Jeongguk ti ha comprato qualcosa— Vado.》
E dopo aver specificato ciò, aprì la porta e sparì dietro di essa, lasciando Jimin e Jeongguk da soli.
Quest'ultimo, inevitabilmente, percepì un calore improvviso estendersi dal collo fino alla punta delle sue orecchie, portandolo a sgranchirsi la gola e a puntare gli occhi sotto di lui.
—cercate di capire minnie, please :(
—anygay, domani esce la terza parte ;)
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BLAZED
Fiksi Penggemarjikook, kookmin. (au) dove Jeongguk e Jimin sono sempre stati migliori amici, ma adesso si odiano. IN REVISIONE !!! -ha diversi errori di battitura e grammaticali, mi scuso in anticipo. start, 6/05/2020 end, 3/09/2020 © (ex uuran0) cchlorine