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SMUT ALERT


Ci misero poco a ritrovarsi entrambi del tutto nudi, a toccarsi e baciarsi, come a volersi fondere tra loro.

Jimin ormai aveva la testa completamente nel mondo della passione, totalmente assorto in quell'aura che sapeva di dolcezza. Voleva Yoongi, ma lo voleva velocemente, lo voleva tutto e per più tempo: ne aveva bisogno.

L'alfa d'altro canto era troppo occupato a passare le mani sul sedere sodo e liscio del minore, non aveva la forza e la voglia di pensare, anche per via di quella durezza che giaceva tra le sue gambe, aveva bisogno di soddisfarsi, e non ne vedeva l'ora.

«Yoongi-ah, lo facciamo qui?» domandò quasi con timidezza, che stonava abbastanza con tutta quell'atmosfera passionale che alleggiava nella stanza.

Il maggiore annuì, continuando la sua scia di baci lungo tutta la mascella e il collo del biondo, ansimante sul suo corpo nudo.

Voleva sentirlo subito, non aveva tempo da sprecare, lo aveva fatto per otto lunghi mesi, e ora non era più disposto a farlo: lo voleva in quel momento.

E come se non bastasse sentiva perfettamente il lubrificante del minore che usciva dalla sua apertura colargli sulle gambe, dove questo ero appunto seduto, a renderlo decisamente più duro e bisognoso di quanto già non fosse.

Ma non appena le sue dita arrivarono all'apertura del biondo, questo scivolò di proposito per terra, in ginocchio, ritrovandosi con la faccia in mezzo alle gambe di Yoongi, e quindi con la sua prominente erezione davanti.

Il rapper lo guardò confuso «Che vuoi fare?» domandò infatti, guardando il proprio fidanzato negli occhi, ora lucidi e con una scintilla di passione e lussuria, che di certo non passò inosservata al maggiore.

«Secondo te che voglio fare?»

Sorrise, sorrise in modo perverso, ma comunque dolce, volendo mantenere quell'atmosfera di familiarità e calore, che solo loro condividevano.

«E allora fallo» ghignò infine il castano, mordendosi il labbro, già pregustandosi le sensazioni paradisiache che solo il minore riusciva a provocargli, solo lui poteva fargli raggiungere tali livelli di piacere, e dopotutto Jimin era stato il primo e il solo di Yoongi.

A volte si chiedeva se fosse Jimin quello bravo o lui senza altri termini di paragone, ma ogni volta che si amavano, cancellava quel pensiero dalla sua testa, immediatamente: Jimin era un Dio, in tutto.

E lo dimostrò anche quando iniziò a strusciarsi col viso sulla grande -e già un minimo bagnata-erezione dell'alfa, che d'altro canto aveva già iniziato ad ansimare a quella scena, portando una mano tra i capelli biondi del fidanzato, senza stringere, solo accarezzandoli.

Ma il tutto cambiò non appena Jimin, preso da un'insensata voglia, inglobò con le sue labbra carnose la punta dell'altro, succhiandola e leccandola, con fare erotico, fin troppo forse perché il maggiore potesse stare calmo e trattenere l'istinto animalesco che gli sussurrò di prenderlo in quell'istante e sbatterlo sulla scrivania, in ogni senso possibile.

Tuttavia voleva prima avere la possibilità di sentirsi avvolgere da quella bocca paradisiaca, calda e bagnata, proprio come gli interni del minore in quel momento, i quali fremevano per poter venire a contatto con Yoongi.

𝘏𝘢𝘣𝘪𝘵𝘴  || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora